Mi chiamo Gioele. Questa storia ha dell'incredibile, lo scoprirete tra poco. Oggettivamente, mia madre, la nota imprenditrice Amalia Baretti, è una donna decisamente attraente. Non posso negare di averle dedicato, fin da giovanissimo, le migliori seghe pensandola o spiandola nuda mentre si trovava nel bagno. Solo che allora gli equilibri erano diversi. Mio padre faceva ancora il suo dovere coniugale di marito e se la scopava puntualmente. Spesso li spiavo dal buco della serratura mentre fottevano in camera da letto. Fin qui tutto normale, no? Cosa volete che accada tra marito e moglie? Tuttavia, col passare del tempo, i rapporti cambiano, può subentrare la noia. Fatto sta che, mio padre Amilcare, cominciò a trovare soddisfazione, diciamo così, con le giovani ragazze, sue dipendenti in ufficio poco più che maggiorenni. Amalia non è una stupida, comprese appieno la situazione anche se lui, come molti uomini, negava l'evidenza e, di conseguenza, non ammetteva i frequenti tradimenti. Fu così che mia madre, all'improvviso, con la scusa degli impegni lavorativi, partì per gli Stati Uniti. Sapevo che non si sarebbe recata lì giù soltanto per gestire affari ma, piuttosto, per trovare il "conforto" di giovani ragazzi disposti a scoparsela perbene. Il desiderio di ricambiare le corna era plausibile anche se poco accettabile. Quando rientrò dall'estero fece visita a Sandra la bionda, una sua cara amica. Di lei sapevo qualcosa, non tutto. Diciamo che conoscevo il figlio, un bravo ragazzo. A quanto pare, al pari di mia madre, nemmeno Sandra stava messa bene con il matrimonio. Il marito si sbatteva un'altra tipa, giovane ovviamente. Mia madre mi disse solo che avrebbe consigliato Sandra sulla possibilità di creare un profilo su "catching", un'app di incontri dove peraltro sono iscritto anch'io. Ma le sue parole furono piuttosto vaghe, in quella circostanza. Proprio lì trovai una fidanzatina, anche se non mi prendeva più di tanto (la scopai qualche volta ma non se la sentiva nemmeno di fare pompini). In realtà (apro una parentesi) scoprì solo molto tempo dopo che, il giorno in cui Amalia fece visita a Sandra, non l'aiutò soltanto con l'app ma le leccò pure la figa per calmare le voglie erotiche represse di quest'ultima, in evidente astinenza sessuale dopo le vicende matrimoniali poco gratificanti. Il colpo di fortuna esagerato, di cui beneficiai, fu che beccai Sandra sull'app! All'inizio, non sapevo che si trattasse proprio lei. Lo scoprì soltanto dopo alcune chat, preciamente nel momento in cui arrivammo al dunque e mi invitò a casa sua. E' evidente che ci fu un imbarazzo iniziale notevole. Lei conosce mia madre, io frequentavo il figlio. Insomma, se fossi stato una persona perbene, avrei dovuto salutare e andarmene. Ma siccome non sono affatto un santo, nemmeno lontanamente, rimasi e ci andai a letto approfittando delle mancanze di attenzioni che il marito non le riservava più. La sintesi: baci, leccate di fica, pompini e grande chiavata. Devo riconoscere che, quella sera, Sandra era in forma smagliante. Annegai di sborra le sue magnifiche tettone. Se mia madre aveva accennato, a grandi linee, qualcosa riguardo alla questione di indirizzare Sandra sull'app catching, quest'ultima mi dette conferma piena che Amalia l'aveva aiutata in tutto e per tutto a creare e configurare nei minimi il suddetto profilo per incontri, inclusa l'indicazione della preferenza per i maschi giovani (per deduzione logica supposi che pure a mia madre eccitassero i ragazzi). Ad ogni modo, quando vidi Amalia, le raccontai di essere andato a letto con la sua amica. Rimase parecchio perplessa circa tale rivelazione. Essendo abile con la tecnologia, mi ero copiato tutte le foto spinte di mamma coi ragazzi in USA. Di conseguenza, la intimai di spogliarsi, pena la pubblica diramazione delle sue foto hot scattate Oltreoceano. Come in una situazione da scacco matto, Amalia non potette far altro che ubbidire e mostrare, lentamente, le sue grazie. Sognavo da una vita un approccio del genere, confesso che mi arrapai di brutto nel vederla spogliata. Poi, però, la vidi decisamente in imbarazzo per cui decisi di rallentare un attimo e le permisi di mettere la vestaglia e di riscaldarsi un pò. Ma ero troppo voglioso, lo testimoniava il cazzo, ormai durissimo. Lei si avvicinò e me lo toccò, quasi meravigliandosi che il suo corpo sexy potesse trasmettermi un effetto libidinoso così forte. In quella circostanza, la convinsi lentamente ad inginocchiarsi scoprendo il seno. Si prodigò in un pompino lento ed estenuante che mi eccitò da matti. Dopo alcuni minuti, estasiato, le schizzai dolcemente in bocca. Quella fu la prima volta in cui io e lei rompemmo il ghiaccio a livello intimo. Il tempo passava ed ero sempre più preso da lei. Arrivai al punto da provarci con Amalia davanti alla ragazzina che frequentavo. Ovviamente, la giovincella rimase sconvolta del fatto che potessi avere un feeling sessuale con la mia genitrice. Pur sconvolta, prese atto di quella sconvolgente e innegabile passione incestuosa. Facevamo i 69, godevo come un pazzo ma mi mancava qualcosa, volevo fotterla. Lei non si decideva, data l'evidente natura del legame sconcio. In città temeva che qualcuno potesse scoprire il rapporto poco inerente tra madre e figlio. Per cui, ad un certo punto, decisi di portarla in viaggio in un luogo che le piace tanto, gli Stati Uniti. Ma non puntammo a New York, dove peraltro si era scopata vari ragazzi, come sappiamo. La condussi in Arizona con una Jeep. Eh si, nel famigerato deserto. Lì, nella pace più totale, interrotta solo dal verso di qualche rapace, Amalia si sentì libera. Dopo le proverbiali leccate di fica e i pompini preliminari, riuscì a fotterla senza incontrare eccessive difficoltà. Le sparai il tarello duro nella patata, prendendola praticamente in tutte le posizioni: a candela, da dietro, a cavalcioni. Finalmente le stavo dando la dose adeguata di tarello nella passera. Al culmine dii una chiavata estenuante, in auto, all'ombra del deserto, le schizzai copiosamente sulla vagina liberando completamente la libido. Fu un momento estasiante dove finalmente la sentì completamente mia. Ma altre situazioni piccanti ci attendevano, al ritorno in città. Amalia incontrò Sandra. Mia madre, incapace di tenere a freno la lingua, le rivelò il segreto incestuoso. La bionda, oltre a rimanere sorpresa, affermò di sentirsi particolarmente sola, in quel periodo, invidiando quasi i risvolti accaduti nella vita di mia madre. A quel punto, Amalia, da gran porcella, intuì che si profilava la possibilità concreta di un rapporto a tre. Amalia era principalmente intrigata da un aspetto, quello di legittimare il possesso del maschio (il sottoscritto, nella fattispecie) nei confronti di un'altra donna. Inizialmente, Amalia concesse a Sandra soltanto l'imbocco del cazzo, non la penetrazione. Inoltre le due si baciavano, si toccavano e mia madre le leccava la fica. In quel frangente, scoprì quanto affermato precedentemente in questo racconto e cioè che, tra le due donne, c'era già stato un siparietto saffico, proprio il giorno della creazione del profilo di Sandra sull'app di incontri più in voga del momento (catching). Credevo che, durante il triangolo, avrei chiavato solo con mia madre. Invece, le esternazioni, assolutamente condivisibili, della bionda, indussero Amalia ad essere più disponibile. Sandra propose di figurare ufficialmente come la mia compagna, dinanzi alle altre persone, ossia in pubblico, in modo da allontanare i sospetti della gente su una possibile relazione incestuosa madre-figlio, supposizioni, chiacchiere che, alla lunga, ci avrebbero gettati dritti nella merda. Bisogna riconoscere la valutazione corretta da parte della biondona. Se avessi trascorso tutto il tempo con mia madre, ininterrottamente, prima o poi, qualcuno si sarebbe posto delle domande, peraltro lecite. Naturalmente, Sandra esigeva qualcosa in cambio. Amalia, rendendosi conto che fosse il male minore, rispetto ai giudizi della gente, le permise di ricevere il mio cazzo. Dunque, molto fortunosamente, ingroppai pure la bionda, con mia madre accanto che partecipava attivamente prima lasciandosi leccare i capezzoli dall'amica e poi slinguazzandole la patata, il tutto mentre Sandra beccava il tarello duro in fregna. Ampiamente appagato, dopo aver fottuto due belle donne mature di quel calibro, schizzai felice sulla pancia di Sandra, scaricando tutto il seme che tenevo in corpo, sotto lo sguardo compiaciuto di Amalia. E così, alla fine, me le sono fatte tutte e due, sia separatamente che insieme: che sballo! In realtà, non ho più un gran bisogno dell'app di incontri, dal momento che ho solo l'imbarazzo della scelta su quale fica aperta indirizzare il mio cazzo duro...
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