È proprio vero che, nella vita, bisogna saper sfruttare al meglio le occasioni che capitano a tiro. Mi chiamo Elly, sono una fotografa e adoro le femmine ma spesso, per conquistarle, è necessario lavorarsele perbene. Da tempo desideravo la mia amica Mia, che però era fidanzata con un ragazzo di nome Tommy. Lo spiavo sperando che commettesse qualche errore in modo da riportare l'accaduto a Mia e farli lasciare. Mi auguravo di beccarlo in compagnia di una qualsiasi ragazza, di coglierlo in fallo, ma Tommy fece di molto peggio. Entrare in casa sua non rappresentava un problema, dopo aver ricavato le chiavi dalla serratura. Scoprì un torbido segreto. Tommy si vedeva regolarmente con un suo amico di nome Francesco e ci andava a letto conciato da donna con tanto di trucco e parrucca. Osservai mentre lo afferrava in bocca con gusto, prima di farselo sbattere pesantemente nel culo. Tommy, nell'intimità, diventava un effemminato di nome Tina. Lo osservai mentre godeva. Dopo una lunga trapanata, prese una ricca dose di sborra in faccia. Che grandissimo finocchio! Documentai tutto fotograficamente, poi inviai gli scatti a Mia, prima di contattarla telefonicamente. Ovviamente, la mia amica restò sconvolta, scoppiò a piangere e mi cadde letteralmente tra le braccia. Chiaramente, non mi limitai a consolararla amichevolmente ma la coinvolsi sessualmente in un'esperienza saffica paradisiaca. Dopo essermela goduta perbene, si profilo' un'altra ghiotta occasione all'orizzonte. Ada, la madre separata di Mia, si accorse che stavo vicina alla figlia in un momento di difficoltà e lo apprezzò particolarmente. Mia le raccontò di aver rotto col ragazzo ma non di andare a letto con la sottoscritta. Così cominciai a ronzare attorno alla donna e la convinsi a svolgere insieme alcuni esercizi di palestra. Una volta sole, misi in atto la strategia adeguata per sedurre la signora matura e riuscì a gustarmela intimamente. La situazione procedeva a gonfie vele. Mi barcamenavo alla grande tra la ragazza e la donna matura finché Mia mi beccò mentre stavo con sua madre. Si sentirono usate, scoprendo che me la facevo con entrambe contemporaneamente e così la splendida giostra si concluse. Di sicuro la vicenda terminò a schifio ma ne valse la pena assaporare quelle due passere prelibate. E Tommy, Alias Tina? Beh, lui continua a farsi sbattere dall'amichetto. Ora che sono libera da impegni, di tanto in tanto, vado a spiare quei due froci che fottono, così almeno ci esce lo spunto per un pregevole ditalino di relax. Credete che sia finita qui? Eh no. Il tempo è galantuomo, alle volte, almeno così si dice. Ada, nei mesi seguenti, venne a trovarmi inaspettatamente allo studio fotografico. Dopo aver scoperto, grazie alla sottoscritta, i piaceri saffici, si era invaghita addirittura della figlia e sperava di ottenerla sessualmente in un incesto. Cercò consigli da me e io glieli diedi mentre le realizzavo un servizio fotografico per gioco. Fu una situazione di grande complicità, quella che si creò tra noi. Del resto, già nella palestra si erano visti i buoni presupposti. Le suggerì di trattare bene la figlia, di darle affetto e attenzioni maniacali al fine di sedurla. Intanto le spiegai tutta la verità, riguardo alle mie azioni maliziose. Ormai tra noi non c'erano più segreti. Potemmo leccarci amorevolmente le passere senza patemi o esitazioni e godere come matte a 69 e con la mitica strofinata di fica. Le diedi un ultimo suggerimento. Qualora fosse riuscita a guadagnare appieno la fiducia di mia, avrebbe potuto bendarla in camera da letto. A quel punto sarei arrivata io, puntuale, pronta per il triangolo. In tal modo mi sarei fatta contemporanemente madre e figlia e non solo singolarmente, come del resto era già avvenuto. Inoltre Ada avrebbe raggiunto il suo scopo incestuoso. E Mia? Bhè, lei ha una certa inclinazione per i ragazzi ma con due troie così accanto, dubito che possa non cambiare parrocchia.
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