Io e mio fratello

Mi chiamo Lara. Ho un fratello minore, molto più piccolo di me, di nome William. Lui era solito spiarmi quando andavo al bagno. In realtà ha sempre avuto un debole per la sottoscritta, solo che io tendevo a non considerare questo aspetto, sia per la differenza di età che per lo stretto legame di parentela che sussiste tra noi. William, spirito ribelle, ha sempre avuto attriti con i nostri genitori. Talentuoso sul piano lavorativo, in modo specifico nell'ambito delle start-up aziendali, decise di andar via presto di casa. Si sistemò da solo in un'abitazione insieme ad un transessuale di nome Vanessa. In realtà, questo suo comportamento non venne mai accettato da mamma e papà, persone decisamente conservatrici e di mentalità poco aperta specie nella sfera sessuale. Non difesi le scelte di mio fratello per non mettermi contro i miei. Loro, d'altro canto, convinti di stare dalla parte della ragione, incaricarono me di andare a parlare con Vanessa sperando di convincerla, in qualche modo, a mollare William. Andai da Vanessa quando William non era in casa. Non riuscì affatto a persuaderla. Inoltre, quella persona, mostrò grande sensualità e personalità: finì per subire il suo fascino! Mi ritrovai inginocchiata a succhiargli il cazzo, prima di essere sbattuta in tutti i modi. Me lo dette a pecorina, ma non solo. Finì distesa a cosce aperte sul tavolo della cucina. Vanessa mi infilzò a dovere. Poi passai a cavalcioni su di lei, con quel cazzo magnifico che mi trapanava tutta senza pietà. Intanto lei mi succhiava con foga i capezzoli. Raggiunsi un orgasmo pauroso mentre lei mi infilzava poderosamente a candela. Poco dopo percepì tutto il suo piacere che si manifestò in una copiosa sborrata che riempì di sperma la vagina. Stavo ancora assaporando il gusto della trombata quando, di colpo, rincasò mio fratello. Mi trovò tutta nuda "infilzata" al palo di Vanessa. Temetti il peggio ma William mantenne la calma, almeno in apparenza, e lasciò che io e il trans ci rivestissimo. Poi mi chiamò in disparte asserendo che dovevamo chiarirci. Pochi giorni dopo, mi recai nel suo ufficio. Una volta lì mi resi conto che in lui albergavano emozioni contrastanti. Da un lato ce l'aveva con la sottoscritta, per non averlo difeso abbastanza nelle sue scelte e per il fatto che avevo scopato con la sua partner, diciamo così. Dall'altro lato espresse, in maniera palese, l'amore perverso che provava per me. Pretese, dalla qui presente, come un "risarcimento danni morali in natura" ed io lo accontentai, a patto che avvenisse in modo soft. Mi leccò i capezzoli con foga. Io gli feci una pompa e, nella circostanza, mi accorsi che teneva davvero un gran cazzo! Stregata dai piaceri subdoli del sesso, lasciai che mi leccasse amorevolmente la figa. Andai proprio in estasi ma eravamo ancora nei limiti del sesso solo orale. William non si accontentò. Nonostante non sia proprio una donna di stazza leggerissima, mi afferrò con decisione, ponendomi con destrezza sopra di lui. Il durissimo tarellone fraterno mi sfondò la passera a candela. Mi lamentai più volte. Il pensiero dell'incesto mi dava il voltastomaco! Ma, alle volte, il piacere profondo e perverso supera i più ostinati tabù. E così lasciai che quel cazzone mi penetrasse di brutto. William mi dette le ultime botte a pecorina e lì raggiunsi un orgasmo bollentissimo. Dopodichè se ne venne a sua volta schizzando copiosamente sul mio viso mentre agitavo il suo pene con le mani. Dopo quel giorno, William insistette affinchè diventassi la sua segretaria. Tentennai ma finì per accettare la proposta, dal momento che tenevo un lavoro di merda sottopagato. In pubblico, davanti agli altri, c'è un rapporto formale, io sono la segretaria e lui il capo. Ma, in privato, la musica cambia, ovviamente. Appena è libero dagli impegni, scopa a dovere la sua amata sorellona. E poi, una volta a casa, castiga pure il trans. Del resto, con un cazzo del genere, cosa dovrei aspettarmi!

Pochi giorni dopo, Lara si reca nell'ufficio del fratello per chiarimenti ma la situazione prende una piega decisamente torbida...