Mi chiamo Claudia. Sono una manager aziendale. Cominciai ad agitarmi quando Marcello mi fece la proposta di matrimonio. Non ero assolutamente pronta e diedi forti segnali di instabilità e di troiaggine, oserei dire. La figa mi bolliva più del solito e pensai bene di provocare un mio affascinante collaboratore d'ufficio al quale sapevo di piacere ma che era sempre stato al suo posto. Gli mostrai la figa con tanto di apertura di cosce in autoreggenti e lui non si limitò a guardare. Sditalinò la passera e poi la leccò. Godetti intensamente e venni con l'intento di fermarmi lì ma lui pretese almeno un pompino. Infondo, un pompino non si nega e così glielo succhiai. Ma lui era troppo eccitato e così me lo spinse nella figa e scopammo in ufficio a pecorina e a candela. Poi, mi schizzò in bocca soddisfatto. La crisi divenne sempre più profonda ma le mie amiche, Lorenza la bruna e Viviana la bionda, non rappresentarono la scelta ideale per ricevere consigli e conforto, o meglio, li diedero secondo i loro interessi. Ignoravo che fossero delle adoratrici incredibili della fica. Quando si offrirono spontaneamente di massaggiarmi per ridurre i miei stati di ansia, non pensai che fosse il modo per coinvolgermi in un raffinato triangolo saffico. Mi ritrovai le dita di Lorenza nella fica e poi la sua lingua. A quel punto fu chiaro che la situazione sarebbe degenerata. I lecca lecca non mancarono, non solo quello di Lorenza nei miei confronti, ma anche di Lorenza nei confronti di Viviana e di quest'ultima nei miei. Poi Lorenza si stese e strusciò la figa contro la mia. Intanto, Vivy strofinava la sua sul ginocchio della mora. Quel fruga fruga portò tutte e tre a bollenti orgasmi. Lorenza gridò di piacere ma anche io e Viviana non fummo da meno. Il lingua a lingua finale con Viviana fu semplicemente da infarto. A quel punto, i miei comportamenti, tramite spettegolezzi di varie persone, giunsero alle orecchie di Marcello, divenuto ormai un cornuto conclamato. Intanto, io cercai di sparire un pò dalla circolazione. Marcello, nella speranza di contattarmi, coinvolse nella ricerca Kyra, un'amica di mia cugina Rosa. Alla fine ci ritrovammo in 3 a casa di Marcello, io, lui e Kyra. Subì l'attacco dell'uomo, peraltro giustificato. Nel tentativo di riportarlo alla calma, gli prospettai la possibilità di una storia con Kyra. Bhè, chiunque sarebbe attratto da una bellezza esotica come la sua. Così, alla fine, cominciammo ad interagire tutti e tre sotto la doccia. Non mi dispiaceva affatto leccare la deliziosa fica di Kyra che, nel frattempo, cercava di rendere felice lui a suon di pompini. I due scoparono pure, mentre Kyra mi leccava la fica. Poi trombarono pure a candela. Credevo che Marcello venisse da un momento all'altro ma non ci riusciva. I pensieri su di me lo bloccavano un pò. E così decisi di scoparci un'ultima volta per liberarlo dall'attaccamento eccessivo nei miei confronti. Dapprima gliela detti a missionaria. Poi, montai sopra di lui a cavalcioni e gli masturbai il cazzo con movimenti rotatori del bacino. Marcello fece una grande sborrata nella patata sotto lo sguardo stupito di Kyra. Ora toccherà a lei prendersi cura di lui. Tra me e Marcello ci fu un ultimo abbraccio che pose definitivamente fine alla nostra relazione senza rancore. Che bello, ora sono libera di farmi chi voglio senza essere giudicata e lui, forse, ha trovato la sua metà.
0 commenti:
Posta un commento