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mercoledì 30 ottobre 2024

L'allegra casa di riposo

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lunedì 7 ottobre 2024

Il mio compagno cotto del suo amico

Carlo giunse in Ufficio ed accadde ciò che non avrei mai ritenuto possibile, fino a qualche tempo prima. Gli sbottonai il pantalone. Poi, mi ritrovai con entrambe le cappelle degli uomini sulla lingua. Sbocchinai l'ospite mentre Rosario, eccitato, si smanettava guardando. Passai subito a pecorina, con Carlo che esplorò la vagina col suo tarello duro. Intanto, leccavo quello di Rosario, divenuto durissimo, data la la situazione libidinosa. Carlo proseguì ad impalarmi a candela, poi a cavalcioni spostando l'asta dalla fica direttamente nel culo! Godetti come una pazza. Rosario, estasiato, si segava e ammirava la scena. A Carlo piaceva alternare fisting e ditalini alle infilate di cazzo nei miei fori intimi. In questi idilliaci frangenti, godevo e succhiavo e leccavo il pisello del mio boyfriend. Poi, arrivò il momento culminante in cui, a cosce spalancate, ricevetti "l'inzuppata" del pisello di Rosario nella figa, oltre a quello di Carlo che mi stava già sfondando il sedere da parecchio. Dopo di ciò, Rosario proseguì il "fai da te" ammirando l'amico che mi inculava di santa ragione. Trapanata a quel modo, arrivai prepotentemente all'orgasmo profondo. Leccai la cappella di Carlo che cominciò a schizzare sborra all'impazzata che accolsi integralmente in bocca. Nel frattempo, Rosario esplose a sua volta bagnando il seno. Il mio partner chiese anche se il liquido intimo di Carlo fosse gustoso. In realtà, Rosario non toglieva gli occhi di dosso dall'amico, soprattutto non li levava dal pene intriso di sperma. A quel punto, non riuscì a tenere la lingua a freno e, rivolgendomi al mio compagno, gli dissi sfacciatamente che, probabilmente, la crema di Carlo avrebbe voluto assaggiarla pure lui e molto volentieri! Questa affermazione, che lasciava poco spazio agli equivoci, aprì gli occhi a Carlo e gli fece comprendere di non aver "ricevuto in dono" me sessualmente solo per la magnanimità di Rosario ma piuttosto perchè, quest'ultimo, teneva in testa un secondo fine, quello di giungere ad una complicità erotica tutta al maschile. Carlo capì la situazione ma, in quel momento, fece finta di nulla. Ci rivestimmo tutti e tre, ormai appagati dalle intense venute. Dopo di ciò, Carlo ci salutò. Quando io e Rosario restammo soli, lui, un pò stizzito, puntualizzò: "Sei impazzita? Cosa Diavolo gli hai detto, alla fine? Adesso mi hai sputtanato! Volevo andarci con più calma!". Risposi sorridendo: "Ah si? Bhè, non lo sai che prima o poi bisogna buttarsi? Sbavi dietro a quel tipo, è giusto che sappia quanto ci tieni a lui, no?". Replicò: "E adesso? Che cosa potrei fare?". Gli risposi:"Niente, lascia passare qualche giorno, poi lo inviterai di nuovo qui. Ma stavolta faremo un gioco leggermente diverso, a tinte sadomaso, in cui lui verrà bendato e legato ai polsi con le manette, così, ad un certo punto, potrai tenerlo in caldo con un succulento pompino, ad esempio, e con qualsiasi altra pratica tu voglia attuare. In tal modo, il piacere dovrà subirlo per forza da te, fidati!". Mi rispose: "Accidenti! Non so cosa farei senza una segretaria valida come te!". Scommetto che morite dalla voglia di conoscere l'esito del secondo incontro ma provate invece a usare l'immaginazione oppure attendete che io scriva il seguito, se ce ne sarà uno. Baci da Loredana! Leggi dall'inizio              

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chinotto doppio

lunedì 9 settembre 2024

In vendita come una puttana

Capitolo 7. Ciao da Maddalena. Ero decisa a dare tutto per l'Azienda e per rendere orgogliosa Silvana, la mia datrice di lavoro e mentore. La manager mi lasciò da sola in una camera da letto ad attendere due clienti da "intortare" perbene per chiudere un contratto favoloso il cui 20% sarebbe finito, come importo bonus, direttamente nelle tasche della sottoscritta. Sentì bussare alla porta e così dissi a quei tipi di entrare. Per come vestivo da mignotta, quei due si arraparono subito. Leccai le loro cappelle in un colpo solo, poi mi feci scopare da uno a pecora (quello col tatuaggio di serpente sulla gamba) e intanto leccavo la fava dell'altro (il maschio più peloso). Dopo, il villoso si accomodò direttamente nel mio culo senza troppi convenevoli, mentre leccavo la mazza di "mister serpente". Il meno villoso me lo mise dritto in culo, intanto segavo il tarello dell'altro. La doppia penetrazione giunse impetuosa. In tale occasione, i clienti mi sfondarono contemporaneamente i buchi ma dandosi il cambio, in modo che ognuno penetrasse sia la figa che il culo. Poi, i loro cannoli schizzarono copiosi e allagarono di sborra, in tandem, il mio viso e la bocca. Assaporai il prelibato nettare. Proprio in quel frangente, entrò Silvana che, osservando la scena, apparve soddisfatta e si assicurò che tutto fosse girato per il verso giusto. Quella volta mi sentì davvero una gran puttana e mi imbarazzò ancor di più essere vista all'opera dalla manager d'assalto. Il contratto venne firmato da quei due uomini e io vissi il mio momento di gloria. Non vedevo l'ora di stare un pò da sola con lei, la mia amata imprenditrice di successo, ma una doccia gelata mi avrebbe atteso a breve.      

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sabato 24 agosto 2024

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martedì 9 luglio 2024

La fantasia proibita del mio ragazzo

Mi chiamo Carmen. Negli ultimi tempi, notai il mio ragazzo, Paolo, inquieto, ansioso. Gli chiesi se andasse tutto bene e lui rispose di sì ma in modo poco convincente. Mi rendo conto che, alle volte, in una coppia, è preferibile aggiungere un po' di pepe alla relazione per non cadere nella noia. Così gli chiesi se gradisse dei rapporti a tre. Ma, in realtà, non si trattava affatto di questo. La sua fantasia era molto più perversa. Mi rivelò di essere fortemente attratto dalla madre, la ricchissima manager Vittoria, e, come se non bastasse, chiese il mio aiuto per tentare di sedurla. Caddi davvero dalle nuvole, trovai la sua pulsione vergognosa. Per carità, la signora è una bella donna bionda, curata, dimostra meno della sua età ma quella fantasia mi sembrava fuori luogo, considerando che io non sono certo da buttare. Tuttavia, temevo che lui mi lasciasse, se non lo avessi aiutato, e non lo avrei sopportato, essendone troppo innamorata. Il suo piano, che mi espose mentre facevamo sesso, era semplice: creare la convinzione, nella madre, di essere l'unica donna in grado di soddisfare pienamente le aspettative del figlio sotto ogni punto di vista. Se avessi accettato di supportarlo, sarei diventata, in cambio, la sua amante. Mi andava pure di essere la seconda scelta, pur di non perderlo e dissi di si mentre mi sfondava il culo. Dopo di ciò, aspettai che, casualmente, io e la madre ci incontrassimo. A quel punto, dipinsi negativamente il rapporto tra me e Paolo attribuendo tutte le mancanze alla sottoscritta. Inoltre, affermai che nessuna ragazza poteva essere all'altezza di Paolo se non una con l'eleganza e la classe di Vittoria. Lei si stupì e mi invitò a lasciare il figlio. Dopo questa "spintarella", Paolo fu avvantaggiato nell'approccio con la genitrice in Ufficio. Io li spiai. Da un lato speravo che la madre si negasse al figlio ma ammetto che la situazione era piuttosto coinvolgente e zozza da far desiderare, anche ad un occhio esterno, che accadesse l'esatto contrario. Quella puttana bionda indossava pure le calze a rete. Il figlio le piazzo subito le mani tra le cosce e riuscì a masturbarla. Fu solo il preludio ad un insano corteggiamento incestuoso in cui la donna, a tratti, sembrava volersi tirare indietro ma poi, nella pratica, non ci riusciva granchè. Lui le mostrò il cazzo duro ma lei non se la sentì di spompinare. Piuttosto si fece fistare il culo con ben tre dita. Lui non si perse di coraggio, non accettò un rifiuto, e la ingroppò direttamente sia nella figa che nel culo. A quel punto, la donna cedette sotto ogni punto di vista. Tutta la sua gelosia nei confronti del figlio si palesò di colpo e vide la sottoscritta come una minaccia, intuendo che fossi ancora innamorata di lui. Ecco perchè, nei giorni seguenti, non mi meravigliai troppo di ricevere una visita da due brutti ceffi. Cercai di metterli alla porta ma non avrei mai potuto difendermi contro due uomini prestanti. In realtà, Vittoria, quella gran mafiosetta, li aveva mandati per farmi fuori, per mettermi fuori gioco, ma quei due pensarono bene di offrirmi i loro cazzi in modo congiunto, piuttosto che spararmi in fronte. Mi dimostrai stizzosa, acida, nei loro confronti, mentre prendevo i loro piselli in bocca e poi nei buchi. Durante la doppia penetrazione, un pò forzata, godetti ma cercai non darglielo troppo a vedere. Esclamai che potevano divertirsi tra loro invece di importunare me. Ogni cosa che dicevo serviva solo ad eccitarli di più Morale della favola, mi riempirono di sborra in faccia, dando sfogo alla loro libidine acuta. Non sapevo proprio con chi confidarmi, con chi condividere le mie ansie e delusioni. Fortunatamente, Rossana, una mia amica, era di ritorno dagli Stati Uniti. Dialogai con lei ma finimmo per litigare e tirarci i cocktail in faccia a vicenda. Stavo quasi per cacciarla fuori di casa ma poi fui colta da un impulso istintivo e la pregai di restare. Dopodichè, la baciai in bocca. Non ero mai stata con le donne ma vidi in lei un'ancora di salvataggio, per così dire. E così, andò a finire che lesbicammo, io da neofita e lei da esperta. Ammazza quanto brucia essere leccate se la tua compagna di giochi ha bevuto alcolici, però godemmo lo stesso come matte, soprattutto io, lo ammetto. Non mi sarei mai aspettata una chiamata da parte di Fabio, il compare di Ciccio, i due che mi avevano semistuprata. A quanto pare, la mia frase allusiva a tinte omosessuali, pronunciata durante la doppietta, aveva colto nel segno. Quei due avevano intrapreso una storia. Li aggiornai anche sulla mia situazione, della frequentazione recente con Rossana. Prima che attaccasse, gli chiesi di Vittoria. Mi rispose che lei e il figlio (il mio ex) stavano ancora insieme e che, addirittura, la signora era incinta! Cose dell'altro mondo! Bhè, a quanto pare l'amore trova modi, a volte singolari, misteriosi, e, perchè no, discutibili di manifestarsi. L'essenziale è che ci sia feeeling tra due persone, non importa il grado di parentela, l'età, il colore della pelle. Di sicuro c'è chi trova più affinità con una persona rispetto ad un'altra. E questo è quanto.      


venerdì 21 giugno 2024

I dubbi prolungati di Riccardo

Mi chiamo Cristina. Probabilmente quando si ama si è disposti a tutto per rendere felice il partner. Forse questo vi chiarirà alcuni dei miei comportamenti. Quando incontrai Riccardo non avrei mai immaginato di vivere determinati risvolti, specie al termine della nostra relazione. Si invaghì di una troia di nome Futura ma io restavo sempre la sua migliore confidente. Facemmo un giro in auto e mi rivelò le sue ambigue sensazioni mentre lo segavo e gli facevo un pompino. Lo eccitava da matti l'idea di fare sesso a tre con Futura ed il suo miglior amico, Cristiano. Temeva che la donna si rifiutasse per cui gli suggerì di bendarla. Scopammo in auto e mi sborrò nella fica. Gli dissi che io ci sarei sempre stata per lui. Fecero sesso in tre ma alla fine lui "cedette" lei a Cristiano, sapeva che ciò avrebbe reso felice l'amico. Decisi di alimentare la fantasia di Riccardo e così portai un amico di nome Vittorio, in modo che Riccardo beneficiasse di una compagnia maschile. Il triangolo, a base di pompini e doppia penetrazione, fu estremamente piacevole e ricevetti abbondanti dosi di sborra addosso. Riccardo cercava sempre più la complicità di un maschio. Venne a trovarmi a casa mentre stavo in compagnia di due amiche e un amico. Le donne erano carine e provarono a stimolare Riccardo sia oralmente che scopando ma lui sembrava concentrato sull'aspetto fisico di Walter, il maschio con cui stavo trombando. Chiese esplicitamente un triangolo tra lui, me e Walter e le ragazze dovettero "arrangiarsi" a lesbicare. Rizzo' soprattutto a causa della presenza di Walter e finì con una doppia penetrazione intensa. Ma, osservando le girls in azione, affermò anche che, se le donne fanno certi giochini, allora possono riuscirci pure gli uomini. Fu come un coming out tondo tondo. Non aveva più senso illudermi che potesse essere il mio ragazzo e così decisi di presentargli tre amici che sugli uomini hanno le idee chiare. Sostanzialmente, lo spinsi in una sorta di orgia gay a 4 della quale fui testimone. Era quello l'habitat ideale per Rick, tra succhiate di cazzo e inculate, seppur da attivo. Ma non mi andava giù che quella stronza di Futura fosse felice con Cristiano, dopo che ero rimasta fregata. E così applicai il detto: niente per me, niente per nessuno! Andai da lei e la ricattai. Dopo averle raccontato di Riccardo e della scelta 'omo' che aveva intrapreso, le dissi che avrei portato Cristiano dove stava Riccardo. Così, probabilmente, anche Cristiano si sarebbe intrigato al cazzo, circondato da altri focosi giovanotti. Lei mi pregò di non farlo e io, in cambio, le chiesi di ubbidire ai miei desideri più perversi. Oltre al dirty talking, la obbligai a leccarmi la figa. Fu inebriante farsi slinguazzare da una troia etero e renderla sottomessa. Ma la umiliai anche urinandole in bocca: doveva essere il mio cesso quella zoccola. E la costrinsi pure a bere la sua di piscia, oltre alla mia. Le sputai addosso, la sculacciai. Dopo un giorno intero ed una notte, quella donna era totalmente in mio potere. A quel punto, esausta, mi supplicò di portare Cristiano dagli altri ragazzi purché la lasciassi in pace risparmiandole ulteriori angherie a sfondo psicopatico-sessuale. Era proprio ciò che desideravo! Portai con me anche lei. Doveva guardare con i suoi occhi il modo in cui il suo ragazzo diventava progressivamente frocio, attimo dopo attimo, esattamente come era capitato a me. A quel punto, io e lei eravamo pari. Lo so, fui decisamente cattiva ma l'amore perduto con un individuo può generare, perversamente, l'odio verso altri soggetti. Chissà se io e Futura, un giorno, potremo mai diventare amiche, dopo aver messo da parte le reciproche acredini e i rancori. Di sicuro io e Riccardo saremo sempre amici ma senza scopare come prima.



martedì 4 giugno 2024

Girandola interminabile

Ben ritrovati da Irina. In realtà, non ho solo un figlio ma anche una figlia di nome Daniela. A lei piacciono le ragazze e infatti intratteneva da un pò una relazione con una sua coetanea di nome Paola. Cercava di tenere la storiella nascosta spacciando l'amica per una semplice compagna di studi. Ma io entrai all'improvviso nella cameretta e le beccai nude. Invitai Daniela a lasciare la stanza per poter parlare con Paola. In realtà, ne approfittai per farmela e la pregai di tenere segreto ciò che era accaduto tra noi. Mio figlio, intanto si era allontanato da casa per un pò, con l'intento di vivere da solo. Quando ritornò, mi trovò impegnata con un uomo di nome Lorenzo. Avevo nostalgia del sesso con mio figlio e provai a sedurlo mentre giocava alla playstation. Naturalmente, correvamo il rischio che Lorenzo ci sorprendesse all'improvviso e così fu! Conoscendo il soggetto fumantino, la situazione sarebbe potuta faceilmente degenerare in tragedia. Per fortuna, però, intervenne mia figlia Daniela che, con il suo corpo avvenente, riuscì a distrarre Lorenzo. Bhè, questo le costò il buco del culo. Lorenzo, superdotato, le spanò totalmente il retto, mentre io e Luigi scopavamo. Tutto è bene quel che finisce bene, si potrebbe dire, salvo il fatto che Luigi non seppe tenere il segreto del flirt tra me e Paola, rivelandolo maldestramente a Daniela. Per fortuna, mia figlia si stava già orientando verso i maschi per cui l'impatto del danno fu decisamente attenuato. Paola, intanto, venne a casa, non si sa bene se in cerca di me o di Daniela. Fatto sta che trovò Daniela che trombava con Lorenzo. In più mia figlia le disse che io stavo di nuovo dietro a mio figlio. Rimase praticamente tagliata fuori. Daniela provò ad indirizzarla verso uno suo conoscente di colore, Yabo, ma lei, troppo presa dalle donne, non riuscì ad andarci a letto. Per sua fortuna, durante un ritrovo con 3 sue care amiche, riuscì a fare sesso con la più carina di queste, Mariella. Fu vero amore? Non credo, perchè Mariella ci stette principalmente per rimediare il contatto di Yabo. A Mariella andò poprio bene dato che, quando andò a trovare Yabo, lo trovò in compagnia del suo amico Kim e così colse l'occasione di prendere due grossi cazzoni neri in un colpo solo. Povera Paola, non riesce proprio a trovare l'anima gemella!



lunedì 3 giugno 2024

Compleanno anomalo

Mi chiamo Viviana. L'ultimo compleanno dovrò per forza ricordarlo per la serie di avvenimenti particolari che si verificarono. Frequentavo assiduamente due amici di nome Aldo e Andrea. Insieme condividevamo gli studi Universitari e anche delle uscite. Erano di sicuro più presenti nella mia vita rispetto al fidanzato di nome Marco. Il giorno del mio compleanno, invitai Aldo e Andrea a casa mia. Si presentarono con una borsa come regalo. Apprezzai molto il gesto. Dialogammo un pò, poi consumammo della carne alla griglia accompagnata dalla birra, prima di divorare la torta. Si fece un pò tardi, così pensai di farli dormire a casa mia. Quando gli diedi la buonanotte, in provocante lingerie bianca, non si degnarono nemmeno di uno sguardo al mio outfit. Questo mi insospettì notevolmente. Lasciai passare giusto un quarto d'ora, poi, dubbiosa, decisi di spiarli dal buco della serratura. E così scoprì la verità che mi avevano nascosto a lungo. Erano entrambi nudi. Aldo, quello con gli occhiali, stava spompinando di gran gusto l'amico. Poi, li vidi impegnati in un 69 focoso. Ci rimasi un pò male, sul principio. Perchè avevano nascosto certe tendenze alla loro migliore amica? Bhè, mi rendo conto che non è facile esternare certi segreti. Con un letto matrimoniale a diposizione, potettero dare sfogo agli istinti repressi. Ho una seconda copia della chiave di quella stanza per cui, a un certo punto, decisi di aprire la porta e li colsi nel preciso istante in cui Andrea stava impalando Aldo a pecorina. Li incitai a proseguire. Volevo trarre piacere anch'io da quella situazione. Desideravo che scopassero dinanzi a me e loro non si tirarono indietro. Sul più bello, la sborrata in culo, sbrodolai anch'io. Il tempo era volato fino al mattino seguente. I due si vestirono e andarono via. Poco dopo, bussò alla porta una mia amica, di nome Elena. Mi dette gli auguri in ritardo e ne approfittò per spanarmi la figa con tutta la mano! Eh si, è proprio una gran maialina. Le raccontai dell'accaduto con Aldo e Andrea e lei mi suggerì di tacere con il boyfriend che, di sicuro, avrebbe equivocato la mia versione dei fatti. In effetti, qualche giorno dopo, venne a trovarmi il ragazzo. Con la scusa dei suoi impegni, se ne era altamente fregato sia di farmi gli auguri che il regalo. Ad ogni modo, cominciammo a fare sesso. In un rapporto di fiducia, non ci si dovrebbe nascondere nulla per cui pensai bene di raccontargli dei miei amici gay. Naturalmente, lui non ci credette, era convinto che avessimo scopato in tre. Durante tutta la scopata, mi diede della bugiarda e chiese di poter parlare con i miei amici per togliersi ogni dubbio. Odio non essere creduta e così elaborai, d'impulso, la mia vendetta. Dopo aver fatto sesso, Marco mi schizzò in faccia soddisfatto. Proprio in quel frangente, bussarono alla porta. Ovviamente erano quei due. Marco mi chiese di prendere tempo per rivestirsi ma io andai ad aprire e mandai subito gli amici da lui che lo trovarono in posizione succulenta. Andrea lo bloccò da un lato, mentre Aldo si mise a leccare il culo di Marco a pecorina. Provai un brivido di torbido piacere. Quello stronzo doveva pagare per non avermi creduta. Aldo, dopo essersi segato, lo ficcò in culo al mio ragazzo. Poi, i due amici lo presero addirittura in doppia penetrazione. Per Marco fu una punizione davvero severa prendere contemporaneamente due cazzi nel culo. Ma, in realtà, non si lamentò solo, provava decisamente piacere, il che gasava i due "attivi" a proseguire senza esitazioni. Andrea gli diede i colpi finali, prima di sborrargli copiosamente nell'ano. Anche Marco arrivò all'orgasmo ed io ne approfittai, a mia volta, per raggiungere l'appagamento sia con un dildo che con le mani. Dopo quell'esperienza, Marco non fu più lo stesso. A dire il vero, i miei amici continuano a "ripassarselo" tutt'ora. Ed io sono di nuovo single, pronta a vivere nuove e inebrianti esperienze.


venerdì 31 maggio 2024

Per il bene dell'azienda

Mi chiamo Julie. Sono la figlia di Margareth. Mi avete conosciuta quando mamma mi ha chiesto di soddisfare i desideri del suo compagno nei miei confronti. Come abbiamo visto, ne è nato un triangolo dove peraltro Thomas si è reso del tutto conto di preferire me a lei. Mia madre, delusa, è finita con le donne. Dunque, la situazione casalinga attuale vede me come compagna di Thomas. Ma è in ufficio in qualità di segretaria, che do veramente il meglio di me. Ho 4 colleghi di lavoro maschi che sono sempre a corto di figa. Un giorno, mi fecero intendere che per loro la situazione era diventata insostenibile. Il malumore non gli permetteva di rendere adeguatamente sul lavoro. Essendo l'unica donna, avevo tutti gli occhi puntati addosso. Volevano che fossi io la ragazza adatta a soddisfare le loro esigenze. Ma come appagare ben quattro uomini contemporaneamente. Bhè, una troia come la sottoscritta può fare questo ed altro. Mi bastarono le loro mani addosso per accendere la scintilla. Afferrai due cazzi. Per un attimo pensai di poterli appagare con le seghe ma loro desideravano moloto di più e così mi dissi: "Forza Julie, dacci dentro". Presi uccelli dappertutto quella mattina: in bocca, in figa e pure nel culo! Una vera e propria gang bang! La situazione era concitata, non riuscivo sempre a gestire tutti e 4 i peni e, a un certo punto, notai che, l'uomo di turno che stavo sbocchinando, stava a sua volta segando con cura il compagno che gli stava di fianco. Gli altri due cominciarono ad ironizzare sulla complicità maschile, naturalmente. In effetti c'era una bella intesa, non solo con me ma anche tra di loro. Si arrivò, come d'incanto, alla mitica doppia penetrazione. A un certo punto, ne tenevo due nei buchi e altri due tra le mani. Desideravo che tutti godessero pienamente. E ciò accadde poco dopo, quando mi arrivò addosso un'autentica pioggia di sperma. La stanza odorava forte di seme. Non aprì subito la finestra per arieggiare. Mi stuzzicava l'idea che odorassero quell'essenza intima. Diciamo che da quando io e i miei colleghi facciamo queste "riunioni" particolari, il loro mood è decisamente migliorato e, ovviamente, anche il mio. Ma non ditelo all'ex compagno di mia madre, lui crede di avere l'esclusiva!       



sabato 18 maggio 2024

Un debito difficile da estinguere

Mi chiamo Lea. Martin, il mio ragazzo, è sempre stato un appassionato giocatore d'azzardo. Ma è pericoloso scommettere e perdere tanti soldi nelle bische gestite da gente malavitosa. Preoccupata per il suo vizio incontrollabile, gli chiedevo, di tanto in tanto, notizie sull'andamento delle giocate ma lui mi rassicurava sostenendo di trovarsi di fronte a perdite lievi. In realtà, doveva oltre 100.000 euro ad un clan capeggiato da una donna senza scrupoli, Lady Silvia. Fu così che, un bel giorno, in una sorta di vendetta trasversale, venni rapita dagli scagnozzi della camorrista, in quanto fidanzata di Martin. Silvia mi lasciò alla mercé di due brutti ceffi. All'inizio, lei era presente. Mi scoparono a turno, entrambi da dietro: uno mi prese nella figa, l'altro nel culo. Poi, mentre uno mi inculava, l'altro arrivò per farselo leccare. Questo fu solo il principio, davanti a lei. Poi la donna se ne andò e i due divennero ancora più focosi e porci. Subì i loro cazzi ovunque, pure in doppia penetrazione. Venni sfondata e resa troia, proprio come la signora desiderava. Le abbondanti venute degli uomini sul mio volto, con colate sulle tette, mi fecero sentire zoccola come non mai. Ma la punizione non si limitò a quello. Silvia ricomparve per mostrarmi Martin che veniva trapanato senza pietà da un uomo, dopo un preliminare spompinatorio. Durante l'inculata, Silvia ciucciava la fava di Martin, umiliandomi ulteriormente. La scopata si concluse con Martin che ricevette una copiosa schizzata in faccia. Dopo di ciò, io fui avviata alla prostituzione, mentre Martin fu instradato a quella con I maschi. Con i nostri guadagni, avremmo dovuto restituire il grosso debito accumulato. In realtà, lo stiamo ancora ripagando... Lamentarci sarebbe inutile: meglio questo che un colpo di pistola in fronte!


martedì 7 maggio 2024

Fino alla vendetta estrema

Mi chiamo Marika. Luana la bionda è la mia migliore amica. Per lei farei qualsiasi cosa pur di proteggerla ma forse, in una circostanza, esagerai passando, probabilmente, dalla parte del torto. Quando iniziò una relazione con un tipo di nome Jeremy, mostrai dei dubbi su quell'uomo ma stetti zitta per cercare di non ostacolarla. Col passare del tempo, Luana cominciava ad illudersi sempre più sperando addirittura di giungere alle sospirate nozze. Ma Jeremy non era una persona sincera. Per portarlo allo scoperto dovetti provocarlo sfruttando la mia avvenenza fisica. Il maialone si creò pochissimi scrupoli per venire a letto con me, tradendo la partner. Avrebbe anche acconsentito a tenere in piedi due relazioni simultanee. Sarebbe stato comodo inzuppare il biscotto in due passere, tacendo la verità alla compagna e si raccomando' perché non fiatassi. Lo assecondai durante la trombata, poi, dopo aver ricevuto la sborra in faccia, mandai in fumo il suo sogno erotico. Raccontai a Luana di aver scopato con Jeremy. Inizialmente, lei ci rimase malissimo e litigammo di brutto al telefono. Poi, quando ci incontrammo da vicino, si rese conto che ero stata a letto con quell'uomo per il suo bene, per mostrarle la realtà di quell'individuo falso che mirava solo a collezionare passere. Così facemmo pace e, nel contempo, innescammo una meravigliosa lesbicata durante la quale lei mi fece capire chiaramente di volersi vendicare di quel soggetto. Non sono nuova a queste situazioni, dal momento che avevo già fatto severamente punire in passato un mio ex particolarmente infedele da dei miei amici, aitanti avanzi di galera di colore, per i quali un buco da sfondare vale l'altro, non importa se appartenga a un maschio o a una femmina. Pianificammo la vendetta immediatamente. I miei amici condussero Jeremy fino a casa di Luana e lo stuprarono perbene per ore davanti a noi due che, soddisfatte, ci lasciammo andare a prolungati baci saffici. Jeremy, dopo quell'esperienza devastante, diventò, pian piano, un travestito ciucciacazzi, nonché rotto in culo, ovviamente. Quella punizione fu davvero esemplare, così tanto da fargli cambiare velocemente Parrocchia, come si suol dire.


lunedì 22 aprile 2024

Effetto Cupida per i ragazzi

Mi chiamo Luigi. In realtà, questa è una storia complicata ricca di intrigo e passioni. Tutto cominciò dalle enormi difficoltà mie e del mio amico Davide di interagire con le ragazze della nostra età. Dati gli scarsi risultati ottenuti, Davide ebbe un'idea piuttosto torbida e trasgressiva, quella di provarci insieme con mia madre Carla. In pratica, si trattava di arrivare ad un triangolo. Lei mi è sempre piaciuta ma non sapevo proprio come preparare il terreno. Cominciai a dirle di voler invitare a casa Davide per parlare tutti e tre. Carla non capiva il motivo di tutto ciò ma, poco convinta, rispose di sì. Le facemmo presente i nostri problemi con le ragazze e Davide affermò che, in mancanza di fica, rischiavamo di diventare gay. Carla rispose che, volendo, potevamo andare a sfogarci tra maschietti in camera mia (evidentemente intuì che tra me e lui palesava una certa chimica latente). D'impulso e con vergogna rispondemmo di no ma io pensai che l'idea non era affatto male e sono sicuro che, sotto sotto, la gradi' anche il mio amico. Ad ogni modo, Davide, un po' spavaldo, affermò che lei poteva aiutarci e, con disinvoltura, calò il pantalone presentando il pisello a mia madre. Carla non se lo aspettava ma ogni donna ha il suo lato da troia e lei lo tirò fuori in quel momento ciucciandogli la fava piuttosto che mandarlo affanculo. A quel punto presi coraggio e mi uni' anche io. Lei ci spompino' entrambi. Da lì si innescò una girandola in cui, a turno, la scopavamo e le leccavamo la fica mentre lei ci sbocchinava. Ad un certo punto, mentre Davide le stava fottendo la fica, io mi inserì e riempì il buco del culo di lei dando vita alla mitica doppia penetrazione. Quel momento fu decisamente inebriante per tutti. Alla fine, la riempimmo di calda sborra in bocca. Dopo gli orgasmi, mia madre ci esortò ad uscire allo scoperto, ad esprimere ciò che provavamo l'uno per l'altro. Ammettemmo timidamente il coinvolgimento gay, poi Davide, imbarazzato, si rivestì e corse via. Per qualche giorno non si fece sentire, poi mi chiese un nuovo appuntamento a tre. Mi resi conto che quel triangolo era stata una bella esperienza ma che, infondo, desideravo lui, il mio caro amico. Chiesi consiglio a Carla. Lei mi suggerì di fingere un incontro a tre in cui lei non sarebbe stata presente. Seguì il suggerimento. Davide bussò alla porta, si meravigliò che fossimo da soli ma io lo tenni buono affermando che mia madre sarebbe rientrata a breve. Nel frattempo gli offrì da bere, il tempo passò in fretta ma di mia madre, ovviamente, neanche l'ombra. A quel punto, con la complicità dell'alcol, ne approfittai per fargli una sega lenta e intanto me lo baciavo caldamente lingua a lingua. Mi dette del porco ma ci stette. Calai il pantalone e gli proposi il sedere su un piatto d'argento. Eccitato, me lo ficcò nell'ano pregandomi di non parlarne con nessuno. Ci teneva alla sua reputazione da etero. Tuttavia, proprio in quel momento, rientro' mia madre e ci vide mentre lui me lo infilava tra le chiappe. Attese che Davide mi arrivasse nel culo, sorrise, poi andò via senza farsi notare. Davide osservò: "Bhe, tua madre ci ha dato buca, non è venuta ma io si!". Falsamente risposi: "Sarà stata trattenuta dal lavoro arretrato in ufficio, dopotutto è lei che porta avanti la baracca. Però ci siamo divertiti lo stesso, no?". Lui replicò: "Si, basta che non lo scopra nessuno, i miei non sono così aperti di mentalità". Bleffando, riproposi in seguito falsi incontri a 3 in cui non compariva mai mia madre. Dopo tre o quattro volte che si ripetette questo copione, Davide si rese finalmente conto della situazione ingannevole e, con piglio diretto, esclamò: "Luigi dai, non è possibile che tua madre non ci sia mai e che finiamo puntualmente per fare sesso a due... Potevi dirlo subito che desideri tanto prenderlo nel culo da me!". Risposi: "Più di quanto immagini!". Quel chiarimento ci sbloccò del tutto mentalmente permettendoci di scopare ancora più liberamente. Non dovevamo attendere più l'arrivo di nessuno, nemmeno per 5 minuti, per andare a letto insieme. Probabilmente, Carla fu la freccia di cupido che unì me e lui a doppio filo, anche se, quel triangolo di puro sesso godereccio, resta davvero indimenticabile.



venerdì 8 marzo 2024

Un regalo insolito

Mi chiamo Maria, sono lesbica. Da un paio d'anni ho una relazione con una donna bionda dominante di nome Brigitte. Adora sottomettermi ed io sto al gioco. Ma non immaginavo che, per la festa della donna, mi portasse una sua collega d'ufficio. Disse che si trattava di un regalo. In realtà, Nadia, l'altra ragazza era molto carina ed approcciò con me dolcemente tra baci sul seno e baci in bocca mentre Brigitte mi leccava la figa. Continuammo a baciarci mentre la bionda mi scopava la figa con lo strap-on. Ma questo fu solo l'inzio. L'intenzione di quelle due malandrine era di prendermi a sandwich. In men che non si dica, mi ritrovai a pecorina, sfondata a doppio dalle due maiale. Stavo sopra Nadia, che mi fotteva la figa da sotto. Sopra di me, Brigitte mi rompeva pesantemente il culo! Poi, mi girai dall'altro lato ma la musica, sostanzialmente, non cambiò se non per il fatto che si invertirono nel trombarmi. Dissi a Brigitte che era un'egoista, una che pensava solo a soddisfare le proprie voglie, altro che regalo! Il regalo lo aveva fatto a sè stessa! Ad ogni modo, quelle due bastarde se ne infischiarono del mio sfogo e continuarono a impalarmi senza pietà. Finì a pecorina: Nadia mi scopava da dietro, mentre Brigitte mi esortava a leccare il dildo. La "giostra" andò avanti per tutta la notte. Di sicuro la festa me la fecero eccome!     

bionda dominante

martedì 2 gennaio 2024

Specialiste della banana

E' noto che la frutta e la verdura facciano bene alla salute. Ma per alcune donne, particolarmente fantasiose e maialine, questi elementi possono rappresentare anche una fonte di piacere sessuale. Nelle foto osserviamo tre diverse situazioni in cui la banana è decisamente protagonista dell'appagamento erotico femminile. Nella prima storiella, la brunetta, da poco single, è decisamente eccitata e ricorre al mitico frutto, rigorosamente acerbo per placare le sue voglie. Mentre si trastulla, pensa bene di ricorrere all'aiuto prezioso dell'amica che gliela infila nella passera a pecorina. Dopodichè la ragazza bruna continua da sola, completando l'opera con l'ausilio di due dita energiche nella sorca. E alla fine mangia il nobile frutto in compagnia dell'amica bionda. Nel secondo episodio, le due bionde sono una vera e propria coppietta. Dopo essere entrate insieme nella vasca da bagno, piena di schiuma, una delle due propone di impreziosire la loro esperienza introducendo nel gioco una banana. Stavolta, però, il frutto è sbucciato. La penetrazione in vagina è più delicata ma non per questo meno eccitante. A turno si dispensano piacere a vicenda fino all'orgasmo stando attente a non rompere la "fonte vitaminica", altrimenti il divertimento finirebbe troppo presto. La terza vicenda è più grezza, diciamo così, più cruda. Si tratta due due scopamiche. Una si avvale di ben due banane, non sbucciate, per penetrare, contemporaneamente, il culo e la fica della partner in calore. Che sballo, l'infilzamento doppio, questa si che è una vera ricarica di vitamine! Mai come in questo caso, l'orgasmo è garantito!       

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giovedì 28 dicembre 2023

Vergognosi risvolti extrascolastici

Mi chiamo Serena. Sono una docente di inglese alle Scuole Superiori. Da circa 5 anni intrattenevo una relazione, tramutatasi poi in convivenza, con il collega Ugo Verri, l'insegnante di chimica. All'inizio scopavamo alla grande ma poi, come accade a volte nelle storie, l'entusiasmo, specie da parte sua, cominciò, via via, a calare. Senza adeguati stimoli, il fuoco 🔥 della passione si spense lentamente e noi due diventammo più una coppia di amici che di conviventi. Abitavamo nella stessa casa ma senza avere rapporti intimi. In pratica, non scopavamo più! Per cercare di smuovere le acque, e riaccendere il desiderio, provai ad usare una lingerie provocante e lo aspettai a casa vestita in modo sexy con tanto di tacchi e autoreggenti. Volevo stupirlo ma, in realtà, la sorpresa la fece lui a me! Non rientrò da solo nell'abitazione ma in compagnia di una nostra comune allieva, Sonia. Quella ragazza, per nulla studiosa, è un'autentica serpe. Decise di abbindolare Ugo per il piacere del sesso e per svuotargli, lentamente, il portafoglio. Spiai dalla camera adiacente e ascoltai le conversazioni oltre a guardare la loro intimità. Sonia non faceva altro che screditarmi agli occhi di Ugo che sembrava rincoglionito nei confronti della giovane e avvenente fanciulla. Sonia glielo fece diventare duro in pochi secondi usando le mani, poi coinvolse l'uomo in un lingua a lingua. Successivamente, cominciò a sbocchinare ad arte (devo riconoscerlo) con proverbiali succhiate e suadenti colpi di lingua sulla cappella. Nella posizione del mezzo 69, per così dire (cioè dove si dava da fare solo lei) gli succhiò masgistralmente la fava da sotto tenendolo saldamante per le chiappe. Ugo andò proprio in estasi ed anch'io, pur consapevolmente cornuta, mi bagnai inevitabilmente e sentì il bisogno urgente di un autoappagamento. Ugo si alzò in piedi e la ragazza, imperterrita, proseguì a succhiare l'uccello... e pure i testicoli! Ugo non stava più nella pelle. Sonia si mise a pecorina lasciando ammirare all'uomo le sue grazie. Ugo spinse l'arnese duro nella fica a pecorina ma, poco dopo, fu lei a prendere in mano la conduzione del gioco e cavalcò l'uomo come un'autentica puledrina in calore. La sgualdrinella si sentiva completamente a suo agio nella parte della dominatrice e faceva impazzire Ugo con invidiabili roteazioni del bacino e un sù e giù devastante. Il professore, esausto, le schizzò dritto nella figa e lei, ad occhi chiusi, assaporò, a sua volta, il piacere profondo dell'orgasmo. Ugo dovette lasciare l'abitazione per far fronte ad un impegno urgente e così io uscì fuori e mi ritrovai faccia a faccia (face to face, dopotutto insegno Inglese!) con la ragazza. La scena appena vista mi aveva arrapata di brutto. L'eccitazione superò la gelosia e non fu appagata nemmeno dal ditalino. Vi confesso che non ho mai disprezzato le donne (almeno fisicamente) per cui, perdendo del tutto il controllo, chiesi, sfacciatamente, a Sonia di leccarmi la figa. Ma la mia allieva è una cultrice del cazzo e così ne approfittò per servire un due di picche oltre ad  insultarmi in vari modi. Mi diede della cornuta, della sfigata, etc... Per reazione, la "minacciai" promettendo di affibiarle un voto pessimo come il 2, se non me l'avesse leccata. Dopotutto, il suo rendimento faceva già pietà. Sonia, per pronta risposta, si rivestì e andò via sconsigliandomi di agire negativamente sul suo rendimento scolastico. In effetti, non potevo proprio immaginare ciò che le frullasse nella testa. Ad ogni modo, fregandomene delle sue velate intimazioni, il giorno seguente, la interrogai con domande più difficili del solito, alle quali ovviamente non seppe rispondere, e piazzai un secco due nel registro con tanto di risata e soddisfazione. Credevo di averla spuntata ma quella mafiosetta di Sonia aveva qualcosa di bollente in serbo per la sottoscritta. Alcuni giorni dopo, mi trovavo a casa da sola, in quanto Ugo non era presente. Mi stavo vestendo quando, a un certo punto, suonarono alla porta. Andai ad aprire e comparvero due giovani uomini dalle facce un pò losche. Non avevo idea di chi Diavolo fossero. Dissero di dover effettuare la consegna di un grosso pacco per il professore ma si trattava di una scusa per entrare in casa. Mi spinsero dentro e chiusero la porta intimandomi di non urlare. Non erano armati ma avevo poche chance di difendermi adeguatamente contro due uomini. In breve tempo, ebbero la meglio e mi costrinsero a succhiargli l'uccello. Mi conveniva ubbidire. Poi, con disinvoltura e decisione, mi presero in mezzo in doppia penetrazione. Ero impaurita, sconvolta. Non sarò una santa ma non è che, di solito, la dò così, su due piedi, agli sconosciuti. Sentivo un uccello nella figa e l'altro nel culo che mi pompavano a ritmo. Chiesi spiegazioni a quei due riguardo a chi fossero, a cosa volessero da me. Alla fine, venne fuori che li mandava Sonia. Quella sgualdrina camorristella da quattro soldi, oltre a "tenersi" il professore, sganciava una percentuale a quei tipi usandoli come scagnozzi per minacciare gente in caso di bisogno. Tutto fu dannatamente chiaro! Ormai non potevo che assecondare la situazione, con quei due tarelli dentro il mio corpo. Provai dolore per la loro foga ma anche immenso piacere, lo ammetto. I bastardi, non paghi, decisero di piazzare, contemporaneamente, i loro manici duri dentro il mio culo! In tutta la vita, fino a quel momento, non avevo mai subito una doppia penetrazione, tantomeno una doppia anale! Mi sentì davvero usata come una cagna ma, a un certo punto, godevo come una maiala e raggiunsi vari amplessi. Quella che doveva essere una punizione, inflitta da parte di Sonia, si trasformò in un atto di profonda lussuria. Ma dovevo assolutamente rimediare al voto negativo assegnato alla ragazza, altrimenti quei due delinquenti mi avrebbero spaccato la faccia, oltre al sedere. Frattanto gli "ospiti" vennero di brutto e inondarono di sperma le mie intimità. Dopo di ciò, si rivestirono e andarono via. Mi ritrovai a pecorina con la sborra che mi colava dapperutto. Qualche giorno dopo, a Scuola, mi misi d'accordo con Sonia per effettuare un'interrogazione truccata nella quale lei già conosceva le risposte esatte. La "premiai" con un nove che compensò il brutto voto precedente. Sonia, in seguito, mi approcciò in un corridoio e, con sadica malizia, mi leccò un orecchio. Poi mi sussurrò le seguenti parole: "Ottimo prof, sei stata proprio brava! D'ora in poi voglio vedere solo voti alti, chiaro? A proposito, gli amici mi hanno riferito che, in fin dei conti, la visita non ti è affatto dispiaciuta! Eheh! Se vuoi te li rimando. Lo vedi, non sono così cattiva, infondo, voglio che ti diverta anche tu, vecchia baldracca! ihihih". Risposi: "Bhè, sai com'è, non sono di legno! Mi godo quello che passa il Convento! Peccato che non sei di mentalità aperta come me, altrimenti potremmo divertirci anche insieme..." e la baciai in bocca d'improvviso. Sonia sorrise e affermò: "Miss Serena, you are a great old bitch!". Replicai: "Lo vedi qualcosa hai imparato!". Inutile dire che, quando si cade nel vizio, è bello crogiolarsi. Ricevetti più volte la visita di quegli uomini che, ormai, non avevano più bisogno di scuse per entrare in casa. Purtroppo, da un pò di tempo, non ho più loro notizie... mi sa che sono stati arrestati. E' proprio vero che le belle favole durano poco...

Scuola porno

mercoledì 27 dicembre 2023

Mamme troppo estrose

Mi chiamo Anna. Sono divorziata ed ho un figlio a carico di nome Marco. Gisella, la mia amica del cuore ha vissuto una situazione simile alla mia con la separazione dal marito. Anche lei ha un figlio di nome Dario. Marco e Dario sono compagni di Scuola, nonchè migliori amici. Entrambi negati nell'approccio con le ragazze, inziarono a intorbidire il loro rapporto condividendo ciò che, normalmente, due giovanotti non dovrebbero fare, ossia il sesso. Spesso, quando Dario veniva a casa nostra, si chiudeva in camera da letto insieme a Marco e di certo non per studiare! Dai gemiti di piacere che udivo, era evidente che si dessero ampiamente da fare con seghe e pompe. Ovviamente, ne ebbi la piena conferma spiando dal buco della serratura. Insomma, si sfogavano tra di loro. Per parecchi mesi feci finta di nulla e lasciai che queste insane abitudini proseguissero. Ad un certo punto, decisi di parlarne con Gisella ma lei non seppe proporre una soluzione e così, un bel giorno, incapace di vederli proseguire per quella strada, ebbi la sfacciataggine di metterli a conoscenza del fatto che conoscevo la situazione, dopodichè mi buttai tra di loro, dando vita a un bollentissimo triangolo (in parte incestuoso). Succhiai l'uccello di Marco mentre Dario mi scopava da dietro. Poi, a un certo punto, ci mettemmo a fare pure la doppia penetrazione. Dario mi prendeva nel culo e mio figlio nella figa. Vi confesso che era un vero sballo! A volte, durante le scopate, si esternano confidenze. Dario rivelò di aver sorpreso la madre a masturbarsi guardando un porno tra donne. La confessione mi intrigò non poco ma non volevo allarmare il ragazzo riguardo a possibii particolari tendenze della madre e così affermai che magari la donna era stressata e desiderava solo un sano relax. I ragazzi si scambiarono di posto per cui Marco finì per scoparmi nel culo e il suo amichetto nella figa. Eccitati più che mai, aumentarono il ritmo delle penetrazioni ed io raggiunsi un orgasmo molto intenso. Poi, al top della libidine, svuotarono i loro arnesi nella mia bocca riempendomi di parolacce ed io, estasiata, bevvi tutto il seme da gran troia navigata. Mio figlio Marco, gran porcello, mi suggerì che avrei dovuto provarci con Gisella. Cercai di smorzare i toni, affermando che non si sapeva nemmeno se fosse realmente saffica. Ad ogni modo questo pensiero, come un tarlo, cominciò, in modo subdolo, a farsi strada nel mio cervello di etero convinta. Rivolgendomi ai ragazzi, precisai che non avrei potuto "allietarli" in eterno e che, in ogni caso, si sarebbero dovuti dar da fare a cercare loro coetanee disponibili per il sesso. Intanto, la situazione scivolò torbidamente e, le scopate a tre, si ripetettero almeno per un mesetto. Dopo di ciò, non troppo convinta dell'andazzo, contattai Gisella per incontrarla e parlare dell'accaduto. Lei organizzò un'escursione in una zona boschiva isolata con rocce e corsi d'acqua. Una volta lì, affermò che dovevamo spogliarci nude per assaporare la brezza magica del luogo. Pensai che fosse giunto il momento adatto per raccontarle che avevo scopato, da gran mignotta, coi ragazzi e lo feci. Ma lei si preoccupava più di palparmi le tette e il culo che di ascoltare. A quel punto, ebbi la conferma assoluta del suo orientamento saffico! Non mi staccava più le mani dal sedere e così, un pò turbata, e non pronta per quello specifico genere di situazioni, esclamai di voler andar via da lì. Lei restò delusa ma acconsentì alla mia richiesta. Ci rivestimmo e ce ne tornammo a casa. Ma, qualche tempo dopo, Gisella organizzò un picnic, sembra in zona isolata. E stavolta, incuriosita a mille dai suoi atteggiamenti, non riuscì proprio a respingerla e finimmo per baciarci. Gasata a mille, Gisella si stese per leccarmi accuratamente la figa senza sosta! Io stavo sopra e lasciavo che lei slinguazzasse da paura. Cavolo se godevo! Raggiunsi ripetuti oragsmi. Poi cambiammo posizione. Continuò a leccarmela mentre stavo a cosce aperte e a pancia sopra. Ormai venivo a raffica, ero completamente in tilt, preda della sua lingua esperta di "patata". Ma Gisella, non contenta, propose il gran finale: ci mettemmo nella mitica posizione del 69, io sopra, lei sotto. Non avevo mai leccato una fica nella vita ma Gisella era così eccitata che mi bastò pochissimo per farla esplodere picchiettando con la lingua sul clitoride. Ciò nonostante, la signora era ancora piuttosto carica, al punto da volermi slinguazzare da sotto ed io, ormai esausta, raggiunsi l'ennesimo intenso orgasmo crollando sfinita sul pratone. Ormai avevamo abbondantemente rotto il ghiaccio. Gisella si sentì in diritto di organizzare un incontro a carattere più trasgressivo dove lei faceva la padrona ed entrambe vestivamo lingerie in pelle, per così dire. Afferrandomi per i capelli mi forzò a leccarle a lungo la sorca. Quella prepotenza finì per eccitarmi di brutto. Alla fine la frugai pure con un dildo conducendola beatamente all'orgasmo. Poi fu lei ad infilzarmi senza pietà con lo strap-on dildo. Lo fece prima a candela, dove limonammo pure come due troie, poi si riservò di sfondarmi a pecora senza esitazioni, mentre tenevo le mani appoggiate alla parete. Gli orgasmi furono intensi e multipli. Mi sentivo tremendamente sporca ad esser chiavata da una donna perversa ma mi eccitava da morire. Gisella affermò che io e lei dovevamo rifarci una vita insieme dopo i rispettivi fallimenti matrimoniali e mi convinse a non soddisfare più i nostri figli che, in assenza di passera, sarebbero tornati ad "arrangiarsi" tra di loro. Bhè, Gisella mi ha completamente plagiata ma, in compenso, godo come una porca: è questo che conta, no?                      

kiss

lunedì 12 giugno 2023

Corna reciproche

Mi chiamo Sebastian. Capita a molte coppie di avere fatasie trasgressive durante l'intimità. E' proprio ciò che accadde con mia moglie Lorena. Provavo piacere ad immaginarla scopata da altri e a lei non dispiaceva. Ma era tutto confinato alla fantasia. Non credevo che, prima o poi, qualcosa sarebbe accaduto davvero. Durante una vacanza esotica, notai Lorena decisamente disinibita, girava nuda sul terrazzo della camera dell'hotel senza alcuna vergogna. Mi bastò seguirla per accorgermi che si lasciasse corteggiare da due uomini del luogo che, in breve tempo, se la portarono a letto. La spiai mentre se la scopavano di brutto in doppia penetrazione. La troia godeva e prese tanta sborra in bocca. Questo copione si ripeteva ogni giorno. Un pò deluso dalle corna mi confidai con due simpatici ragazzi dell'hotel ma non pensavo che quei tipi mi inducessero a fare sesso. Dopo qualche drink ci ritrovammo nudi e uno dei due si mise a leccarmi il culo. Poi i maialini mi trombarono in tandem. Non avrei mai lontanamente immaginato di finire a letto con due uomini ma mi piaceva essere sfondato. Mi schizzarono copiosamente in bocca rendendomi davvero troia. Quando rientrammo a casa dissi a mia moglie che sapevo ciò che aveva fatto. Inoltre le raccontai quel che avevo combinato io. Lorena non sembrò particolarmente turbata dalla situazione, anzi, propose di ritornare in quel posto per rivivere certe inebrianti esperienze. A dire il vero, non so quanto abbiamo in comune io e mia moglie, di sicuro una cosa: la notevole passione per il cazzo!


mercoledì 26 aprile 2023

In ritardo con le rate condominiali

Mi chiamo Sara. Si sa che nei condomini ci sono sempre discussioni e non nego le mie responsabilità a riguardo. Non versavo da mesi le rate ed ero costretta a discutere quotidianamente con gli altri abitanti dell'edificio cercando di giustificare i ritardi nei pagamenti. In particolare, due individui, Joe e Jack, pressavano molto. Quando un giorno mi bussarono alla porta, stufa di litigare, pensai bene di tenerli a bada con il mio corpo. Sono entrambi sposati ma a molti uomini piace inzuppare il biscotto nelle fessure di altre donne. E così, non fu difficile coinvolgerli improvvisando una sorta di strip e mostrandomi in tacchi e provocante lingerie. Gli ospiti, desiderosi di gustare il bocconcino succulento, si spogliarono in fretta. Succhiai i loro peni e poi lo presi nella figa dell'uno mentre succhiavo la fava dell'altro e viceversa. Ma i due non si accontentarono e così io finì trombata in doppia penetrazione dalle loro fave dure. Quanto gli piaceva affondare insieme i loro cazzi e io me li godetti tutti e due! Ad uno dei due succhiai perfino le palle. Quando mi schizzarono insieme in bocca, mi sentì davvero una gran troia. Finchè sarò così disponibile, si assumeranno loro il costo delle mie quote...