Mi chiamo Claudia. Sono un'imprenditrice. Questa incredibile storia riguarda essenzialmente me, Paolo, il mio ragazzo, e il commercialista, il signor Emilio Rossi. Con i tempi che corrono, ma sicuramente anche prima, lo Stato è sempre pronto a sgraffignare soldi attraverso ogni situazione possibile e si sa che le tasse sono un incubo, specialmente in Italia. Un'amica mi consigliò il dr. Rossi, mi disse, testuali parole: "Affidati a lui. E' bravissimo ma qualcosa ci rimetti" ma senza arrivare a specificare cosa. Quando Emilio venne a trovarmi la prima volta in ufficio, pensai che ci volesse provare con la sottoscritta. Sono una donna piacente, mi aspetto sempre questi retroscena. E invece Rossi non puntò a quello, disse che mi avrebbe fatto risparmiare tanti soldi se io fossi andata da lui il giorno seguente e, cosa strana, glissò sul suo onorario mettendolo in secondo piano. Purtroppo, però, presa dal lavoro, non potevo liberarmi in quella data, così pensai di incaricare il mio ragazzo. Gli raccomandai di essere totalmente disponibile con Rossi per la risoluzione dei problemi. Non potevo lontanamente immaginare cosa sarebbe successo. Il mio ragazzo tornò sconvolto ma disse che era tutto ok, che avremmo pagato pochissime tasse e nulla a Rossi. Dubbiosa, contattai il commercialista. Quando venne a trovarmi in ufficio, restai letteralmente basita da ciò che mi raccontò. In poche parole, l'onorario era stato pagato in natura dal mio ragazzo in un bollente rapporto omosessuale. Sul principio la situazione mi fece schifo, anche se, economicamente, mi era andata di lusso. Mi adirai, dissi a Rossi che gliel'avrei fatta pagare. Ci rivedemmo una seconda volta, in teoria per chiarire. Ma lì scademmo decisamente nella perversione, dal momento che io sostenevo che non mi interessassero i dettagli di ciò che aveva combinato con Paolo ma lui insistette per raccontarmeli ed io, alla fine, fui curiosa di conoscerli, dato che il mio ragazzo, avvolto dalla vergogna, non me li avrebbe mai rivelati. Li espresse con disinvoltura, spiegando di averlo coinvolto sfruttando le preoccupazioni lavorative e da lì Paolo gli aveva propinato un pompino. Dopodichè, Rossi aveva leccato a fondo il sedere del mio lui, cosa che io, onestamente, non riuscirei mai a fare! Ciliegina sulla torta, la scopata, ovviamente, sia a pecorina che a missionaria, condita da una copiosa schizzata di sborra in bocca e in faccia. Apprendere in quel modo diretto, che il mio ragazzo aveva succhiato l'uccello, era stato sverginato, inculato a dovere, ricevendo pure il seme in bocca, la sborra di un altro uomo, mi sconvolse parecchio, da un lato, ma dall'altro, scoprì di essere eccitata. Quel figlio di puttana di Rossi mi aveva intrigata. Sull'adrenalina, provai anche a dargli il culo, visto che questo lo attizzava, ma lui specificò di gradire esclusivamente quello dei maschi, ahimè! Fu una delle poche volte che presi un due di picche dagli uomini, nella vita. Insomma, Rossi era propenso a continuare la collaborazione per la gestione economica dell'Azienda, a patto di chiudersi nel suo Ufficio con Paolo. Si sa che, alle volte, si creano certe abitudini. Non impedisco al mio ragazzo di incontrare Rossi, so perfettamente che hanno rapporti intimi, ma me lo faccio piacere anche perchè mi conviene, dal punto di vista finanziario. Insomma, la vita è fatta di compromessi, indubbiamente, e, in alcuni casi, sono davvero zozzi. Ho scoperto a mie spese, quello che intendeva la mia amica perchè, di sicuro, Emilio si sarà trombato pure il suo ragazzo!
Buonasera a tutti gli amici del BLOG!!
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*noi che abbiamo voglia sempre di cazzo......!!!*
*lecca lecca al sapore di cazzo....*
*da uno così mi farei montare come una troia.....*
1 giorno fa
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