mercoledì 8 gennaio 2025

Zia Giada

Mi chiamo Corinne. Mia madre Ada mi esortò ad andare a trovare sua sorella, ossia mia zia Giada. Non la vedevo da tempo. Pensai che fosse una buona occasione per fare sesso. Sono da sempre una porcellina bisex, adoro il cazzo ma non disdegno certamente la passera. E così, accettai di buon grado la proposta di mia madre. Presi l'autobus e scesi in prossimità dell'abitazione della mia parente, dopodichè bussai alla porta. Zia Giada fu sorpresa di vedermi, dopo alcuni anni e senza alcun preavviso. Una volta dentro casa, ci sedemmo sul divano a parlare. Mi offrì il caffè e i dolcetti. Con lei partì con un approccio diretto: non mi andava di perdere tempo in chiacchiere inutili evocando, magari, i vecchi tempi. Le chiesi semplicemente se scopasse con uomini. Dalle sue risposte, mi resi subito conto che stava messa male. Insomma, la zia non vedeva il pisello da tempo. Fu così che trovai terreno fertile per sedurla e convincerla che, volendo, si può godere anche senza i maschi. La baciai sul divano. da lì venne tutto facile e naturale. Apprezzò il mio corpo nudo, poi si spogliò anche lei. Una volta comode, senza i vestiti addosso, la zia arrapata mi leccò il clitoride a lungo aiutandosi con le dita che mi sparava dritte nella figa bagnata. Godetti enormemente ed arrivai beatamente all'orgasmo. Poi, naturalmente, venne il mio turno di ricambiare. La portai all'orgasmo esattamente nello stesso modo: lingua sul clitoride e due dita nella passera mosse dentro e fuori ad alta velocità. L'esito fu analogo, soltanto che la zia, già infoiata a mille, arrivò nel giro di un paio di minuti, sbrodolando a go go. Da quel giorno, passai a farle visita almeno una volta a settimana: la domenica pomeriggio era l'ideale per fare le maiale. Mia madre non deve sapere nulla di tutto ciò, ovviamente, sia ben chiaro!       

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