Mi chiamo Cornelia. Sto per raccontarvi una vicenda difficilmente confessabile di cui nessuno è a conoscenza, nemmeno mio marito. Ho una figlia di nome Floriana. A causa degli impegni lavorativi, la trascurai parecchio e, spesso, non ero del tutto a conoscenza dei problemi che stesse vivendo quotidianamente. Un pomeriggio capitò, eccezionalmente, che tornai a casa dal lavoro in anticipo rispetto al solito orario. Floriana mi accolse col sorriso, entusiasta che potessimo cenare insieme. Da pecisare che mio marito non c'è quasi mai, dato che ha turni di lavoro ancora più massacranti di quelli della sottoscritta. In ogni caso, quel giorno, fu l'occasione per poter dialogare di più tra madre e figlia. Floriana mi raccontò delle sue difficoltà di relazionarsi con i ragazzi che la consideravano poco femminile. In effetti è molto carina ma si veste quasi sempre coi jeans e le scarpe da ginnastica. Entrando più nello specifico, mi rivelò di un approccio avvenuto con un ragazzo, nel bagno della Scuola, dove lui, dopo averla baciata, non si eccitò più di tanto e le diede addirittura della camionista! Vedendola piuttosto disperata e in cerca di aiuto e consigli, mi venne naturale accennarle uno strip. Di solito, sotto il vestito, porto sempre lingerie provocante e non manco mai di indossare le calze autoreggenti. In questa specie di gioco-tutorial, io simulavo una sorta di spogliarellista e lei un ragazzo che guardava, per così dire. Floriana affermò che, se fosse stata davvero un ragazzo, mi avrebbe cinta dolcemente per i fianchi e baciata sulla pancia. Si lasciò trasportare talmente che lo fece davvero. Non posso negare che cominciai ad eccitarmi non poco. Ripeteva che sarebbe rimasta zitella, incapace di approcciare adeguatamente con i maschi. La rincuorai accarezzandole il viso, lei ricambiò il gesto. Disse di esser felice di avere una madre così. Risposi di essere altrettanto fortunata ad avere una figlia come lei. Ci guardammo intensamente negli occhi. Disse che, in quel momento, sarebbe stato meglio non essere madre e figlia. Colsi una provocazione sessuale in ciò. Ad ogni buon conto, non so se mi fece semplicemente pena o se sono davvero una gran porca (credo più la seconda delle due). Fatto sta che mi stesi sopra di lei e la baciai in bocca. Lei accolse il bacio e limonammo con passione. Poi, mi tirai un pò sù e, inginocchiata sul letto, compì un gesto dettato dall'impulso del momento, ossia decisi di togliere il reggiseno. Invitai così Floriana a nozze che si alzò e venne a leccarmi i capezzoli. Sapevo di averla istigata su un terreno minato. Rapita dal desiderio irrinunciabile, mi stesi sul letto e lasciai che lei mi donasse piacere. Floriana mi leccò i capezzoli e intanto, delicatamente mi sditalinava da sopra alle mutande. Ciò fu sufficiente a raggiungere, in breve tempo, un orgasmo d'intensità paurosa, frutto della trasgressione. Ho paura di rientrare prima dal lavoro per il timore di ricadere in tentazione e lasciarmi andare sul lettone con mia figlia. Avrei dovuto insegnarle ad essere sexy, femminile, invece mi sà che stiamo imparando entrambe le vie proibite dell'amore saffico incestuoso.
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