venerdì 11 novembre 2022

Eccitazione profonda di coppia

Probabilmente, a freddo, certe cose si farebbero difficilmente. Tuttavia, quando le persone sono particolarmente eccitate accade che i freni inibitori si allentino notevolmente fino a saltare del tutto. E' in quel momento che viene fuori il vero istinto animale che alberga dentro ognuno di noi. Ciò non rappresenta affatto una prerogativa esclusiva degli uomini, come qualcuno potrebbe erroneamente supporre, ma vale pienamente anche per le donne. In quei frangenti, l'imperativo categorico di chi è imperversato dalla libidine sessuale è soltanto uno: godere subito e tanto, a qualsiasi costo! Mi chiamo Mirko. La mia compagna, Giorgia, è davvero molto carina ma, per tirarle fuori il "meglio" ovvero il "peggio", dipende dai punti di vista, è necessario portarla, gradualmente, ai massimi livelli di eccitazione. Quando è in sè, difficilmente concede il buco del culo per la penetrazione e non si lascia mai andare completamente. Probabilmente sono un porco sadico, lo sò, ma ci godo a farla sballare, a farla uscire fuori di testa. Come? Adesso vi racconto. La mia strategia è molto semplice. Quando desidero che diventi torbida, nonchè disposta a tutto, comincio a negarle il sesso con delle scuse per almeno una settimana. Le dico che sono stanco dopo il lavoro, che ho mal di testa, che non ho dormito bene, etc... Sono solo alcune delle giustificazioni che tirano fuori le stesse donne quando non vogliono starci con gli uomini. Ma veniamo al mio caso. Erano dieci giorni ormai che la rifiutavo. Giorgia si sentiva di esplodere, glielo leggevo in faccia! Mi implorò quasi di avere un rapporto, quando rientrai a casa dal lavoro. Ma io, furbescamente, le risposi: "Sono stanco, non sò, forse dopo...". Poi presi una sua scarpa e gliela lanciai tra le mani suggerendole: "Tieni! Inizia a giocare con questa, chissà, magari ti diverti e fai eccitare anche me". Mi rispose a malapena: "Pervertito! Con queste ci cammino!". Insistetti: "Magari se ne può fare anche un uso diverso...". Per qualche secondo temetti che me la tirasse in testa contrariata. Invece, con piacevole sorpresa, iniziò a leccarla perbene in ogni punto, perfino lungo il tacco, come una perfetta pompinara. Poi si accarezzò il seno e mi mostrò con orgoglio il sedere e l'ano. Scoprì le tettone, poi prese un cazzo finto e cominciò a succhiarlo e leccarlo come una matta. A quel punto lo sentì davvero di marmo, il pene nei pantaloni. Mi avvicinai a lei, la presi per i fianchi a pecorina e le sbattetti il cazzo durissimo nella figa ormai fradicia. Inzuppai il biscotto nella passera per un pò mentre lei urlava di piacere ininterrottamente. Poi sfilai il cazzo bagnato di liquidi vaginali e lo piazziai dritto nel suo culo con forza inserendolo del tutto fino a farle sentire le palle che sbattevano sulle splendide natiche lisce. Balbettò un tiepido e poco convinto: "No dai! Nel culo nooo! Porcooo!". Ma ormai era troppo tardi per tirarsi indietro. Finalmente la presi nel culo come si deve, senza alcuna pietà e per un tempo piuttosto prolungato, proprio come avevo sempre desiderato e lei, ovviamente, ci stette. Le strinsi forte le tette mentre inondavo di sborra calda il suo culo in preda ad un inebriante orgasmo. Sentì anche lei raggiungere l'amplesso e tremare tra le mie mani. E' proprio vero che, l'astinenza prolungata, ti fa fare dopo una grandissima scopata!                






























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