mercoledì 23 ottobre 2024

Confidenze hot tra segretaria e Boss

Mi chiamo Jasmine. Svolgo l'incarico di segretaria d'Azienda. Sono fidanzata con un collega di nome Steven ma vado matta per il boss, Mr. Roger Watson. In realtà per Steven non provo quasi nulla, i miei pensieri sono rivolti sempre al direttore generale con cui intrattengo rapporti sessuali occasionali nel suo Ufficio. In realtà, scopavamo in maniera discreta e fugace, senza parlare troppo. Ma, un giorno, la nostra confidenza aumentò decisamente. Mi convocò d'improvviso nel suo ufficio pregando di chiudere la porta a chiave. Disse che doveva affidarmi un incarico importante. Io ero già in vena di succhiargli lo splendido cazzo, lui pronto a ricambiare leccando le mie fessure da dietro. Ma veniamo all'incarico. Gli occorreva una nuova segretaria. Inizialmente presi male questa richiesta. A cosa gli serviva un'altra segretaria? Allora io che ci stavo a fare? Solite gelosie femminili, lo ammetto! In realtà, mentre scopavamo beatamente, mi spiegò che, per gestire il pacchetto clienti al meglio, bisognava disporre di segretarie aggiuntive. Non è un mistero che, parecchi affari, si chiudevano con "l'intervento mirato" della segretaria, capace di addolcire la controparte a suon di pompini (e in questo sono una maestra) e scopate. Solo che, giustamente, anche una "leonessa" come me avrebbe difficoltà a gestire 10-15 persone arrapate e pervertite. Non sono tutti gentlemen come Roger e con tanta gente mi sarei potuta trovare in difficoltà e con le aperture sfondate a sangue, semmai, o peggio. Intelligentemente, mister Watson intendeva ripartire il "carico" di clienti in modo tale che ogni segretaria dovesse occuparsi di un massimo di 3 persone contemporaneamente, che già è impegnativo. Tali motivazioni, peraltro plausibili, placarono la mia gelosia. Intanto, mr. Roger mi chiavava di brutto sulla scrivania. Ad un tratto, mi pose una domanda intima, chiese se mi piacessero le donne. L'argomento mi imbarazzò e, istintivamente risposi di no. Ma lui insistette, chiese di riflettere accuratamente, prima di rispondere. E così menzionai un episodio che mi era accaduto ai tempi del College, all'età di 18 anni, con una compagna di stanza. In realtà, avevo cercato di rimuoverlo, forse per la paura che mi potessero piacere sul serio le femmine. Ad ogni modo, vuotai il sacco e gli spiegai che, durante una sbronza a base di birrette, questa tipa mi aveva baciata e sditalinata. Secondo il capo, una persona si conosce appieno soltanto nell'intimità e questo chiarì il motivo della domanda. Roger esigeva che selezionassi la nuova segretaria approfondendo poi la conoscenza a letto. Mi parev un'idea un pò folle e, d'stinto, gli risposi: "Vorrei vedere lei con un uomo!". Ma restai spiazzata quando lui, confidandosi a sua volta, mi raccontò di un particolare periodo trascorso in Giappone, alcuni anni prima. In tale occasione, per favorire la definizione di un importante contratto di lavoro, era sceso a compromessi finendo per scopare un dirigente dopo essersi lasciato spompinare, il tutto davanti al plastico inerente un progetto edilizio. Insomma, una scopata d'affari, più o meno, in cui il mio amato capo aveva messo un asiatico a pecora montandolo fino all'eiaculazione. Dopo queste confidenze bollenti, Watson mi schizzò in bocca e la sborra abbondante colò allagando le tettone. A quel punto, mi ricordò di portare a conclusione l'incarico assegnato. Un tantino preoccupata per le modalità (che prevedevano pure un rapporto lesbo) assicurai all'uomo di provare a fare del mio meglio.         




















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