giovedì 12 settembre 2024

Complicità tra imprenditrici mature viziose

Capitolo 8. La felicità è una pia illusione, in questa vita. Cadere in basso, al punto da andare a letto con i clienti dell'azienda, mi consentì di percepire entrate maggiori. Mi sentivo sporca ma questa sensazione, non proprio idilliaca, veniva di gran lunga superata e premiata dalla folle passione che nutrivo per Silvana. Credevo di essere nelle sue totali grazie ma, purtroppo, mi sbagliavo di grosso! Come potevo immaginare che ci fosse un'altra persona, una bionda matura, nel suo cuore? Sorpresi Silvana e Adriana insieme nell'intimità. Quest'ultima, anche lei imprenditrice, aveva trascorso un periodo lontano, all'estero, per motivi di lavoro. A quanto pare, le due si conoscevano da tempo. Palesava, in modo più che evidente, la forte attrazione, la chimica, presente tra le due affascinanti signore. Quella alla quale assistetti fu, evidentemente, una rimpatriata Lesbo. Dai discorsi di Silvana sulla sottoscritta, fu lampante che mi avesse usata, sia a letto, sia fuori, per ottenere maggiori profitti nell'attività. E' pur vero che anch'io traevo dei benefici dalla situazione ma, di sicuro, ci restai male lo stesso. Assistetti al siparietto tra le due donne. Sostanzialmente, Silvana si fece l'amica con foga, usando sia le dita che la lingua, per poi essere ricambiata in modo più soft ma alltrettanto efficace. L'eccitazione raggiunta era ormai tale che, ad Adriana, bastò una leccatina per far venire la manager mora. Dopo gli orgasmi, le ladies si palparono le tette a vicenda compiaciute. A quel punto, feci rilevare la mia presenza e Silvana invitò la dama bionda ad allontanarsi in modo da parlarmi in disparte. Bhè, chiaramente, l'imprenditrice bruna si rese perfettamente conto di quanto fossi presa da lei e si divertiva a provocarmi. Intanto, mi mise di fronte alla cruda realtà. Sarei potuta diventare solo uno scarto per lei, una seconda scelta, sempre dopo l'altolocata affarista bionda. Mai e poi mai sarei stata suscettibile di esclusiva. Insomma, potevo restare una ruota di scorta, nulla più. Mi sentì di aver perso tutto, sentimentalmente, in primis il mio ragazzo che era andato a letto con Ornella, la mia genitrice. E Silvana fu pronta ad inserirsi perentoriamente in questa faccenda, a farmi notare che avrei potuto raggiungere la pace, almeno con mia madre. Ma la sua malizia arrivava all'inverosimile. Secondo lei potevo spingermi oltre un semplice chiarimento, non una normale e semplice riappacificazione tra figlia e madre. In pratica, suggerì che avrei potuto andarci a letto compiendo un incesto a tutti gli effetti. le sue parole mi turbarono ma quella donna riusciva sempre a coinvolgermi, anche su fantasie zozze e improponibili come questa. Fatto sta che arrivai pienamente all'orgasmo con un lievissimo ditalino appena accennato che assaporai stesa sul letto completamente nuda. Silvana insisteva con la sua teoria provocatoria: disse che, a supporto, mi sarei dovuta presentare da Ornella con tanto di fiori e cioccolatini omaggio (come se fossi stata io quella ad aver sbagliato tra le due... Va bhè!). Seppur sospinta da indicazioni totalmente fuori luogo, decisi lo stesso di recarmi da mia madre per cercare di ritrovare la pace, nonostante la colpa del diverbio non fosse stata mia.

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