Mi chiamo Alessandra. Sono una segretaria d'azienda. Non sono particolarmente carina e amo le donne. In realtà, sono cotta della mia superiore, la d.ssa Giulia Giorgi. Quando l'Azienda vinse un importante premio, fui felicissima. Alla conferenza stampa c'era anche il sogio maggioritario, il sig. Leo, un autentico coglione. Anche lui è invaghito di Giulia e fu così sfacciato da palparle il culo durante la premiazione. Andai su tutte le furie e piansi sperando che nessuno, nemmeno tra i giornalisti, si fosse accorto di nulla. Mi allontanai ma Giulia mi venne dietro. Le chiesi se loro due avessero una relazione ma lei rispose di no e mi pregò di seguirla in bagno. Credevo volesse parlarmi, invece passò subito ai fatti. Mi fece mettere a pecora. Abbassate le mutandine, insalivò le mie fessure e mi leccò il buco del culo affermando che questo mi avrebbe calmata. In realtà ero in estasi, non me lo sarei mai aspettato. Poi volle essere ricambiata ed io le leccai la vagina con foga e gusto. Avevo sognato per mesi un momento del genere. Fui così focosa da far giungere la bella Giulia all'orgasmo Proprio in quel momento sublime, arrivò quel coglione di Leo, che aprì di scatto la porta del bagno delle donne e ci trovò in quella situazione. Il porco tirò subito fuori il cazzo e devo ammettere che teneva un grosso randello tra le gambe. Ne restai quasi affascinata, pure preferendo di gran lunga le donne. Ma Giulia lo mise in riga, disse che doveva uscire fuori dalla toilette femminile. E così glielo rimettemmo nei pantaloni. Una volta tornati in sala, lui, rabbioso per non aver scopato, ci diede delle zoccole buone a nulla, affermando che il premio lo meritava lui. Bhè, se fosse meno stronzo, qualche volta potremmo pure provarlo il suo cazzo, in fin dei conti, magari in tandem!
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