Mi chiamo Margareth. Sono una donna fondamentalmente troia e viziosa. Adoro stuzzicare le coppiette che si appartano in auto e convincerle a triangolare, non so se mi spiego. Quel giorno notai, dentro un veicolo, una biondina piuttosto carina che succhiava il cazzo ad un uomo muscoloso. Naturalmente mi avvicinai. Capì subito che la ragazza voleva fare colpo sul maschione ma che, in realtà, era un tantino insicura. Nonostante le ritrosie iniziali di lei, alla fine li condussi nella mia abitazione, situata poco distante da lì. A quel punto lei si spogliò nuda e continuò a spompinare l'uomo, di nome Tom. Sono una signora controversa, lo riconosco: da un lato mi piace "aiutare" le donne coi propri partner, dall'altro mi eccita dimostrare di essere meglio di loro. Persuasi la biondina, di nome Mary, a scopare. Non se la sentiva, dal momento che loro due erano usciti insieme si e no un paio di volte. Tuttavia, pur di dare un'impressione positiva, cedette e prese il gran tarello del maschio nella fregna. Conosco gli uomini e so che, molto spesso, non si accontentano. Sapevo che desiderava scopare anche me e così, nell'eccitazione generale, approfittai per prendere quel succulento uccello dritto nella passera. Il volto della biondina si dipinse di un'insolita espressione. La gelosia che provava si mescolò con il piacere di vederci scopare con passione. Godeva e soffriva simultaneamente, la puttanella in erba. Provò a dimostrare quanto fosse brava succhiando freneticamente il cazzo dell'uomo. In realtà il nervosismo e l'insicurezza che teneva dentro si percepirono in maniera più che palese. Quando l'uomo ammise chiaramente di non riuscire a venire in quel modo, afferrai la palla al balzo, o meglio, l'uccello al volo, e mi fiondai io con la bocca sull'asta. Decenni di esperienza mi classificano come una succhiacazzi di prim'ordine. Bastò poco per condurre l'uomo ad una intensa eiaculazione. Soddisfatta, gustai lo sperma fino all'ultima goccia. Lessi la delusione sul viso della ragazza che suonava come una sonora sconfitta. La biondina non era stupida e capì che Tom avrebbe preferito me a lei. L'uomo accompagnò la biondina a casa per "scaricarla". Ormai sapeva dove abitavo. Non tardò, dopo pochi giorni, a farsi vivo e, da lì, iniziò una serie interminabile di scopate che si protrasse per mesi. Alla fine, fui io a mollare lui pr cercare altre coppiette con cui ripetere il "gioco".
0 commenti:
Posta un commento