mercoledì 15 novembre 2023

La calda figa dell'avvenente sorella

Salve a tutti da Alberto. Certe ossessioni sono difficili da gestire ed è ancor più arduo liberarsene. La nostra famiglia è composta da quattro persone, oltre ai genitori, ci siamo io e mia sorella Vanessa. Tra me e la sister ci sono circa 10 anni di differenza. Inutile negare che ho avuto, da sempre, un debole per lei. Quando abitava a casa, la spiavo puntualmente ogni volta che si recava alla toilette. Poi, però, ad un certo punto, dopo aver conseguito brillantemente la Laurea in economia e la successiva specializzazione, fu assunta da una società e si cercò un appartamento per andare a vivere per conto proprio. Addio spiate, addio emozioni forte dunque, a parte quelle provate con i video porno su internet, ovviamente. Con le ragazze non socializzavo tanto e poi avevo sempre in mente lei, quella gran gnocca di mia sorella! Vanessa non andò solo via di casa ma, dopo alcuni mesi, intraprese anche una relazione con un uomo con il quale ben presto andò a convivere. Per poterla incontrare, passavo spesso per il suo Ufficio. Si era sistemata proprio bene la sorellona, stava decisamente facendo carriera. Forse le stavo troppo col fiato sul collo per cui, alle volte, urlava intimandomi di lasciare immediatamente l'Ufficio. Infondo, conosceva bene il desiderio secolare che provavo nei suoi confronti ma, ovviamente, cercava di ignorarlo, date le circostanze. Oltre al legame di parentela esistente tra noi, stava pure con un uomo per cui sembrava impossibile guadagnarsi una chance, pure minima, con lei. Probabilmente mossa dalla pietà, vedendomi depresso, decise di mostrarsi senza la gonna. In realtà, non credo si trattasse solo di pietà ma anche di curiosità nello scoprire cosa ne pensassi effettivamente di lei come donna. Seduto sulla sedia, espressi il mio parere affermando che una donna così sexy potrebbe lavorare tranquillamente nel mondo dello spettacolo. Vanessa esigeva che stessi fermo sulla sedia ad osservare ma io aspiravo a ben altro. Mi alzai di scatto e, guidato dall'eccitazione, caddi in tentazione e le infilai, con decisione, le dita nelle mutandine. A quel punto lei mi ricordò che sarei dovuto restare soltanto a guardare. Invece, me ne fregai altamente. Anzi, di contro, la spogliai di più, spingendola sopra la scrivania in modo da poter leccare la fica a piacimento. Ci andai deciso anche perchè Vanessa mi aveva detto che la relazione con quell'uomo non procedeva a gonfie vele e che, addirittura, i rapporti intimi erano carenti a causa del presunto stress di lui. In altre parole, pure mia sorella attraversava una certa fase di astinenza e si sa che, in certi frangenti, si diventa molto più vulnerabili nonchè disponibili all'appagamento erotico. Non persi tempo, non le diedi troppo modo di riflettere sul fatto che ciò che stava accadendo si presentava come un incesto in piena regola! Le piazzai l'uccello duro nella fregna a missionaria. Poi ottenni anche di meglio: la feci mettere sopra di me e così poteva galoppare magnificamente sù e giù. La impalai a candela, di fianco, la trombai in svariate posizioni e, in conclusione, splendidamente alla pecorina. Fottuta a raffica, perse parecchio il suo caratteristico atteggiamento da donna snob in carriera, lasciando spazio a quello della troia navigata. Mia sorella arrivò all'orgasmo ed io lo raggiunsi poco dopo, quando le spruzzai copiosamente nella bocca. Vanessa bevve la cema calda che, in parte, le schizzò pure sul viso. Si complimentò per la magnifica trombata dandomi dello stallone ma, allo stesso tempo, del pervertito. Giusto o sbagliato, continuo ad andare a trovare mia sorella in Ufficio, soltanto che adesso non ci limitiamo solo a delle semplici conversazioni...                 

sorella
















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