martedì 14 gennaio 2025

Calda zia

Mi chiamo Piero. Vi confesso che non mi andava tanto bene con le ragazze per cui mi imbottivo di porno su internet. Purtroppo, a un certo punto, mia madre se ne accorse limitandomi l'uso del computer. Per tale motivo, approfittai della disponibilità della sorella di mia madre, zia Teresa, per accedere al web. In realtà, mi sarei limitato solo all'utilizzo del suo pc, niente di più, soltanto che, un giorno, Teresa mi provocò e, di fronte ad una donna così sexy, con le tettone stratosferiche, persi letteralmente la testa, nonostante si trattasse di mia zia. Sono un ragazzino, infondo, ma dispongo di un gran cazzo. La zia, donna di mondo, me lo prese bene in bocca. Mi sembrò di sognare a ricevere un succulento e caldo pompino da lei. Mi piacque così tanto il movimento della lingua sulla cappella che le sborrai in bocca nel giro di pochi minuti. Se credi che una persona non sia accessibile, non la consideri da quel punto di vista ma, dopo quel lieto "imprevisto", cominciai a pensare a lei h24, fremevo per vederla di nuovo. E così, un bel giorno, mi ripresentai da lei, con intenzioni "belliche". La porcona mi provocò leccando e mangiando le fragole, con ampia esposizione della sua passera. Pensai che fosse giunta l'ora di scoparla. Me la ritrovai addosso a cavalcioni, poi le diedi una bella ripassata a pecorina e, infine, le trapanai il culo a candela in un'escalation estasiante. Schizzai copiosamente nella sua bocca. Il seme, abbondante, bagnò pure le tettone. Fu davvero la giornata più bella della mia vita anche se, questa gioia inattesa, era destinata a terminare a breve. Mi sentì troppo sicuro, in grado di poterla gestire a piacimento, quasi come se fosse la mia ragazza ma, purtroppo, con certe donne particolarmente sexy, troie e imprevedibili, c'è ben poco da fare e le certezze te le tolgono in un attimo. Dalla gioia acuta passai alla delusione in men che non si dica. L'ultima volta che ci incontrammo, ovvero che mi recai a casa sua, volle mettere la situazione in chiaro specificando che ci eravamo solo divertiti ma che lei aveva i suoi svaghi. Si spogliò e affermò che potevo segarmela, prima che arrivassero i suoi "amici". Deluso profondamente, mi smanettai lo stesso, dinanzi alle sue grazie. Poco dopo arrivarono due ragazzi neri di colore, poco più grandi di me che le dettero la mazza in tandem. Sia lei che loro, dissero che potevo andar via ma io, da perdente cuckold, restai un pò a guardare mentre prendeva, come niente fosse, il cazzo nero in bocca e pure nel culo contemporaneamente. Non sapendo bene cosa dire, date le circostanze, espressi il mio apprezzamento nei confronti dei fisici dei tipi. Uno di loro, forse, equivocò il complimento e chiese se lo volessi prendere pure io nel culo. Bhè, declinai l'offerta. Non lo presi dietro fisicamente ma di sicuro figurativamente si, dal momento che dovetti rinunciare alle preziose e inebrianti attenzioni di mia zia. Teresa ha tanti maschietti che le ruotano intorno e si diverte a fare inzuppare il biscotto a turno a vari. E io, infondo, sono solo il nipote sfigato che, tuttavia, ebbe il suo innegabile momento di gloria. Quando mia madre Elisa chiede notizie della sorella, e perchè non vado più a trovarla, le rispondo: "A parte che è tanto impegnata ma poi ha proprio l'aria da puttana!". Elisa replica: "Ricordati che stai parlando di tua zia! E comunque cosa ti fa supporre questo, hai visto qualcosa che non sò, per caso?" e io, ogni volta, rispondo: "No, no è solo una mia impressione, tutto qui!".            











 
Un'esperienza da approfondire...








 
un finale imprevisto...




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