venerdì 4 ottobre 2024

Il megadirettore maturo ama le giovani fanciulle

Salve da Lisa. Se Guido Giunti era un gentleman (un tantino effemminato), non si può certo dire lo stesso del Direttore Generale dell'Azienda, Ugo Ferramonti. Sapevo di dovermi confrontare con lui per poter confermare, a tutti gli effetti, il mio incarico di segretaria aziendale ben remunerata. Lo so, a freddo è impensabile che una bella ragazza vada a letto con un vecchio. Non posso affermare che il dr. Ugo, residente al nord da anni, fosse antipatico. Il suo interloquire, a tratti, in napoletano, date le evidenti origini del Sud, mi fece ridere non poco. Non parlo granchè il dialetto ma lo conosco, dal momento che mia madre è campana. Ferramonti ci tenne a spiegare di essere una persona perbene specificando che le voci infamanti sul suo conto provenivano da gente invidiosa del successo raggiunto negli anni. Capì chiaramente che gli piacevano le girls e che avrei dovuto soddisfare le sue voglie erotiche per poter mantenere il succulento posto di lavoro. Ugo non è un bell'uomo e, a dirla tutta, puzza anche parecchio. Quando lo baciai, non fu come sentire il sapore della fragola ma quello della merda contenuta in una tazzina da caffè, non so se rendo l'idea! Ma mi feci forza e andai avanti, alla parte migliore se vogliamo, il suo cazzo. Eh già, quell'uomo ha un palo notevole, non c'è che dire! Lo leccai, lo imboccai e mi sentì tanto troia nel farlo. Lui mi infilò le mani dappertutto, sembrava un polpo! Mi leccò con gusto il buco del culo, poi quello della fica. Devo ammettere che ci sapeva fare alla grande, di sicuro più del Giunti e più di molti altri ragazzi e uomini. Ugo è un porco e ha il potere dalla sua per cui riesce a portarsi a letto le ragazze, che rappresentano la sua "dieta sessuale" preferita. Certo, inutile pensare che fossi l'unica a concedermi in azienda. Chissà quante giovincelle avevano già aperto le gambe prima di me. Ma torniamo a noi. Lui si sedette comodamente sul divano e io gli salì sopra a cavalcioni. Il pisello grosso e duro si fece strada rapidamente nella vagina e cominciai a godere come una porca. Il maiale si divertiva a condire il tutto con commenti in dialetto per farmi sentire ancora più troia e sporca del dovuto ma, a quanto pare, a livello sessuale, questo comportamento funzionava eccome, dal momento che godevo come una zoccola, seppure lui mi facesse un pò schifo come uomo. Mi ritrovai a dover gestire due sensazioni contrastanti tra loro, una più ragionata, più logica, che mi portava a disprezzarlo e l'altra istintiva, animalesca, in cui la differenza di età contava poco. Ecco, la seconda mi conduceva perdutamente nei meandri del piacere sconfinato. Dopo avergli succhiato il cazzo un altro pò, non mi resi quasi conto che mi stesse sbattendo a meraviglia a pecorina come la peggiore delle mignotte e io glielo consentivo tranquillamente provando piacere enorme durante la penetrazione. Il ritmo dei colpi aumentò vertiginosamente, finchè arrivai all'orgasmo profondo. Lui, bramoso di scaricare il seme, mi porse nuovamente l'uccello in bocca ed io feci saettare con malizia la punta della lingua contro la cappella in modo che esplodesse. E infatti, poco dopo, un fiume di sborra mi inondò la bocca. Chiaramente, parallelamente mi sorbì tutti i suoi commenti dialettali carichi di insulti che sostanzialmente mi dipingevano come una baldracca. Nell'atmosfera carica di eccitazione, mi piacquero anche quelli! Posso senz'altro affermare che, il posto di lavoro, lo preservai "difendendolo" con le unghie sul campo. Non so come faccio a chiavare con un uomo che potrebbe essere mio padre se non addirittura mio nonno! Di sicuro non mi piace esteticamente ma mi coinvolge di brutto per quanto è maiale. Inoltre, ha un grandissimo cazzo! Finchè gliela darò, propinando bocchini a raffica, sarò sicura di tenere il lavoro. Ma è dura tenere questi pensieri dentro la testa, prima o poi si manifesta il desiderio di confidarsi con qualcuno.           

scopata col maturo





















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