sabato 11 novembre 2023

Intimità proibita tra padre e figlia

Mi chiamo Egidio. Il matrimonio con Alessandra fu bello finchè durò, nel senso che andò avanti fino a quando lei, all'improvviso, conobbe un altro uomo e decise di frequentarlo assiduamente. Non so se il terzo incomodo fosse più attraente di me, probabilmente si, sta di fatto che rimasi da solo a casa con mia figlia Lara. Eh già, perchè la ragazza decise di restarmi accanto, non stimando particolarmente la madre. Lara è oggettivamente una bella fanciulla, trovarsela di continuo per l'abitazione può instillare fantasie erotiche anche in chi non dovrebbe come il sottoscritto. Purtroppo, i legami di parentela sono una cosa e le pulsioni a caldo un'altra. Cominciavo a sentire parecchio la mancanza di una donna a letto e, dato che Lara ha un bellissimo corpo, inevitabilmente, l'occhio cadeva spesso e volentieri sulle sue grazie. Ma cercai di contenere l'impeto, finchè potetti. Un giorno stavo disteso a letto e lei cominciò a rovistare nell'armadio, probabilmente per mettere qualcosa in ordine, non so. Poi si spogliò proprio dinanzi a me e disse di voler andare a fare la doccia. Vedendola così sexy, in reggiseno e mutandine, la pressione mi salì a mille e pure l'erezione, ovviamente. E così, d'istinto, le suggerì di sedersi accanto a me per fare quattro chiacchiere, prima di finire sotto la doccia. Lei si sedette sul letto e spiegò il suo punto di vista. Secondo lei non c'era nulla di cui parlare e sottolineo il tradimento di mia moglie. Poi, aggiunse di essere sfortunata con i ragazzi. In pratica, concluse che entrambi eravamo messi male e, in effetti, aveva pienamente ragione! La tranquillizzai asserendo, con fermezza, che io e lei potevamo stare benissimo da soli, senza bisogno di altre persone. Queste parole probabilmente la incoraggiarono, la sciolsero più del dovuto. Fu a quel punto che ne approfittai per sfilarle le mutandine. Lara capì che volevo fare sesso e, nonostante pensasse che ciò fosse totalmente sbagliato, non resistette al desiderio: si ritrovò con il mio cazzo tra le mani e lo smanettò dolcemente. Ammetto che andai proprio in estasi e, d'istinto, le leccai accuratamente la splendida fichetta. Con i freni inibitori, ormai andati a farsi benedire, la presi per i fianchi e la adagiai con cura sul mio cazzo durissimo che scivolò dentro rapidamente. Muovendola per i fianchi, la scopai a meraviglia per un bel pò. Poi lei si stese a toccarsi la patatina e intanto mi segava l'uccello. Le schizzai in abbondanza sul delicato seno e sul viso mentre lei se ne venne splendidamente grazie al ditalino.          

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Dulcis in fundo...
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