Mi chiamo Ugo. Sono un trentenne che ama la trasgressione in tutte le sue forme. Vi sembrerà strano ma ho due cari amici di età avanzata, due pensionati, Mario e Giorgio. Li conobbi per caso dal barbiere e facemmo subito amicizia. Siamo soliti parlare di calcio e giocare le bollette insieme. Ma questi simpatici signori coltivano ancora delle passioni inerenti il sesso. Seppur entrambi sposati, amano andare in giro con un'auto spingendosi in zone un pò isolate in cerca di avventure. Un giorno mi chiesero di aggregarmi a loro ed io, incuriosito, accettai. Da allora siamo soliti effettuare delle "ricognizioni" in cerca di femmine disponibili. Molto spesso becchiamo solo puttane professioniste ma, altre volte, ci capitano situazioni davvero intriganti. A dir la verità io gli faccio solo compagnia, dato che sono soddisfatto del rapporto che intrattengo, ormai da alcuni anni, con la mia ragazza, Giulia (ignara di queste vicende). Adoro guardarli in azione, lo ammetto. Quel tardo pomeriggio primaverile, di un giorno nuvoloso, stavamo effettuando il consueto giro "on the road", nei pressi di strade campagnole, in cerca di occasioni, quando notammo una donna di spalle. Mario iniziò a parlarci. Lei non rispose, inzialmente. Disse salve, ancora di spalle. Poi, finalmente, si voltò ed accettò 100 euro da Mario per essere disponibile. Segò l'uccello di Mario, poi si portò nella parte posteriore del veicolo e succhiò il pene di Giorgio. Non male come antipasto! Ma la Dea Bendata, quel giorno, decise proprio di deliziarci. Continuammo con l'auto fino a scorgere una moto ferma con due ragazzi accanto. Si trattava di una coppietta che litigava. Lei desiderava essere libera di vivere le esperienze sessuale, in particolar modo preferiva (guarda un pò!) gli uomini maturi. Mario pensò che fosse un'opportunità da cogliere al volo ed anche io e Giorgio ci mostrammo dello stesso parere. Bastò avvicinarsi di più e sorridere affinchè la ragazza, di sua iniziativa, ci venisse incontro entusiasta. Il ragazzo sbuffava e blaterava, ma poco importava! In men che non si dica, Mario la stava già fottendo egregiamente a pecora. Si chiamava Alessandra la tipa. La ragazza andò a succhiare il pisello di Giorgio, sui sedili posteriori. Poi ritornò dal virile "Marione" (ex falegname) a sucare la minchia. Dopo di ciò, l'ex artigiano la sfondò a pecorina senza pietà sotto gli occhi del fidanzato. La giovincella si lasciava penetrare come una zoccola, coi jeans mezzi calati. Mario la fottette umiliando più volte il fidanzato che si lamentava di continuo ma che, molto probabilmente, gradiva non poco il ruolo eccitante del cuckold. Giorgio, d'altro canto, "contribuiva" alla trasgressione tenendo costantemente le mani sul culo della ragazza, mentre Mario la castigava a dovere. Ad un certo punto, Alessandra se ne venne intensamente. Poco dopo, Mario, in preda all'orgasmo esaltante, le riempì la figa di calda sborra. Che vi dicevo? E' proprio divertente uscire con quei due mattacchioni, ne combinano sempre qualcuna!
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