venerdì 4 ottobre 2024

Confidenze infuocate tra amiche

Un bacio da Lisa. Siamo giunti all'ultimo capitolo di questa storia interminabile. Abbiamo visto che riuscì a tenere il posto di segretaria, prestandomi ai bisogni erotici del datore di lavoro maturo. E non dico che scopare con il dr. Ugo sia una pratica spiacevole. Quel porco è capace di rendermi la sua troia come nessun altro maschio, giovane o attempato, sia capace di fare. Ad ogni modo, sentivo il peso di tenere questi segreti dentro, di non rivelare gli scheletri nell'armadio della mia vita. E così, decisi di aprirmi con una cara amica di nome Alessandra. Le cominciai a raccontare le situazioni legate al desiderio di emergere sul piano professionale, permeate di atti libidionosi. Quel giorno, tra un discorso e l'altro, mandammo giù qualche bicchiere di vino rosso di troppo e ciò fece calare del tutto i nostri freni inibitori. Alessandra, che non ha mai disprezzato il gentil sesso, si sentì incoraggiata a prendere una certa iniziativa, specialmente dopo essere venuta a conoscenza del mio flirt con la manager matura bionda alla quale, alla fine, avevo egregiamente rotto il culo con un adeguato dildo. Le parlai anche di Guido, naturalmente, il capufficio gentleman, carino, ma non troppo virile, al quale avevo propinato uno splendido pompino mentre ammiravo il suo culetto liscio. Bhè, fui così troia da passargli il numero di telefono di Federico in modo che i due si conoscessero. Federico, tempo dopo, mi ringraziò attraverso un messaggio, dopo essersi trombato Guido, evento fin troppo prevedibile. Intanto, questi discorsi incuriosivano e introiavano la mia amica sempre più. Limonammo, le leccai il collo, i capezzoli. Alessandra, a quel punto, si sentì incoraggiata a slinguazzarmi la patata. Poi mi stesi, in modo da ricambiare leccandola da sotto. L'atmosfera divenne rovente e culminò con un grandioso 69 saffico durante il quale assaporammo entrambe il gusto sublime dell'orgasmo. La troietta, presa confidenza a sufficienza, si sentì "autorizzata" a corroborare il mio amplesso aiutandosi con due dita che spinse con decisione nella topa, dopo aver leccato a meraviglia. Bhè, Alessandra, sentendo che guadagno bene, chiese di poter essere "visionata" da Ugo, il Capo, il direttore amante delle giovincelle. Vorrebbe raggiungere pure lei la sua fetta di gloria. Bhè, a quel porco di Ferramonti di sicuro non dispiacerebbe sfondarsi una biondina così carina. Non so se la incoraggerò a presentarsi ad un eventuale colloquio, infondo basto già io a svuotargli perbene i coglioni a quel porcone.      

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