lunedì 7 ottobre 2024

Il mio compagno cotto del suo amico

Carlo giunse in Ufficio ed accadde ciò che non avrei mai ritenuto possibile, fino a qualche tempo prima. Gli sbottonai il pantalone. Poi, mi ritrovai con entrambe le cappelle degli uomini sulla lingua. Sbocchinai l'ospite mentre Rosario, eccitato, si smanettava guardando. Passai subito a pecorina, con Carlo che esplorò la vagina col suo tarello duro. Intanto, leccavo quello di Rosario, divenuto durissimo, data la la situazione libidinosa. Carlo proseguì ad impalarmi a candela, poi a cavalcioni spostando l'asta dalla fica direttamente nel culo! Godetti come una pazza. Rosario, estasiato, si segava e ammirava la scena. A Carlo piaceva alternare fisting e ditalini alle infilate di cazzo nei miei fori intimi. In questi idilliaci frangenti, godevo e succhiavo e leccavo il pisello del mio boyfriend. Poi, arrivò il momento culminante in cui, a cosce spalancate, ricevetti "l'inzuppata" del pisello di Rosario nella figa, oltre a quello di Carlo che mi stava già sfondando il sedere da parecchio. Dopo di ciò, Rosario proseguì il "fai da te" ammirando l'amico che mi inculava di santa ragione. Trapanata a quel modo, arrivai prepotentemente all'orgasmo profondo. Leccai la cappella di Carlo che cominciò a schizzare sborra all'impazzata che accolsi integralmente in bocca. Nel frattempo, Rosario esplose a sua volta bagnando il seno. Il mio partner chiese anche se il liquido intimo di Carlo fosse gustoso. In realtà, Rosario non toglieva gli occhi di dosso dall'amico, soprattutto non li levava dal pene intriso di sperma. A quel punto, non riuscì a tenere la lingua a freno e, rivolgendomi al mio compagno, gli dissi sfacciatamente che, probabilmente, la crema di Carlo avrebbe voluto assaggiarla pure lui e molto volentieri! Questa affermazione, che lasciava poco spazio agli equivoci, aprì gli occhi a Carlo e gli fece comprendere di non aver "ricevuto in dono" me sessualmente solo per la magnanimità di Rosario ma piuttosto perchè, quest'ultimo, teneva in testa un secondo fine, quello di giungere ad una complicità erotica tutta al maschile. Carlo capì la situazione ma, in quel momento, fece finta di nulla. Ci rivestimmo tutti e tre, ormai appagati dalle intense venute. Dopo di ciò, Carlo ci salutò. Quando io e Rosario restammo soli, lui, un pò stizzito, puntualizzò: "Sei impazzita? Cosa Diavolo gli hai detto, alla fine? Adesso mi hai sputtanato! Volevo andarci con più calma!". Risposi sorridendo: "Ah si? Bhè, non lo sai che prima o poi bisogna buttarsi? Sbavi dietro a quel tipo, è giusto che sappia quanto ci tieni a lui, no?". Replicò: "E adesso? Che cosa potrei fare?". Gli risposi:"Niente, lascia passare qualche giorno, poi lo inviterai di nuovo qui. Ma stavolta faremo un gioco leggermente diverso, a tinte sadomaso, in cui lui verrà bendato e legato ai polsi con le manette, così, ad un certo punto, potrai tenerlo in caldo con un succulento pompino, ad esempio, e con qualsiasi altra pratica tu voglia attuare. In tal modo, il piacere dovrà subirlo per forza da te, fidati!". Mi rispose: "Accidenti! Non so cosa farei senza una segretaria valida come te!". Scommetto che morite dalla voglia di conoscere l'esito del secondo incontro ma provate invece a usare l'immaginazione oppure attendete che io scriva il seguito, se ce ne sarà uno. Baci da Loredana! Leggi dall'inizio              

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