Mi chiamo Paola. Durante il matrimonio, mio marito Massimo mi tradiva puntualmente con ragazze 18enni. Tollerai la situazione fino ad un certo punto, dopodiché chiesi la separazione. Abbiamo una figlia di nome Rosa che vive con la sottoscritta. In realtà, sono una donna focosa e si sa che quando la pentola bolle, prima o poi esplode. Mi dispiace che ci andò di mezzo mia figlia. Quando portò a casa il suo aitante fidanzato, Joe, ebbi un autentico sussulto. Di fronte ad un bel maschio giovane e muscoloso, una donna può diventare davvero monella. Si presentò con un furgone pieno di regali per Rosa. Le dissi che avrei aiutato io Joe a scaricare suggerendole di rientrare dentro a studiare. Una volta nel furgone, lui mi mostrò il suo splendido cazzone. Restai esterefatta. Non potetti fare altro che prenderlo in bocca, seppur a fatica, date le dimensioni. Mi raccontò che si era fatto anche le madri di altre fidanzate. Eh ci credo, con quella mazza. Joe amava scopare in giro, non era tipo per mia figlia ma io volevo godermelo. Così, dopo l'estenuante pompa, lo presi tutto nella passera godendo come una sgualdrina. Mi schizzò copiosamente sulla fregna, dopo la focosa scopata. La tresca andò avanti per un po', dopodiché purtroppo mia figlia se ne accorse e scatenò un putiferio. Del resto, come darle torto. Il padre lo venne a sapere e si scagliò contro di me. Me lo ritrovai a casa, all'improvviso, dopo che non lo vedevo da parecchio tempo. Aveva ragione ad aggredirmi per aver trombato con Joe ma io gli rammentai le sue scappatelle con le ragazzine. Sapevo che stava con una compagna, una certa Silvia, mia coetanea (il nome me lo disse lui dopo). Ad ogni modo, mi accorsi che gli bruciava soprattutto la mia scopata con Joe, più che si trattasse del ragazzo di nostra figlia. La sua gelosia esplose con un bacio mozzafiato che mi strappò all'improvviso. Insomma, mi amava ancora e di certo provavo anche io dei sentimenti per lui, nonostante ci fossimo lasciati. Preso dal desiderio, mi leccò la figa. Dopodiché, cominciammo a scopare con passione, come ai primi tempi del matrimonio. All'apice del piacere, mi schizzò sulla passera. Proprio in quel momento, arrivò a sorpresa Silvia. Come una cogliona, avevo lasciato la porta di casa socchiusa. Si sentì ferita a morte, constatando il ritorno di fiamma tra ex. Massimo andò in preda al panico. Silvia se ne stava andando via seccata ma io la fermai. La mia mente perversa elaborò nuovi esaltanti scenari. Nonostante fosse giustamente inviperita, le chiesi un dialogo tra donne. Avvertì subito una complicità tra noi. Le spiegai che farci la guerra non sarebbe servito a nulla. Partendo dal presupposto che entrambe amavamo quell'uomo, le proposi un amore condiviso a tre. Intanto, mentre parlavamo, lesbicavamo pure (nessuna di noi aveva precedenti esperienze saffiche). In due, avremmo cercato di controllare meglio la fedeltà di Massimo che sarebbe dovuto venire a letto solo con noi due ma non con altre donne. Insomma, un menage a tre con delle regole precise. Intanto, Silvia avrebbe scopato con un uomo per ricambiare le corna che Massimo le aveva messo con me. Dopodiché, saremmo partiti da zero, con una complicità tra lui, l'ex moglie e la compagna del soggetto. All'inizio l'intesa funzionò bene: facevamo dei triangoli appaganti dove lui beneficiava delle attenzioni di due belle femmine. Ma, come si dice, il lupo perde il pelo ma non il vizio. La sua crisi di astinenza per le 18enni non tardò ad arrivare. Quando ci tradiva, io e lei scopavamo per vendetta con altri uomini ma nemmeno questo bastò a placare il suo vizio. La punizione aumentò, arrivammo a sodomizzarlo con lo strap-on. Ma questo andazzo, nonostante il dolore del culo rotto, lo eccitava ancora di più e non arrestava per nulla la sua ossessiva ricerca di ragazzine. Stufe di sopportare, decidemmo a malincuore di tagliarlo fuori dalle nostre vite sessuali e ci dedicammo all'amore saffico tra signore. Mia figlia Rosa, intanto, ha fatto pace con Joe. Speriamo che quello stallone non le sfondi troppo la fica. Con Silvia ho finalmente trovato la serenità e mi auguro che la relazione duri a lungo.
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