venerdì 24 gennaio 2025

Trasgressioni bollenti tra commessa e cliente

Mi chiamo Ilaria. Ognuno ha le proprie debolezze, i propri vizi. Sono ossessionata dalle scarpe femminili coi tacchi e mi piacciono le donne. Fin qui potrebbe anche passare, al limite. Il fatto è che provo una forte eccitazione quando entro nei negozi che vendono tali calzature. L'orario era abbastanza morto, verso le tre del pomeriggio. C'era solo una commessa bionda, molto carina, che stava lavorando sul portatile. Fui attratta da delle scarpe dorate, le provai, poi provai un desiderio irresistibile di urinarci dentro. Lo feci senza alcun pudore. Temevo che la commessa mi potesse sgridare invece, con sorpresa, la maiala aveva le mie stesse fantasie. Si avvicinò e usò la scarpa dove avevo fatto pipì come calice per bere. Il suo gesto mi eccitò di brutto. La esortai a riempire del liquido giallo pure le sue stesse scarpe, delle calzature nere. Lo fece senza esitare. E stavolta fui io ad usarle come bicchiere. La bionda (in seguito disse di chiamarsi Claudia) mi calò le mutandine. Mi ritrovai nuda al suo cospetto. Dopodichè le pisciai addosso. Anche lei si spogliò. L'aiutai a togliere le mutandine. Dopodichè mi urinò all'altezza della fica. A quel punto, mi strinse le chiappe da dietro e mi slinguazzò con passione la passera. Fu stupendo, venni in brevissimo tempo e intensamente. Naturalmente, ricambiai prendendomi cura del suo clitoride fino all'orgasmo. Non paga, scaricai ancora abbondante pioggia dorata sul suo seno. Ci ritrovammo con le mutandine fradice e il pavimento allagato ma felici di aver goduto. Provai a corteggiarla ma disse di tenere un uomo. Tuttavia, si dimostrò disponibile a futuri incontri nel negozio. Bhè, non vedo l'ora di andarla a trovare di nuovo e non certo per comprare le scarpe.     















0 commenti:

Posta un commento