Mi chiamo Emma. Sono la proprietaria di una prestigiosa palestra. Un tempo gli affari andavano a gonfie vele ma il covid, con le relative restrizioni imposte dal Governo per limitare i contagi, mi misero progressivamente con le spalle al muro. All'inizio cercai di resistere con i risparmi messi da parte. Ma arrivai al punto di non poter più pagare le bollette, fare la spesa. E così optai per una soluzione estrema. Essendo una donna sulla quarantina ancora piacente, pensai di sfruttare il mio corpo, di diventare una troia a pagamento come ce ne sono tante. I clienti sarebbero stati alcuni che frequentavano la palestra. Mi recai a casa di quelli che potevano essere maggiormente interessati lasciandogli i miei contatti privati. Iniziai a ricevere su appuntamento. La voce si sparse rapidamente: passaparola, amici, amici di amici. Fui tempestata di cazzi in ogni buco e inondata di sborra come una maiala dei film porno. Guadagnai un sacco di soldi, lo ammetto. Divenni avida di danaro e di sesso. Accolsi uomini di ogni genere ed età. A volte alla porta mi si presentarono anche donne viziose. L'idea di lesbicare mi aveva sempre fatto schifo ma alla fine mi feci piacere anche quello. All'inizio cercavo di rifiutarle ma loro alzavano la posta pur di fottermi. Capitolai dunque anche con le femmine. Persi ogni senso del pudore, accettavo anche coppie, coppie di maschi. Gente bramosa di sesso e di scopare e umiliare una ex donna snob piena di arie caduta ormai in disgrazia, costretta a prostituirsi come la peggiore delle mignotte. Si, credo proprio di non poter uscire più da questo circolo di vizi e di dipendenza sessuale. Non dovrei dirlo ma... accumulata una certa quantità di soldi la fica la darei anche gratis pur di godere e di far godere. Lo ammetto sono diventata proprio una grandissima troia!
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