Mi chiamo Laura. A volte la sfortuna si tramuta presto in fortuna. E' proprio vero che la ruota gira! Inciampai per strada e avvertì dolore alla caviglia. Credetti che si fosse rotto il piede, invece, quando mi recai al pronto soccorso, il dottor Mauro mi tranquillizzò e spigò che si trattava solo di una forte contusione, guaribile del tutto in pochi giorni. Naturalmente, sentivo dolore per cui lui mi prescrisse delle capsule antidolorifiche. Pretesi di assumerne un paio subito per attenuare le sofferenze. Mauro era proprio carino, un bel biondino. Ad un certo punto, disse di volermi stendere sul lettino per valutare meglio la situazione. Quando si mise a succhiare e leccare le dita del piede infortunato, mi resi conto di che genere di incallito feticista fosse il giovane medico. Di certo non mi bastava una leccata di piedi per venire! Scoprì il sedere, calai il pantalone in modo che lui mi leccasse la figa. Devo ammettere che lo fece proprio in modo egregio ma poi pretese una sega coi piedi. Ci risiamo, pensai. Non riusciva proprio a far a meno di coinvolgere quella parte del corpo femminile. Glielo massaggiai per un pò come desiderava. Lui insistette affinche continuassi ma non volevo che la corsa terminasse in quel modo dato che, in quella maniera, avrebbe goduto principalmente lui. E allora mi fermai, mi spogliai e lo incitai a fare altrettanto. A quel punto, gli propinai un bocchino coi fiocchi condito da succhiata proverbiale di testicoli. Tenni sù l'uccello a furia di colpetti di lingua sulla cappella e poi mi fiondai a cavalcioni sul suo cazzo duro. A quel punto, non gli restava altro da fare che chiavarmi. Poi, pretesi che spostasse la fava pure nel culo, dal momento che adoro la pratica del sesso anale. Gasato, mi sfondò perbene tra le chiappe, ed eiaculò dritto nella mia bocca. Assaporai il prezioso nettare, consapevole di aver tirato fuori, da quella giornata iniziata di merda, molto più di un semplice feetjob ma, piuttosto, una bollente chiavata di fica con inculata incorporata!
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