giovedì 3 ottobre 2024

Le raccomandazioni contano

Buondì da Lisa. Chi semina, prima o poi, raccoglie, ciò è evidente! La ghiotta occasione sessuale che servì, su un piatto d'argento, al fotografo, con il tizio della palestra, si concretizzò in breve e i due finirono, come prevedibile, a letto insieme. Questo addolcì notevolmente Federico, rendendolo decisamente più malleabile al punto che, in segno di ringraziamento nei miei confronti, per la sua ritrovata vita sessuale, aggiunse note di merito al book fotografico per cui riscossi l'attenzione di una dirigente. In poche parole, beneficiai di un appuntamento prezioso con la manager di nome Daniela. Compresi subito la propensione saffica della donna. Sapevo che, renderla felice sessualmente, mi avrebbe agevolato tantissimo la vita. Daniela, infatti, era disposta a presentarmi suo nipote Guido, un capo reparto che contava parecchio, a livello operativo. Ma l'avrebbe fatto soltanto dopo un approccio intimo tra femmine. Storicamente, sono una golosa di minchia ma, a volte, nel corso della propria esistenza, bisogna anche essere capaci di adattarsi a situazioni differenti che poi, molto spesso, non sono nemmeno da disprezzare. La faccio breve. Daniela prese l'iniziativa, mi baciò con passione. Dopodichè, decise di palparmi le tette, poi di slinguazzarle a dovere. Da brava ninfomane, cominciai ad eccitarmi. La signora leccava egregiamente la patata, la lingua la infilava pienamente nella spacca senza indugi. Ammetto di aver goduto parecchio in tal modo. Ma anche lei desiderava l'appagamento e così iniziai a leccare la sorca stagionata e a passarci sopra pure le dita. Intanto, Daniela riprese la conduzione del gioco: la donna, stesa sul divano, mi leccò la passera che le finiva splendidamente in bocca. Gli orgasmi si susseguivano a ritmo indiavolato, da una parte e dall'altra. Devo ammettere che ci presi davvero gusto! Quando la signora si posizionò a pecorina, non disdegnai di usare la lingua da dietro nella sua fessura bagnata, succhiando pure il clitoride. Poco più tardi, mi toccò la medesima sorte: slinguazzata magistralmente a pecorina. Dopo quella venuta mi sentì piuttosto appagata ma Daniela, in astinenza atavica di fregna giovane, evidentemente no. Si masturbò davanti alla sottoscritta, pretese che le facessi compagnia mentre si dava piacere in modalità autoerotica. Fu lì che la mia indole da troia venne per l'ennesima volta alla ribalta. Mi accarezzò l'idea perversa di infilzarle il sedere con un dildo grandicello. Mi allontanai per qualche istante e tornai col fido "attrezzo" che tengo sempre in borsa per le necessità imminenti. A quel punto, senza pietà, le sbattetti l'oggetto dentro al culo facendola sussultare di piacere misto a un tantino di dolore. La stronza non si aspettava di venire "spaccata" in quel modo. Ad ogni buon conto, la donna gradì il trattamento speciale che la fece orgasmare ancora una volta e di brutto! Quando la salutai, affermò che mi ero meritata un incontro col nipote.         

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