venerdì 17 gennaio 2025

Grazie per la vacanza

Mi chiamo Sara. All'epoca di questi eventi, ero una studentessa Universitaria. Intrapresi una relazione con un professore. All'inizio sembrava romantico, carino, premuroso ma poi, pian piano, vennero tutti i nodi al pettine. Capì che gli piaceva prendermi un pò con la forza, questo lo eccitava da matti. Mi legava le mani, poi inttrufolava le mie sotto la gonna. Non mi piacevano i suoi modi ma ho anch'io i punti deboli. Quando cominciava a masturbarmi, non capivo più nulla, o quasi e glielo lasciavo fare. Poi scopavamo ma mi trattava sempre da troia, mi muoveva sù e giù velocemente in modo la figa gli masaggiasse adeguatamente il cazzo. L'ultimo orgasmo con lui fu amaro, carico di piacere ma con il desiderio di non rivederlo più. Quando mi schizzò nella figa, mi sentì peggio di una puttana, considerando che teneva pure la moglie e che si dedicava pure ad altre studentesse. Mi ci voleva un relax, uno stacco, una svolta, dopo la storia con quel porco. Susanna, una conoscente, mi offrì una vacanza a sorpresa che non mi sarei mai aspettata, caricandosi di tutte le spese. Ovviamente accettai di corsa. Mi portò in un posto splendido, incantevole, a dir poco. All'inizio, credevo che saremmo andate insieme a ragazzi. Ma fu chiaro, fin dal primo giorno, con l'arrivo nell'albergo con veduta sul mare, che le cose sarebbero andate molto diversamente. Insomma, gli uomini non erano nelle sue mire e affermò che la mia compagnia le sarebbe bastata. Dopotutto, usufruì di una vacanza idilliaca, in pratica mi fece intendere che la mia parte l'avrei pagata in natura stando con lei. Susanna era proprio carina, non c'è che dire, così, un pò per ringraziarla, un pò per la sua avvenenza fisica, pensai bene di provare il gusto dell'altra sponda. Dopotutto, nessuno lo avrebbe mai saputo, nè i miei genitori, nè gli amici. Mi palpò il culo, l'eccitazione crebbe smisuratamente. Infoiata, le passai la lingua tra le natiche. A quel punto, bollivamo entrambe dal desiderio. LE leccai la fica che si inondò presto di liquido. Continuai fino a condurla all'orgasmo. Mentre se ne veniva, le slinguazzai focosamente il culo per amplificare il suo amplesso che fu stratosferico. A quel punto, la figa mi stava per esplodere: bastarono pochi colpi della sua lingua per giungere al godimento profondo durante il quale lei mi slinguazzò il buco del culo. Fu solo il primo approccio. Rilassate, ammirammo nude il superbo panorama fuori dalla finestra. Per un mese, quella camera da letto divenne la nostra alcova per amanti, intervallata da mangiate tintarelle e bagni a mare. E voi come preferireste pagare una vacanza, coi soldi o in natura?








 
Vacanze saffiche!





















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