mercoledì 28 agosto 2024

Gallerie porno agosto parte due

 Gallerie porno Agosto parte due








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La signora matura consola la fidanzata del figlio gay

Mi chiamo Agata. Sono separata da alcuni anni e vivo con mio figlio Alessandro. Non immaginavo, almeno inizialmente, che il ragazzo fosse gay. Ci fu un giorno, verso la fine dell'estate dello scorso anno, in cui scoprì la sua omosessualità. Alessandro aveva una fidanzata molto carina di nome Sara. Quella mattina andò a trovarla e le spiegò che, nel pomeriggio, avrebbe guardato un'importante partita di calcio con gli amici per cui non sarebbe potuto uscire con lei. Una volta a casa, raccontò anche a me la stessa scusa. Questi ragazzi sarebbero venuti a casa nostra. Mio figlio pretese di restare da solo con loro chiuso in camera. Mi stupì che preferisse visionare la partita con gli amici invece di incontrare Sara. Inoltre, quest'idea di chiudersi in camera, mi puzzava non poco. Quando gli ospiti bussarono alla porta, restai sorpresa nell'osservare che soltanto uno dei giovanotti era coetaneo di mio figlio, con gli altri tre un po' più grandicelli e palestrati. Quei tipi salutarono a malapena, poi si chiusero tutti e cinque in camera di mio figlio. Aspettai alcuni minuti seduta sul divano in salotto. Poi, mangiai la foglia, udendo gemiti di godimento provenire dalla stanza. Fortunatamente (oppure no, dipende dai punti di vista) posseggo una copia di quella chiave per cui, ad un certo momento, la girai nella serratura ed entrai nella camera restando allibita di fronte ad una tale visione: uno di quei tipi, stava inculando di gusto mio figlio, pronto a schizzargli dietro la schiena, cosa che poi avvenne puntualmente poco dopo. Gli altri tre osservavano la scena eccitati e due di loro (uno pelato e l'altro con la barba) se lo menavano a vicenda con entusiasmo. Capì che, a turno, tutti e quattro avrebbero inculato Alessandro a pecorina. L'odore di quei maschi sudati, nudi e vogliosi, a cazzo duro, mi fece bagnare di brutto tra le cosce. Mi spogliai rapidamente mettendo mano subito al ditalino furioso. Nessuno degli scopamici di Alex mostrò interesse per la mia figa, da tempo in astinenza. Ciò, naturalmente, era prevedibile, data l'inclinazione omosessuale dei vari elementi del gruppo. Però non gli diede fastidio che restassi a guardare. Poi, venne il turno del coetaneo di mio figlio. Pure lui diede il suo "contributo". Distratto dalla mia presenza, perse per alcuni momenti l'erezione. La riguadagnò prontamente, menandoselo dinanzi alle chiappe di Alex. Dopodichè, infilò nuovamente l'uccello nel buco, spruzzando all'interno, poco dopo. Poi, venne il momento di un maschio virile palestrato con un pò di barbetta. Ingroppò Alex senza pietà stantuffandolo di santa ragione fino alla copiosa eiaculazione. Lo sperma, scendendo dal sedere penetrato, arrivò a bagnare le palle di mio figlio. Il pelato, dal fisico prestante, che aveva atteso a lungo il suo turno, entrò in gioco con foga e impalò Alex in modo vigoroso al punto da alzarlo quasi dal letto. Alessandro accolse così il suo quarto poderoso cazzo che lo infilzò senza indugi, fino all'istante topico della venuta in cui la sborra, mescolatasi alle precedenti, colò lentamente fino ai testicoli. Intanto, gli altri tre "spettatori" si masturbarono godendo nuovamente. Anch'io, in questa baraonda, giunsi al meritato amplesso, dopo essermi toccata e aver infilato le dita dentro la sorca. Alex, dopo essersi goduto il poker di bastoni, mi pregò di non rivelare l'accaduto a Sara. Nei giorni seguenti, la ragazza, vedendo che Alex non le rispondeva al cellulare, si presentò a casa. Mio figlio non c'era, sicchè rimanemmo da sole a parlare in camera da letto. Mi chiese dettagli su quel fatidico giorno della partita, cercando di sapere che tipi fossero gli amici di Alex. Inizialmente, provai a nascondere la verità ma la tipa intuì che nascondevo qualcosa e pretese chiarezza. A quel punto, tirai fuori il torbido segreto, spiegando che nessuna partita di calcio era stata vista dai maschietti. Sara non si aspettava che Alex preferisse gli uomini, in più non immaginava nemmeno lontanamente che quel monello avesse organizzato una specie di orgia, di sesso di gruppo, o giù di lì, per prenderlo in culo da ben 4 amici, o scopamici, come dir si voglia. Di certo non poteva nemmeno credere che io fossi stata presente alla porcata, pronta sgrillettarmi dinanzi a un tale indecente spettacolo. Forse le zozzerie attirano il desiderio di volerne vivere altre, fatto sta che pensai di poter "addolcire" l'evidente delusione di Sara. Le dissi che potevamo consolarci a vicenda e la baciai con passione. In certi frangenti, le persone sono più vulnerabili. Ad ogni buon conto, Sara ci stette ed io la leccai sotto le ascelle. Sara si scaldò e ricambiò leccandomi il seno. Vedendomi così disinibita, si rese conto di quanto fossi zoccola, eh già! Del resto non tutte le donne mature portano ancora con orgoglio la minigonna. Incuriosita più che mai, me la tolse. Sfilò anche le mutande e poi accarezzò la mia patata. Fece colare la saliva sul clitoride e affondò dentro le dita pronunciando apprezzamenti per la mia passera. Poi, usò la lingua e lì cominciai ad andare in visibilio. Fu ancora più eccitante quando, poco dopo, mentre stavo a pecorina, mi leccò il buco del culo, stuzzicando la vagina con le dita. Fu così che arrivai ad un delizioso orgasmo. Dopodichè, fui io a passare all'azione: le leccai il seno aggraziato, di nuovo le ascelle e poi la fica che teneva un pò pelosetta. In seguito, la feci girare ricambiando il trattamento che mi aveva portata a venire, vale a dire, lingua nel culo e sgrilletata di clitoride. Saretta godette intensamente, poi la baciai standole alle spalle. In quel momento, la sentì completamente mia. Qualche tempo dopo, Alessandro si decise a fare coming out con Sara che, ovviamente, era già al corrente della situazione ma finse di non sapere nulla. Col sorriso sulle labbra, gli spiegò che loro due potevano tranquillamente essere semplicemente amici. Alessandro fu ben lieto della proposta della giovane che, intanto, sapeva dove trovare una fonte gustosa dove dissetarsi, la sottoscritta. Mio figlio elogiò l'apertura mentale di Sara anche con me, affermando: "Alla fine, sono contento che Sara, una tipa intelligente, si sia resa conto delle mie reali pulsioni e non abbia fatto scenate inutili". Gli risposi: "Bhè, si, o è una ragazza particolarmente all'avanguardia oppure si è già trovata qualcun altro che la soddisfa adeguatamente. Chi lo sa, valle a capire queste ragazze moderne" Eheh!!!
 
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martedì 27 agosto 2024

Ammorbidendo la figlia del mio compagno

Mi chiamo Luana, sono una giovane insegnante di inglese. Non è semplice intraprendere una storia con un uomo vedovo (la moglie perì in un incidente d'auto) più grande di età che ha una figlia capricciosa a carico. Michela mi accolse davvero molto male quando mi recai a casa loro per andare a convivere col padre. Disse che lui mi avrebbe scaricata dopo qualche mese, nonostante fossi di bell'aspetto e che mai avrei potuto sostituire la madre. Potevo comprendere, in parte, le sue frustrazioni, ma non tolleravo certi modi scostumati. Cercai di soprassedere. In seguito, Michela riprese a provocare mentre io e l'uomo, Walter, stavamo seduti a leggere sul divano. Le risposi a tono e lei, seccata, si allontanò. Ciò suscitò il dispiacere del padre che, in un certo senso, rimproverò me, essendo l'adulta. Affermò che non sapevo prendere la figlia nel verso giusto e che avrei fatto bene ad andarle a parlare per appianare le divergenze. Stizzita, avrei voluto mandarlo a quel paese, ma poi pensai alle sue cospicue ricchezze. Per cui mantenni la calma, mi alzai ed andai a cercare la ragazza. E pensare che fu proprio lei ad offrirmi l'assist per ricucire egregiamente lo "strappo", apparentemente insanabile, che si stava creando tra di noi. Quella monella, pescando nella mia borsa, aveva beccato il dildo che porto spesso al seguito per stemperare i momenti di tensione, noia e stress. La stronzetta aveva pensato di utilizzarlo per sé. Quando la sorpresi, cercò goffamente di nasconderlo sotto il lenzuolo senza peraltro riuscirci. A quel punto, venne fuori la zoccola che alberga in me. Si arrampicò sugli specchi, cercando di negare l'evidenza. Io, sostanzialmente, le dissi che eravamo partite col piede sbagliato e la provocai con un succulento spogliarello, durante il quale ammirò estasiata le mie tettone. Avevo capito che la ragazza propendeva per le donne, dalle esternazioni del padre. Michela non aveva il fidanzato e non si circondava quasi per nulla di compagnie maschili, a quanto sembrava. Se uno più uno fa due, colsi dritto nel segno! Naturalmente era un pò sorpresa, spaventata dalla mia intraprendenza. La sciolsi piazzandomi alle sue spalle e agendo con un massaggio del seno e il fallo dritto nella figa mentre lei, ormai coinvolta, mi leccava il seno. Ci baciammo e intanto continuavo a ficcarle l'oggetto nella passera. Poi, "rifinì" con le dita nella passera e la lingua sul clitoride. Alla fine, spostai la lingua sui suoi capezzoli. La biondina assaporò così un profondo orgasmo. Pretesi di essere ricambiata! Le piazzai la vulva in faccia mentre lei, stesa la leccò a dovere. Sembrò entusiasta, dato che non le era mai capitato di "assaggiare" la passera di una donna più grande (in seguito mi raccontò che l'aveva leccata ad una sua compagna di classe, una coetanea etero che aveva ceduto dopo che si erano scolate insieme un paio di birre a testa). Stavo sul punto di venire. Esplosi quando lei passò delicatamente le dita sul mio clitoride già abbondantemente stuzzicato. Intanto, io le sparavo il fallo nella patata senza pietà. Con un implacabile dentro e fuori, la feci arrivare all'amplesso altre due volte. Successivamente, Michela cambiò totalmente il suo atteggiamento, divenne estremamente gentile nei miei confronti al punto che parve strano pure al padre. Addirittura, mi elogiò, affermando che ci avevo saputo fare a dialogare con la biondina, senza conoscere a fondo la verità. La tresca andò avanti per un bel pò ma, un bel giorno, Walter ci sorprese in camera da letto e andò, ovviamente, su tutte le furie. Io e lei lo calmammo con un gran segone in tandem e, poco a poco, lo convincemmo ad accettare quel rapporto saffico. Lui venne relegato al ruolo di guardone, al più, e poteva al massimo ricevere qualche sega, nei giorni in cui ci sentivamo particolarmente "generose". Credevo di dover sedurre la ragazza solo per ottenere un beneficio di natura economica ma, in realtà, finimmo per provare entrambe un forte trasporto l'una verso l'altra. Presto o tardi, riusciremo a convincerlo a devolvere tutti i suoi beni, o la maggior parte, a Michela, ciò molto prima del decesso, così potremo mangiarci i soldi di quello stronzo, spendendoli in giro per il mondo! eheh!!!       
 

lunedì 26 agosto 2024

Incontri

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Manga

sabato 24 agosto 2024

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venerdì 23 agosto 2024

Le ammiratrici speciali della Milf sciupauomini

Mi chiamo Wanda. Sono una milf dallo spirito libero, non bellissima ma decisamente estroversa. Non mi creo troppi problemi nell'approcciare uomini di ogni genere ed età. Naturalmente, approfittavo spesso delle loro insoddisfazioni con le partner. Questo li portava a lasciarsi andare più facilmente. Inoltre, modestamente, sono una gran bella bocchinara. Si sa che il pompino è la base del sesso. Quelle che lo praticano poco, o per nulla, sono destinate ad incontrare serie difficoltà nei rapporti di coppia. Comunque, tutte le situazioni comportano pro e contro. In zona portavo ovviamente, la nominata della zoccola, dal momento che andavo con gli uomini con la facilità con la quale si può bere una tazza di caffè. Le donne, in genere, mi odiavano, dal momento che, alla fine, diventavano automaticamente delle grandissime cornute. Ma ci sono sempre le eccezioni. Posso dire che qualcuna mi ama, ma entriamo nei dettagli. Conobbi la giovane e affascinante Silvia proprio mentre stavo spompinando il suo compagno. La poverina arrivò giusto nel momento in cui lui mi eiaculava copiosamente nella bocca, dopo essere stato succhiato a meraviglia. Silvia si mostro' furibonda. Del resto, come darle torto? Poi lei capì chi fossi, forse mi conosceva di vista, a malapena, abitando entrambe nello stesso quartiere. Sapevo che la tipa era manchevole, intimamente, nei confronti del ragazzo, specie nella pratica delle arti orali e, perché no, anali. Le suggerì di diventare meno rigida, più sciolta, lasciarsi andare maggiormente ai piaceri della vita che, infondo, è breve. L'espressione di Silvia cambiò. Apparve più rilassata e, pian piano, la sua rabbia si stemperò notevolmente tramutandosi in curiosità. Ormai non avrebbe perdonato le corna a quel tipo ma poteva senz'altro cambiare atteggiamento nei confronti di un eventuale fidanzato successivo. Adesso mettiamo da parte Silvia per un po', dato che la ritroveremo più avanti, nel corso di questo racconto, e passiamo ad un'altra avvenente fanciulla di nome Simona. La ragazza mi fermò per strada. Pensai che si trattasse di una delle tipe cornute incazzate, pronte a vendicarsi. Il suo sguardo dolce escluse quasi subito tale spiacevole ipotesi. Mi convinse a seguirla a casa sua e lì capì di essere il suo idolo. Mi riempi' di complimenti. Abitualmente non vado con le donne ma il suo atteggiamento così accomodante e premuroso, mi spinse a scoprire terreni fino ad allora poco esplorati (se si eccettua la mia unica esperienza precedente con le femmine che riguarda una focosa e prolungata limonata con vigorose palpate da sopra ai vestiti avvenuta circa due anni prima con una coetanea piuttosto incline alla complicità saffica, il tutto mentre eravamo praticamente sbronze sopra al divano, dopo esserci scolate freneticamente, nel giro di pochi minuti, un'intera bottiglia di pregiato whisky!). Consapevole di aver fatto schizzare centinaia di cazzi, esercitando un forte ascendente sulla psiche degli uomini, trovai interessante l'idea delle effusioni volte all'appagamento sessuale tra una femmina matura ed un'altra "apprendista" più giovane di età. Ci leccammo i capezzoli a turno, poi lei, intraprendente, mi infilò due dita in bocca in modo che le leccassi. In tal modo si inumidirono e, poco dopo, le ricevetti nella fica. Anche io stuzzicai la sua passera. Di certo non mi aspettavo che la ragazza tirasse fuori, all'improvviso, un grosso fallo doppio e me lo piazzasse, da un lato, nella topa con decisione. La giovane si tolse la soddisfazione di farmi arrivare, e anche di brutto! Si entusiasmò a guardare il mio viso stravolto dal piacere. Ricambiai usando un dildo più piccolo e le dita (intanto le chiesi se le donne le fossero piaciute da sempre. A quel punto, si confidò e mi raccontò di essere stata raggirata da un tipo e due suoi amici che, con la scusa di andare a mangiare una pizza tutti insieme, l'avevano invece condotta in un luogo boscoso solitario, nei pressi di una caverna, per poi violentarla tutta la notte senza pietà. In realtà, non potette nemmeno denunciarli perchè, prima che quei balordi andassero via, lasciandola sfinita, la minacciarono ficcandole la canna della pistola in bocca. Se avesse raccontato quella storia, l'avrebbero evidentemente fatta fuori). Tale ricordo, non proprio felice, non le impedì di raggiungere un intenso orgasmo. Un giorno, mentre camminavo per la strada, sentì pronunciare il mio nome "Signora Wanda, signora Wanda!". Era Silvia! Mi salutò col sorriso stampato sul volto ed affermò: "Sai, devo proprio ringraziarti! Col mio nuovo spasimante ho vinto certi pregiudizi e l'ho sbocchinato coi fiocchi. Ho seguito i tuoi preziosi consigli, Wanda. Non sai quanto sono felice! Permettimi di offrirti almeno un caffè al bar...". Accettai l'invito e così ci sedemmo al tavolino di un bar a parlare e a sorseggiare la nota bevanda. Continuava a chiedermi consigli sugli uomini. Intanto, io la osservavo con attenzione (d'altra parte, è decisamente carina). Dopo l'esperienza con Simona, sinceramente lo feci un pensierino pure su Silvia. Bhè, lei sembra una etero convinta, non c'è dubbio, ma, se continueremo ad incontrarci con regolarità, potrebbe scattare anche con lei una scintilla, non sò se mi spiego!    


mercoledì 21 agosto 2024

Mio fratello e il suo amichetto prediletto

Mi chiamo Giusy. A casa viviamo in tre, io, mia madre e mio fratello minore Luca, dal momento che Papà, alcuni anni fa, andò via con un'altra donna. Stando con lui a stretto contatto, mi resi conto che non dava troppa corda alle compagne di classe. Piuttosto, legò molto con un ragazzo della Scuola di nome Paolo. Siccome mia madre non è tanto presente nell'abitazione a causa del lavoro, tocca a me fargli un pò da guida. Per tale motivo, cercavo di dare consigli suggerendogli di studiare, di non stare troppo attaccato ai videogiochi e ai porno. Una mattina stava in compagnia del suo amichetto Paolo. Gli raccomandai le solite cose, dopodichè uscì per andare a pagare una bolletta. Non potevo certo immaginare minimamente cosa avrei trovato più tardi, al mio ritorno. Cominciamo col dire che entrambi erano nudi sopra al letto, in più, mio fratello si stava facendo sbocchinare alla grande. Poco dopo, vidi Luca ricambiare di gusto il "servizietto". Non credetti ai miei occhi ma era tutto fottutamente vero! Restai in silenzio ad osservare, curiosa di vedere gli sviluppi di una simile situazione. Bhè, i due monelli non si limitarono certo a dei fugaci bocchini reciproci, eh no! Paolo si mise a cavalcioni su mio fratello per farsi inculare a dovere. Dai loro discorsi mi resi conto che si trattava, per entrambi, della prima esperienza sessuale. Ci presero gusto, godevano, gemevano. Paolo, superati i primi dolori per la sfondata del culo vergine, inziò a godere di brutto e mio fratello affondava con decisione via via crescente nel buco intimo dell'amico. Ad un certo punto, Luca pensò bene di segare Paolo, mentre lo ingroppava. E così ricevette il seme nella mano, frutto dell'orgasmo intenso del partner passivo. Il pene svuotato di Paolo divenne così moscio ma quello di Luca era ancora durissimo e voglioso di esplodere. Mio fratello aumentò notevolmente il ritmo della scopata sbattendo l'altro con vigore per poter raggiungere il piacere. Finalmente arrivò anche per lui l'eiaculazione. Luca sborrò copiosamente sulle natiche di Paolo. Mentre si stavano entrambi rilassando, dopo gli orgasmi, mi avvicinai a loro complimentandomi ironicamente per come avevano studiato bene, soprattutto l'anatomia del cazzo! Luca mi pregò di non raccontare nulla a nostra madre. Paolo si vergognò a morte affannandosi a cercare di fornire chiarimenti riguardo alla natura del loro orientamento sessuale, ossia non gay. Naturalmente, non mi convinse affatto. Risposi lapidaria che, in ogni caso, certe effusioni così spinte tra maschietti avvengono evidentemente tra froci!

prima esperienza gay


martedì 20 agosto 2024

Mia madre inculata dal vicino

Mi chiamo Riccardo. Mia madre Rosaria ha sempre sopportato le scappatelle di quel farabutto di mio padre Alfonso. E' una bella bionda e immaginavo che, prima o poi, sarebbe esplosa. Un'avvenente casalinga repressa non può rimanere al suo posto in eterno, questo è evidente. Già da alcuni giorni, notavo un atteggiamento insolito da parte sua, una certa irrequietezza. Un pomeriggio la trovai seduta in salotto col jeans calato e le mani nelle mutandine. Si stava chiaramente masturbando, quando io arrivai. Minimizzò affermando che si trattava solo di un relax. In seguito ci fu la svolta. Goffredo, il vicino, le girava intorno già da un pò. Abitualmente mi chiudo in camera per studiare ma molto più per chattare con gli amici o giocare ai videogiochi. Quel giorno avevo particolarmente sete per cui mi recai in cucina e aprì il frigorifero per bere una bevanda fresca. Nel frattempo, sentì dei gemiti. Mi recai in salotto e trovai mia madre praticamente nuda col poderoso cazzo del vicino in bocca. Mi nascosi e restai a guardare. Tolsi i vestiti per stare più comodo: quale miglior occasione per spararsi una sega con "immagini" dal vivo? Dopo il pompino, Goffredo prese a chiavarsela di brutto nella figa in svariate posizioni. Quello che non mi aspettavo fu osservare quel grosso palo violare senza pietà il buco anale materno. Vedendo ciò, il cazzo mi divenne davvero durissimo! L'eccitazione mi portò ad avvicinarmi e i due si accorsero della mia presenza. L'imbarazzo di Rosaria fu totale, specie inizialmente ma lui, autentico buffone, ci scherzava addirittura sopra, oltre a trattarla da mignotta. Ad ogni modo, ormai lei lo stava prendendo pesantemente nel culo e godeva come una troiona in calore. Lui, al culmine dell'eccitazione, sfilò il cazzo dalla bionda e le schizzò in faccia, mentre lei lo smanettava completando a dovere l'eiaculazione. Intanto io sborrai a mia volta, appagato da quello "spettacolo live". Goffredo ama provocare e alluse al fatto che una del genere, così bona, avrei potuto scoparla pure io che sono il figlio. L'idea perversa mi accese notevolmente, nonostante fossi appena venuto. Mia madre, intanto, ancora sporca di sborra in faccia, predicò la calma protestando contro il suo "spasimante", reo di avermi messo strane idee in testa. Incrociai lo sguardo malizioso di Rosaria e capì che, prima o poi, in un modo o nell'altro, me l'avrebbe data!         

madre inculata

lunedì 19 agosto 2024

Troietto per mio padre

Mi chiamo Mario. A volte la vita è strana e può portare a compiere dei gesti inimmaginabili. Mia madre Adele è una bella donna e adorava scopare con mio padre Alfio. Tuttavia, lei (più grande di lui di età) è totalmente negata per i pompini, non le piace proprio prendere l'uccello in bocca e tantomeno il seme. Questo handicap, se così si può chiamare, alla lunga, portò un certo calo del desiderio erotico di mio padre. Adele ci teneva alla gioia del coniuge ma non riusciva proprio a dedicarsi alle arti orali tra le lenzuola. E così si confidò con il sottoscritto ed espose il problema intimo di coppia. Poi, un bel giorno, affermò che potevo essere io l'ago della bilancia, evitando che Alfio ricorresse ad altre donne per ricevere tali generi di appagamenti. In poche parole, mi chiese esplicitamente di succhiare il cazzo di papà! Mi parve un'idea folle ma al tempo stesso stimolante, dal momento che, in questo modo, li avrei aiutati entrambi, o perlomeno così credevo. Devo ammettere che all'inizio fu un'esperienza imbarazzante e leggermente traumatica per entrambi noi maschietti. Inoltre, il pisello di mio padre restava clamorosamente moscio, apparentemente insensibile ai colpi di lingua. Ma si sa che, provando e riprovando, il risultato può arrivare da un momento all'altro. Dopo tre o quattro tentativi falliti, il pene paterno, grazie anche ad inebrianti succhiate di palle, cominciò a rispondere egregiamente agli stimoli. Riuscivo a render la fava bella dura, prima che loro due cominciassero a scopare. Bhe, alle volte ci prendevo proprio gusto e non mi fermavo per cui lui finiva per eiacularmi direttamente in bocca scaricando del tutto il prezioso liquido bianco. A mia madre tutto ciò non dispiaceva affatto, anzi, finiva per sorridere compiaciuta quando lui restava appagato esclusivamente grazie ad un accurato lavoretto di bocca da parte del sottoscritto. Ma mio padre, gasato, esigeva sempre di più ed arrivò a pretendere il sedere di mia madre. Adele si rifiutò categoricamente di concedere il secondo canale. Stavolta fu lui a proporre a lei di usare me come alternativa per il sesso anale. Non pensavo che la situazione potesse degenerare fino a tal punto. Dal momento che già spompinavo a dovere, il passo fu piuttosto breve per prenderlo pure dentro al sedere. Cominciai così ad avere rapporti omosessuali completi con mio padre in camera da letto matrimoniale durante i quali mia madre figurava solo come attenta spettatrice. Mio padre è un gran porco: dopo avermi scopato e schizzato copiosamente nel culo, decise di leccarmi la sua venuta dall'ano mentre io mi masturbavo eccitatissimo, sborrando a fiume. Che bollente chiavata! Non so come Adele possa tollerare dei livelli così elevati di troiaggine all'interno della nostra famiglia, probabilmente si è adeguata. Quando ne parliamo, mi dice sempre che accetterebbe qualsiasi porcata, anche la più torbida, che renda felice il coniuge, a patto che lui non fotta con altre donne. Pertanto, la mia bocca e il mio culo sembrano rappresentare la soluzione ideale alle impellenti esigenze paterne.

incesto gay

venerdì 16 agosto 2024

Amore della zia

Mi chiamo Cinzia, sono una donna matura. Ho sempre adorato le femmine, specie quelle giovani. Tra queste figura sicuramente la mia amata nipote Alessia, una biondina davvero carina. Si tratta della figlia di mia sorella Deborah. Sapevo che tra di noi c'era una certa complicità ma, alle volte, ci vuole l'occasione giusta per tentare un approccio. La fortuna mi baciò quando me la ritrovai a casa all'improvviso. Aveva litigato con la madre perchè trascorreva troppe ore al telefono col fidanzatino e si era piazzata dalla sottoscritta. Dopo averla accolta, uscì. Al mio ritorno, la trovai sdraiata sul divano intenta ad intrattenersi intimamente col presunto fidanzato. Durante la telefonata, compresi che, il ragazzo dall'altra parte, non era solo ma in compagnia di un amico che gli stava addirittura succhiando il cazzo. Tutto ciò imbestialì Alessia. Quando le suggerì di staccare la conversazione, trovai terreno fertile. Fui pronta a consolarla, leccandole le tette, baciandola. Poi lei leccò le mie, che aveva sempre adorato. L'approccio fu abbastanza naturale. Alessia non era sicura che mi piacessero le donne ma, in quei frangenti, ne ebbe l'assoluta certezza. Dopo ampie "limonate", le leccai accuratamente la deliziosa fichetta conducendola gradualmente all'orgasmo. Non le diedi troppo tempo per respirare e riprendersi, le fui subito addosso con una proverbiale strofinata tra passere che la portò a venire nuovamente. A quel punto, pretesi di essere leccata adeguatamente. La biondina iniziò dalla figa. Poi, mi girai offrendole il buco del culo. Fu così che andai in estasi: mi leccò l'ano mentre sditalinava la figa. L'amplesso giunse sontuoso anche per la sottoscritta. Che adorata nipotina!

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martedì 13 agosto 2024

Il fascino della madre

Mi chiamo Cornelia. Sto per raccontarvi una vicenda difficilmente confessabile di cui nessuno è a conoscenza, nemmeno mio marito. Ho una figlia di nome Floriana. A causa degli impegni lavorativi, la trascurai parecchio e, spesso, non ero del tutto a conoscenza dei problemi che stesse vivendo quotidianamente. Un pomeriggio capitò, eccezionalmente, che tornai a casa dal lavoro in anticipo rispetto al solito orario. Floriana mi accolse col sorriso, entusiasta che potessimo cenare insieme. Da pecisare che mio marito non c'è quasi mai, dato che ha turni di lavoro ancora più massacranti di quelli della sottoscritta. In ogni caso, quel giorno, fu l'occasione per poter dialogare di più tra madre e figlia. Floriana mi raccontò delle sue difficoltà di relazionarsi con i ragazzi che la consideravano poco femminile. In effetti è molto carina ma si veste quasi sempre coi jeans e le scarpe da ginnastica. Entrando più nello specifico, mi rivelò di un approccio avvenuto con un ragazzo, nel bagno della Scuola, dove lui, dopo averla baciata, non si eccitò più di tanto e le diede addirittura della camionista! Vedendola piuttosto disperata e in cerca di aiuto e consigli, mi venne naturale accennarle uno strip. Di solito, sotto il vestito, porto sempre lingerie provocante e non manco mai di indossare le calze autoreggenti. In questa specie di gioco-tutorial, io simulavo una sorta di spogliarellista e lei un ragazzo che guardava, per così dire. Floriana affermò che, se fosse stata davvero un ragazzo, mi avrebbe cinta dolcemente per i fianchi e baciata sulla pancia. Si lasciò trasportare talmente che lo fece davvero. Non posso negare che cominciai ad eccitarmi non poco. Ripeteva che sarebbe rimasta zitella, incapace di approcciare adeguatamente con i maschi. La rincuorai accarezzandole il viso, lei ricambiò il gesto. Disse di esser felice di avere una madre così. Risposi di essere altrettanto fortunata ad avere una figlia come lei. Ci guardammo intensamente negli occhi. Disse che, in quel momento, sarebbe stato meglio non essere madre e figlia. Colsi una provocazione sessuale in ciò. Ad ogni buon conto, non so se mi fece semplicemente pena o se sono davvero una gran porca (credo più la seconda delle due). Fatto sta che mi stesi sopra di lei e la baciai in bocca. Lei accolse il bacio e limonammo con passione. Poi, mi tirai un pò sù e, inginocchiata sul letto, compì un gesto dettato dall'impulso del momento, ossia decisi di togliere il reggiseno. Invitai così Floriana a nozze che si alzò e venne a leccarmi i capezzoli. Sapevo di averla istigata su un terreno minato. Rapita dal desiderio irrinunciabile, mi stesi sul letto e lasciai che lei mi donasse piacere. Floriana mi leccò i capezzoli e intanto, delicatamente mi sditalinava da sopra alle mutande. Ciò fu sufficiente a raggiungere, in breve tempo, un orgasmo d'intensità paurosa, frutto della trasgressione. Ho paura di rientrare prima dal lavoro per il timore di ricadere in tentazione e lasciarmi andare sul lettone con mia figlia. Avrei dovuto insegnarle ad essere sexy, femminile, invece mi sà che stiamo imparando entrambe le vie proibite dell'amore saffico incestuoso.

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