giovedì 9 febbraio 2023

La madre consola lo spasimante della figlia

Mi chiamo Carlo. Stavo dietro ad una tipa di nome Giorgia ormai già da diversi mesi ma lei, purtroppo, non ricambiava affatto le mie attenzioni. Ad una festa, a casa della ragazza, si ripetette lo stesso copione. Giorgia non mi calcolò affatto e si appartò con un tizio. Deluso, mi ubriacai pesantemente. Al risveglio, mi ritrovai nel letto a casa di Giorgia ma lei non c'era. In realtà non c'era più nessuno, tranne sua madre Angelica. Fu lei a ricordarmi che Giorgia se l'era scopata un altro, la sera precedente. Angelica, durante la festa, era sembrata una signora tranquilla ma, quella mattina, apparve una navigata seduttrice. In effetti, su di lei correvano voci riguardo al fatto che fosse particolarmente attratta dai ragazzi. Credevo si trattasse di chiacchiere e pettegolezzi messi su dalle amiche invidiose della figlia. Ma, in realtà, era tutto vero. Con maestria, Angelica mi tirò letteralmente fuori l'uccello dalle mutande per poi segarlo. Notai con piacere che la donna, dagli occhi stupendi, indossava un bel paio di calze autoreggenti. Nonostante l'evidente imbarazzo, il cazzo diventò di marmo e, ancor più, quando lei me lo prese in bocca, subito dopo un bacio con sega. Montò sopra di me senza esitazione. La signora era desiderosa di cazzo! Scopammo alla grande, lo riconosco. Il cazzo scorreva magnificamente nella sua patata morbida e accogliente che chissà quanti ne aveva accolti prima del mio. Quando la ingroppai a pecorina, andai proprio in estasi. Quella scopata fantastica mi ripagò di tutto il tempo perso inutilmente dietro alla figlia. Le detti un'altra splendida ripassata a missionaria e venni intensamente spruzzando sulla sua passera depilata. Ma, proprio in concomitanza dell'orgasmo, sentì la voce della figlia che, evidentemente, era rientrata a casa a sorpresa. Parlò da fuori alla camera da letto, rivolgendosi alla madre. Mentre godevo riuscì a capire che l'altro maschio (il mio antagonista, diciamo così) l'aveva delusa e che voleva riconsiderare me come opzione. Quando Giorgia aprì la porta, si trovò di fronte una scena che mai avrebbe voluto vedere: io che sborravo sulla passera della madre. Stizzita all'inverosimile, si rese conto che, quelle voci riguardo alla genitrice, erano purtroppo vere. Comprensibilmente delusa, cominciò a dire che Angelica era una vecchia, che lei era giovane, fresca etc. Non mi lasciai affatto intenerire dal momento che alla festa aveva fatto abbondantemente la stronza. Inoltre, con la madre mi ero divertito parecchio. Anzi, dopo quella volta, provai a rivedere la signora per farmela di nuovo. Tuttavia, i continui litigi che intercorsero tra madre e figlia, durante i quali si davano della zoccola l'un l'altra, trasmisero ansia ad Angelica che, per quieto vivere, decise di non incontrarmi nuovamente. E così si concluse questa storia del cazzo. Non rividi mai più nè l'una, nè l'altra, ma posso garantirvi che quella mitica trombata con la signora Angelica resterà scolpita per sempre nella memoria tra i miei ricordi più esaltanti.

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