sabato 6 luglio 2024

Vergognose transazioni immobiliari

Il mio nome è Katia. Io e il mio ragazzo, Lorenzo, cercavamo casa per andare a convivere. Finalmente ne trovammo una carina ma cominciarono subito le difficoltà, dato il prezzo alto di vendita. Lorenzo andò a parlare con il dr. Ugo Monti, l'immobiliarista, e mi raccontò dell'interesse di quest'ultimo verso i maschi. Lorenzo cercò di essere disponibile con l'uomo ed arrivò a farsi fare pure una sega dal professionista del settore, con tanto di lingua a lingua, nella speranza di ottenere un accordo vantaggioso, ma non ce la fece ad andare oltre i preliminari. Quando ascoltai questa storia mi arrabbiai con Lorenzo rimproverandolo di non essere andato fino in fondo e gli intimai di riprovarci. Lui pretese un "incentivo" e così, dopo un pompino inziale, mi spogliai e cominciammo a scopare. Gli diedi perfino il culo nella speranza che portasse a termine il compito ma capì che Lorenzo non se la sentiva. Addirittura, suggerì a me di andare, in compagnia di qualche ragazzo gay, scaricandomi la patata bollente. Di omosessuali conosco personalmente solo mio fratello Enzo. L'idea mi parve assurda, oltretutto comportava un incesto dentro un rapporto a tre ma avrei fatto di tutto per ottenere l'immobile dei sogni. Lorenzo mi sborrò sulla pancia soddisfatto di essersi tolto il pensiero. Contattai Enzo che non fece nessuna difficoltà ad assecondare i miei intenti. Presi appuntamento con Ugo per vedere la casa e mi feci accompagnare da Enzo spacciandolo per il mio fidanzato. L'atmosfera si surriscaldò subito. Quando Ugo si rese conto di poter interagire anche con Enzo, si dimostrò subito disponibile a calare sensibilmente il prezzo di vendita della casa. La libidine portò alle inevitabili maialate in tre. Oltre all'eccitante girandola di pompini, combinati in tutte le salse, non mancarono le scopate. Ad alternanza, presi il cazzo da entrambi ma, paradossalmente, le sensazioni più focose le provai proprio con il mio adorato fratellino che però, alla fine, non si contenne e mi sborrò copiosamente nella figa, mentre riceveva in bocca il seme di quell'altro. Pensai subito di essere rimasta incinta. Ad ogni modo, il sig. Ugo mi chiese di restare da solo con Enzo per farselo. E così mi rivestì e lasciai che Ugo rompesse il culo a mio fratello schizzandogli tra le chiappe. Intanto avvisai Lorenzo, appostato fuori l'abitazione, che la situazione era andata in porto e che, dopo il triangolo, i maschi si erano appartati per trombare. Gli aprì la porta di casa. Incuriosito, Lorenzo andò a sbirciare in camera da letto e trovò Enzo a pecora con la sborra nel culo e l'altro che gli stava dietro. Di sicuro si pentì di non esser stato al posto di Enzo. In seguito, durante un rapporto sessuale, comunicai a Lorenzo di esser rimasta incinta di mio fratello. Inoltre, gli spiegai che avrebbe dovuto prendere la paternità del nascituro. Non potevo certo rendere Enzo il padre di mio figlio! Bhè, Lorenzo deve assumersi le sue responsabilità, essendo stato incapace di agire al momento giusto. Di sicuro ora si starà pentendo amaramente di non aver dato il culo all'immobiliarista quando ne ebbe l'occasione!     















































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