Mi chiamo Aurora. I miei genitori spingevano affinchè frequentassi un ragazzo serio a scopo matrimoniale. Ma la vita è imprevedibile. La mia vicina, Giada, è una donna che non passa inosservata. E' bella ed ha un seno notevole. Lo sò che questo non dovrebbe interessare una ragazza come me ma lasciate che vi spieghi cosa accadde. Andavo spesso a trovarla e si comportava in modo molto cordiale. La ritenevo un'amica, anche se più grande di me. Un periodo, prese la fissa dello Yoga per cui, un giorno, la trovai mezza nuda in meditazione, con la cuffia. Ammetto di esser rimasta turbata, dal momento che vidi il suo splendido seno. Quando si rese conto della mia presenza, si rivestì. Poi, di fronte al mio scetticismo per lo Yoga, propose di provare ma specificò che bisogna star nudi per trarne il massimo beneficio. In pratica, ci ritrovammo senza vestiti una di fronte all'altra. Lei mi sfiorava appena il torace, indicando il flusso dell'energia. Da lì, una parola tira l'altra, e finì distesa sopra di lei. Ci baciammo con passione, poi seguì un abbraccio. Ero confusa ma mi piaceva quel calore, quella vicinanza. Lei ne approfittò per leccarmi con foga la figa e fu davvero appagante. Di fronte alla mia parziale titubanza, mi convinse a proseguire con un ditalino in compagnia, ognuna per conto proprio. Questo atteggiamento, da parte sua, mi tranquillizzò notevolmente. Ma Giada tornò ben presto alla carica, usando le sue dita dentro di me. Disse che se il ditalino me lo faceva lei, di sicuro era più bello. Estasiata dalle sue attenzioni e dalle meravigliose tettone, che strinsi in preda al piacere, me ne venni. Rotto il ghiaccio in tutto e per tutto, mi fu più semplice darle piacere con la lingua e così le leccai intensamente la passera fino a farla venire. Arrivò all'orgasmo proprio quando mia madre Mary entrò nella stanza. Come una cretina avevo lasciato la porta di casa socchiusa. La mia genitrice invei contro Giada, sostenendo che mi aveva plagiata. Mi rivestì in fretta e furia e tornai a casa con mia madre. Quando si calmò e parlammo da donna a donna le spiegai che Giada è una donna affascinante che mi aveva saputa coinvolgere e che ha un seno stupendo. Notai con piacere che, anche mia madre, almeno apparentemente un pò bigotta, aveva notato le tettone di Giada. Mary sperava che io potessi convolare a nozze con qualche maschio serio. Nei giorni seguenti, Giada mi parlò di Mary, sostenendo che, sotto quell'aria bigotta, magari si nascondeva una donna passionale. Inoltre, le erano piaciute le scarpe rosse col tacco, con cui si era presentata il giorno del patatrac. Insomma, a Giada mia madre piace. Riportai a Mary gli apprezzamenti di Giada e notai in mia madre un sorriso malizioso. Quel giorno, le due stavano quasi per finire alle mani, a causa mia ma sono convinta che, in circostanze diverse, potrebbero pure finire a letto insieme! Bhè, ad ogni modo, lo Yoga è proprio terapeutico!
Supersex #140
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*SUPERSEX #140*: *SUPERSEX E LA CACCIA AL PIACERE *(4 OTTOBRE 1984) ₤
5.000, 100 pagg.
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1 giorno fa
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