Mi chiamo Lisa. A Scuola non mi andava di studiare. Accumulai insufficienze in varie materie e rischiavo di perdere l'anno. Alla fine, tentai di recuperare e ci riuscì in parte ma in matematica sono negata e la prof titolare, Elisa, era un osso duro. La sua influenza avrebbe potuto condizionare i colleghi e portarmi comunque dritta verso la bocciatura. Riversai le preoccupazioni perfino nell'intimità con il mio ragazzo, Marco. Temevo la reazione dei miei, in caso di insuccesso. Marco mi disse che Elisa era orientata sulle donne ma io non avevo nessuna esperienza o pulsione in merito. Mi trovavo di fronte ad una scelta con due opzioni: perdere l'anno e sorbirmi la ramanzina dei miei oppure approcciare con una donna, tra l'altro più grande di me, nella speranza di salvare l'anno. Chiesi a Marco cosa avrebbe fatto se si fosse trovato a tu per tu con un professore maschio e lui rispose che, in caso di necessità, ci sarebbe stato. A quel punto fui incoraggiata a tentare il flirt saffico, mentre mi arrivava la sborra in bocca, dopo che avevamo appena scopato. Mi recai a casa di Elisa. La donna ricordò subito il mio scarso impegno ma io dissi di volerle bene. Notai l'apertura che speravo nei miei confronti. Mi feci coraggio, mi avvicinai e la baciai con passione. Ci ritrovammo praticamente nude e lei mi leccò con gusto la figa esibendosi in proverbiali succhiate di clitoride. Arrivai intensamente all'orgasmo e mi resi conto che, ciò che mi ero prefissa di compiere per finta, o per necessità, mi stava fottutamente piacendo. Ovviamente, Elisa pretese di essere ricambiata. Leccai la sorca matura da inesperta ma mettendoci, a differenza dello studio, il massimo impegno. Fu una soddisfazione portare la donna all'orgasmo e sentire il sapore della sua venuta. Ma Elisa, a quel punto, si mise dietro di me ed usò tutta la sua esperienza linguistico-digitale, per condurmi ad un nuovo estasiante orgasmo. Bhè, volete sapere se fui promossa? Ebbene si, ma dovetti farle visita parecchie volte per addolcire il suo metro di giudizio...
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