Mi chiamo Laura. Sono una giovane monella in calore e ho già preso un certo numero di cazzi da parte dei compagni di scuola. Ma, nella vita, c'è sempre da scoprire e imparare. Non avrei mai lontanamente immaginato di finire a fare sesso con zia Belinda, la sorella single di mio padre. Andavo spesso a casa sua ma, fino a quel giorno, non era accaduto nulla di particolare, salvo il fatto che, solitamente, mi toccavo nel suo confortevole bagno, soltanto che lei non lo sapeva. Un pomeriggio, appena dopo pranzo, presa dall'eccitazione, fui così sfacciata da sditalinarmi sul suo divano, convinta che lei stesse ancora impegnata a lavare i piatti. Me la ritrovai davanti all'improvviso. Cercai di dare qualche spiegazione sommaria per mitigare l'evidente figura di merda. Ciò che non mi aspettavo per niente, fu la sua complicità. Non solo affermò di comprendere certe pulsioni improvvise, ma si spinse oltre accarezzandomi splendidamente le tette. Non mi sembrò vero che azzardasse un gesto simile. Proseguì: mi baciò infilando le dita nelle mie mutandine. Disse, senza mezzi termini, che potevamo divertirci insieme. A quel punto mi confidai, le spiegai che, fino a quel momento, avevo preso solo cazzi. Si aprì anche lei e rispose di non andare con gli uomini da tempo e di preferire, di gran lunga, "giocare" con le amiche coetanee. Realizzai che la sua inclinazione sessuale era fondamentalmente orientata al lesbo. La situazione mi impaurì un pochino ma, data l'eccitazione, superai l'imbarazzo. Anch'io la baciai e le infilai la mano nelle mutandine. Poi, di mia iniziativa, le frugai la figa col capezzolo. Rimase affascinata dal mio estro e si sentì autorizzata d'ufficio a proseguire. Le leccai un pò la fica. Fu una sensazione nuova per me, ma non sgradevole. Espressi il desiderio di voler godere con la consapevolezza di non essere un'esperta di sesso saffico. Ci pensò lei a coinvolgermi in una strofinata memorabile tra passere durante la quale percepì sensazioni di piacere a me sconosciute fino ad allora. Zia Belinda mi fece stendere sul divano. Poi mi deliziò prima splendidamente con la lingua e poi, magistralmente, con le dita. Incominciai a venire a raffica, lo ammetto. Nella posizione del 69, mi leccò ancora la fichetta ed io venni per l'ennesima volta. Le volli dimostrare di essere capace anch'io e così la fistai la figa con foga usando due dita e, nel frattempo, leccavo i suoi capezzoli. Inoltre, per farla eccitare di più, le diedi anche della puttana e della zoccola. Fu come una parola chiave affinchè esplodesse in un orgasmo profondo che assaporò gustandolo ad occhi chiusi. Ne fui felice. La donna provò subito a cercare un seguito pregandomi di andarla a trovare spesso. Le risposi che, se l'avessi fatto, sarei diventata una lesbica incallita di sicuro mentre, in realtà, ho ancora una gran voglia di nerchia. Bhè, tuttavia, ogni tanto, senza impegno, una visitina alla zietta posso sempre farla, che ne dite?
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