martedì 21 gennaio 2025

Nozze mancate fighe bagnate

Mi chiamo Ginevra. Non ho mai conosciuto la mia vera madre, deceduta prematuramente in un incidente d'auto. Mi ha cresciuta una donna di nome Manuela che considero una madre. Negli anni, lei era stata sempre impeccabile, non mi aveva mai fatto mancare nulla. Ci fu una clamorosa svolta, quando stavo per sposarmi. Invaghita di un uomo, piuttosto egoista, di nome Andrew, arrivai a succhiargli il cazzo anche se mia madre non voleva che avessi rapporti con lui prima delle nozze. Si dice che, guardare la sposa prima del matrimonio, porti male e forse è proprio per questo che andò tutto a monte. I dubbi su Andrew subentrarono nel momento in cui vidi che trattava male Manuela. Lei, d'altro canto, mise in piedi una vera e propria strategia per portarmi a volerle bene in un modo diverso e altamente trasgressivo. Sconvolta per i dubbi prematrimoniali che mi assalivano, fui consolata da Manuela. Poi, però, mia madre voleva lasciarmi un pò da sola. Probabilmente, pure quella fu una tattica vincente. Ad ogni modo, io l'afferrai per un braccio suggerendole di tenermi compagnia. Fu lì che raggiungemmo il punto di non ritorno. Manuela, con la solita disinvoltura che la contraddistingue, spiegò che, accarezzarle il bel seno prosperoso, poteva risultare terapeutico. Senza riflettere troppo, lo feci. Da lì, lei si sentì autorizzata a palpare il mio (più piccolo) da dietro e a infilare le dita nelle mutandine. Eh si, mi fece un ditalino, poi mi stese sul letto e infilò le dita dentro la figa senza pudore. La guardai sconcertata ma visibilmente eccitata. A quel punto volevo ricambiare e le leccai la figa a pecorina e pure a missionaria. LEi godeva e gioiva, naturalmente. Proprio quando si stese per leccarmela a fondo dal basso, si aprì la porta di colpo. Comparve Andrew che ci beccò a lesbicare e commentò schifato la situazione. Ma Manuela suggerì di non dargli retta e mi condusse ad un folgorante strofinio tra passera dove sbrodolammo entrambe a meraviglia. Bhè, sarà chiaro a tutti che quel giorno non mi sposai più.     


















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