martedì 27 agosto 2024

Ammorbidendo la figlia del mio compagno

Mi chiamo Luana, sono una giovane insegnante di inglese. Non è semplice intraprendere una storia con un uomo vedovo (la moglie perì in un incidente d'auto) più grande di età che ha una figlia capricciosa a carico. Michela mi accolse davvero molto male quando mi recai a casa loro per andare a convivere col padre. Disse che lui mi avrebbe scaricata dopo qualche mese, nonostante fossi di bell'aspetto e che mai avrei potuto sostituire la madre. Potevo comprendere, in parte, le sue frustrazioni, ma non tolleravo certi modi scostumati. Cercai di soprassedere. In seguito, Michela riprese a provocare mentre io e l'uomo, Walter, stavamo seduti a leggere sul divano. Le risposi a tono e lei, seccata, si allontanò. Ciò suscitò il dispiacere del padre che, in un certo senso, rimproverò me, essendo l'adulta. Affermò che non sapevo prendere la figlia nel verso giusto e che avrei fatto bene ad andarle a parlare per appianare le divergenze. Stizzita, avrei voluto mandarlo a quel paese, ma poi pensai alle sue cospicue ricchezze. Per cui mantenni la calma, mi alzai ed andai a cercare la ragazza. E pensare che fu proprio lei ad offrirmi l'assist per ricucire egregiamente lo "strappo", apparentemente insanabile, che si stava creando tra di noi. Quella monella, pescando nella mia borsa, aveva beccato il dildo che porto spesso al seguito per stemperare i momenti di tensione, noia e stress. La stronzetta aveva pensato di utilizzarlo per sé. Quando la sorpresi, cercò goffamente di nasconderlo sotto il lenzuolo senza peraltro riuscirci. A quel punto, venne fuori la zoccola che alberga in me. Si arrampicò sugli specchi, cercando di negare l'evidenza. Io, sostanzialmente, le dissi che eravamo partite col piede sbagliato e la provocai con un succulento spogliarello, durante il quale ammirò estasiata le mie tettone. Avevo capito che la ragazza propendeva per le donne, dalle esternazioni del padre. Michela non aveva il fidanzato e non si circondava quasi per nulla di compagnie maschili, a quanto sembrava. Se uno più uno fa due, colsi dritto nel segno! Naturalmente era un pò sorpresa, spaventata dalla mia intraprendenza. La sciolsi piazzandomi alle sue spalle e agendo con un massaggio del seno e il fallo dritto nella figa mentre lei, ormai coinvolta, mi leccava il seno. Ci baciammo e intanto continuavo a ficcarle l'oggetto nella passera. Poi, "rifinì" con le dita nella passera e la lingua sul clitoride. Alla fine, spostai la lingua sui suoi capezzoli. La biondina assaporò così un profondo orgasmo. Pretesi di essere ricambiata! Le piazzai la vulva in faccia mentre lei, stesa la leccò a dovere. Sembrò entusiasta, dato che non le era mai capitato di "assaggiare" la passera di una donna più grande (in seguito mi raccontò che l'aveva leccata ad una sua compagna di classe, una coetanea etero che aveva ceduto dopo che si erano scolate insieme un paio di birre a testa). Stavo sul punto di venire. Esplosi quando lei passò delicatamente le dita sul mio clitoride già abbondantemente stuzzicato. Intanto, io le sparavo il fallo nella patata senza pietà. Con un implacabile dentro e fuori, la feci arrivare all'amplesso altre due volte. Successivamente, Michela cambiò totalmente il suo atteggiamento, divenne estremamente gentile nei miei confronti al punto che parve strano pure al padre. Addirittura, mi elogiò, affermando che ci avevo saputo fare a dialogare con la biondina, senza conoscere a fondo la verità. La tresca andò avanti per un bel pò ma, un bel giorno, Walter ci sorprese in camera da letto e andò, ovviamente, su tutte le furie. Io e lei lo calmammo con un gran segone in tandem e, poco a poco, lo convincemmo ad accettare quel rapporto saffico. Lui venne relegato al ruolo di guardone, al più, e poteva al massimo ricevere qualche sega, nei giorni in cui ci sentivamo particolarmente "generose". Credevo di dover sedurre la ragazza solo per ottenere un beneficio di natura economica ma, in realtà, finimmo per provare entrambe un forte trasporto l'una verso l'altra. Presto o tardi, riusciremo a convincerlo a devolvere tutti i suoi beni, o la maggior parte, a Michela, ciò molto prima del decesso, così potremo mangiarci i soldi di quello stronzo, spendendoli in giro per il mondo! eheh!!!       
 





















 
Dopo quella prima esperienza, le due monelle continuarono beatamente a donarsi piacere a vicenda all'oscuro del padre della ragazza. Un bel giorno, però, l'uomo le sorprese insieme nude avvinghiate in atteggiamenti inequivocabili per cui capì che le tipe intrattenevano una relazione sessuale saffica. Walter riteneva inammisibile che Luana e Michela giocassero intimamente e dunque iniziò una scenata ma bastò un cenno dello sguardo tra le due donne per sapere come risolvere la situazione. Le porcelle smanettarono il maschio in tandem portandolo ad una copiosa e rapida eiaculazione che lo calmò del 90%. Dopo aver giudicato più volte la vicenda intollerabile, Walter finì per arrendersi accettando l'attrazione erotica tra le due ladies e divenne stabilmente un guardone mentre Luana e Michela soddisfavano a vicenda le loro pulsioni. Bhè, ogni tanto qualche sega la rimediava...
     

0 commenti:

Posta un commento