lunedì 7 ottobre 2024

Le pulsioni cuckold del mio compagno

Mi chiamo Loredana. Ero fidanzata con Rosario da oltre due anni. Lavoravo nel suo Ufficio come segretaria. Tutto filava liscio. Il mio compagno non avallava pretese particolari nell'intimità, durante la quale scopavamo in maniera piuttosto appagante. Tuttavia, un bel giorno, Rosario tirò fuori, a sorpresa, un lato oscuro del carattere, esternando pulsioni particolari con le quali non avrei mai immaginato, neppure lontanamente, di dovermi confrontare. Ci trovavamo alle nostre rispettive scrivanie, come al solito, quando lo provocai con una posa hot durante la pausa pranzo. Lui affermò di avermi fotografata, non solo, ma di aver pure inviato lo scatto al suo amico del cuore di nome Carlo. Con Rosario ormai avevo confidenza, dopo due anni di relazione, ma non mi andava giù che mostrasse le mie foto sexy ad altre persone. Non intendevo passare per puttana! Ma, in realtà, Rosario non inviava le immagini a tutti bensì solo al suo amico preferito. Mi leccò le tette, la figa, dopoiche gli feci un pompino, prima che cominciassimo a scopare. Nel corso della trombata, venne alla luce tutta la sua morbosa ossessione nei confronti dell'amico. Mi mostrò le sue foto, chiese se quel tipo mi piacesse (ovviamente risposi di si, stava messo bene!). Rosario fremeva dal desiderio di vedermi castigata dall'amico in una sorta di "menage a trois". Mi parve un'idea folle ma cominciai a vederla possibile, nel momento in cui mi resi conto della sua scarsa gelosia, totalmente sovrastata dal desiderio di vedermi fottuta da Carlo. Il nostro rapporto raggiunse il culmine della complicità libidinosa. Prima di allora, non mi era mai capitata una situazione simile, anzi, di solito, i miei ex palesavano più gelosia che altro. Rosario non stava più nella pelle nel constatare il mio parere favorevole alla sua discutibile iniziativa. In quei giorni, mi pregò di vestire più provocante del solito, di usare un profumo di marca e mi lasciò dei soldi per andare da un parrucchiere di livello elevato. Preparata a dovere, come una specie di mignotta di alto bordo, attesi che quel tipo ci facesse visita in ufficio.        

minigonna















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