Mi chiamo Justine. Sull'imbrunire, un individuo col volto coperto era penetrato nella mia abitazione. Rifugiatami in camera da letto, contattai la polizia dopo aver chiuso la porta a chiave. L'uomo, presumibilmente un ladro, tentò di stuprarmi ma, al suono delle sirene di una volante, si dette maldestramente alla fuga. Quando aprì la porta, apparve una aitante detective che impugnava con sicurezza la pistola. Ancora impaurita, le raccontai dell'accaduto ma poi pensai bene di approcciare con la sbirra. Una volta resasi conto che la situazione appariva tranquilla, la donna stava per andare via ma io la intrigai mostrandole le tette, dopodichè, la coinvolsi sopra il divano. Non se l'aspettava, ed ebbe qualche perplessità, ma poi si lasciò andare. Mi leccò timidamente i capezzoli, poi ci pensai io a riscaldarla perbene, slinguazzandole la passera a missionaria. Mi ricambiò leccando a pecorina ed io godetti beatamente. Stesa sul divano, le diedi un'altra ripassata di lingua. La sbirra giunse al suo secondo orgasmo. Alla fine fu lei a guidarmi in una pregevole strofinata tra passere dove raggiunsi un profondo amplesso. E' bello poter contare sulle forze dell'ordine!
venerdì 17 maggio 2024
Lesbo detective
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