Mi chiamo Manuel. Adesso sono cresciuto ma, ai tempi di questo episodio, ero soltanto un adolescente arrapato in cerca di figa d'ogni genere. Di tanto in tanto, andavo a trovare nonno Nicola e, spesso e volentieri, giocavamo a scacchi. Ormai non del tutto indipendente, l'uomo necessitava dell'aiuto di una badante. In quel periodo la donna che lo assisteva si chiamava Olga, una signora matura di origini russe. La donna puntava, evidentemente, alla ottima disponibilità economica del nonno. Ad ogni modo, non credevo che Olga fosse così sfacciatamente zoccola da cominciare a succhiarmi il cazzo sotto il tavolo approfittando delle scarse capacità visive del mio parente. Eh già, il buon Nicola non si accorse proprio di nulla, almeno all'inizio. Dopo il pompino, la gran vacca, si mise anche nella posizione pressochè della pecorina, tale da farsi scopare la figa. Dopo un paio di partite a scacchi, il nonno si allontanò temporaneamente ed io ebbi modo di continuare a chiavare Olga a missionaria, con maggiore tranquillità. Glielo ficcai tutto dentro l'uccello, a quella battona. Ci sapeva fare la signora, dato che riprese magistralmente a spompinare prima di prenderlo nuovamente nella fica da dietro sul pavimento. A quel punto ero così eccitato da schizzarle la passera. Proprio in quel momento arrivò il nonno. Credetti di attraversare in pieno una notevole figura di merda ma fu meno del previsto poichè il vecchio Nicola (pace all'anima sua!) si fiondò sulla topa della donna per ripulirla, con la lingua, dalla sborra che le avevo lasciato. Fu proprio un siparietto simpatico, devo ammetterlo, e soprattutto mi rende felice l'idea di non aver mancato di rispetto al povero nonno...
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