mercoledì 18 settembre 2024

Al femminile oltre l'amicizia

Mi chiamo Elena. Voglio raccontarvi la mia "amicizia particolare" con una donna un pò più grande di me, di nome Rosaria. Premetto che, fino al momento dell'esperienza che sto per narrarvi, mi ero intrattenuta, fisicamente, soltanto con soggetti maschili. Conobbi Rosaria frequentando la Scuola Guida. Io cercavo di prendere la patente mentre lei era impiegata presso la struttura. Nei momenti di pausa, in attesa o dopo le lezioni dell'istruttore, capitava di scambiare qualche parola con lei. Si innescò una simpatia reciproca che ci portò a diventare più confidenziali e a frequentarci al di fuori dell'ambito didattico relativo all'auto. Uscivamo come normali amiche, andavamo al bar, al cinema, a fare shopping, a cena. Lei era separata già da alcuni anni e non voleva saperne di conoscere altri maschi mentre io, di tanto in tanto, vivevo alcune avventure con gli uomini ma senza concludere nulla di serio. Il rapporto con Rosaria, col passare del tempo, divenne sempre più affiatato. Ci vedevamo spesso e mi piaceva questa situazione perchè con lei riuscivo a parlare liberamente di tutto, anche degli uomini che frequentavo. Mi recavo regolarmente a casa sua e non era mai accaduto nulla di strano, almeno fino a quel fatidico pomeriggio d'autunno. Rosaria, quel giorno, sembrava davvero gasata, irrequieta. Notai la sua palese voglia sessuale che riusciva a nascondere a malapena. Caddi dalle nuvole quando alluse, in maniera piuttosto diretta, di voler cercare un appagamento tra donne, precisamente con la sottoscritta. Mi sembrò un'idea folle ma, dato il profondo legame affettivo che si era venuto a creare tra noi, non intendevo deluderla per cui stetti alle sue idee sui generis per non contrariarla. Mi convinse a restare entrambe in intimo (con gli stivali) e a scoprire il seno per effettuare per gioco (a detta sua) degli autoscatti sexy. Per gioco oppure no, finimmo per restare nude. I suoi discorsi cominciarono a battere sul punto che, se si vuol davvero bene ad una persona, si finisce per fare qualsiasi cosa, pur di renderla felice. Una parola tira l'altra, e ci fu una palpata reciproca di chiappe. A un certo punto, sempre ad onor dei selfie, levammo pure le mutandine e i nostri corpi potevano toccarsi, specialmente dalla parte dei seni. Rosaria insisteva con le sue idee e finì per convincermi a compiere il fatidico passo, quello di sconfinare in un territorio per me sconosciuto, fino ad allora. Mi resi conto che cercava fortemente sesso, e così cominciai a leccarle il seno. Lei ricambiò e lì i freni inibitori di entrambi cominciarono palesemente a saltare. Gasata, afferrai il dildo che tengo nella borsa (per uso personale) con la convinzione di ficcarglielo nella sua patata pelosetta. Lo feci prima mentre stava messa davanti, seduta sul divano, e intanto le leccavo il seno. Poi, lei si mise a pecorina, scoprendosi totalmente ad un "attacco". Da lì fu facile penetrarla a fondo e a lungo con l'oggetto. Godeva e gongolava di piacere, la troiona stagionata! Poi, continuai a darle piacere anche quando si girò di faccia: la infilzavo con l'oggetto e, nel contempo, le leccavo i capezzoli. Ad un certo puto urlò sbrodolanto sul dildo come una maiala. Mi resi conto che aveva provato un orgasmo piuttosto soddisfacente. Dopo di ciò, fui io a venire infilzata a lungo dall'oggetto, mentre stavo posizionata di fianco, sopra il divano. Stavo quasi per godere, in tal modo, ma lei, d'improvviso, mi girò a pancia sopra e continuò a stimolare la mia sorca "massaggiandola" impetuosamente com l'oggetto. Nel frattempo, ne approfittò per palparmi sensualmente i seni. A quel punto, era inevitabile che esplodessi in un amplesso bollentissimo ricco di liquido col quale inondai perbene l'oggetto amico. La gioia e la soddisfazione di Rosaria furono immense. Io assaporai l'intensa venuta con gli occhi chiusi. La donna matura approfittò della mia totale vulnerabilità del momento per chinarsi e piazzarmi la sua lingua in bocca, mentre continuava sovente a carezzarmi il seno. Nell'impeto sublime della venuta, trovai estremamente eccitante limonare (non lo avevo mai fatto con una persona del mio sesso, in precedenza). Poi, però, a freddo, mi sentì decisamente sporca perchè, solo allora, realizzai pienamente che mi stava baciando una donna e non un uomo. Mi staccai di colpo da lei, mi rivestì rapidamente e scappai via. Bhè, mi dispiace di essermi comportata in tal modo ma, infondo, si ha sempre paura delle situazioni nuove. Volete sapere se, dopo quella volta, ricontattai di nuovo Rosaria oppure no? Bhè, passarono dei giorni di totale silenzio, durante i quali nessuna delle due si fece sentire a cellulare, nè con chiamate e tantomeno coi messaggi. Credo sia normale, io dovevo metabolizzare e lei, intelligentemente, mi lasciò lo spazio adeguato per poterlo fare. Lascerò alla vostra immaginazione la facoltà di intuire se tra di noi si instaurò una vera e propria relazione sessuale oppure se si trattò, semplicemente, di una vicenda avventurosa isolata. Nel frattempo, vi lascio in compagnia di questo testo che ho trovato su internet che spiega, secondo gli esperti, le ragioni per cui, oggigiorno, parecchie donne si rifugiano, o comunque scelgono, di vivere un rapporto lesbico.                  

"Nelle donne, l’amicizia femminile, da sempre, è stata vissuta in modo sentimentale, intimo (anche negli anni Ottanta si vedevano le adolescenti che si tenevano per mano e di certo non si sarebbero mai dichiarate bisessuali). La spinta culturale delle istanze LGBT, congiunta con l’erotizzazione diffusa della società, trova allora lì, in quel rapporto più confidenziale tra donne, un pertugio per infiltrarsi nelle giovani menti e, così, quella naturale intimità tra ragazze si erotizza, si trasforma da amicizia ad attrazione fisica. In secondo luogo è noto che il maschio è latitante, che ha perso di virilità, si è femminilizzato (non è più forte, responsabile, maturo, etc.). Inoltre, le diffuse campagne di odio contro la figura maschile lo hanno dipinto, agli occhi delle donne, come un nemico, un mondo da cui tenersi alla larga. La salvezza, il porto sicuro, il luogo di comprensione e affetto diventa dunque il mondo femminile, l’unico rimasto. Il rifiuto del maschio, perché non vero uomo e perché potenzialmente pericoloso, ha portato a cercare tra le donne anche il rapporto affettivo ed erotico, oltre la pura e semplice amicizia."

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martedì 17 settembre 2024

Gallerie erotiche di settembre, capitolo 2

Nuove fragranti gallerie settembrine! (09/2024 parte 2)











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lunedì 16 settembre 2024

L'insaziabile Ornella

Parte 9: Capitolo finale! Un saluto da Maddalena. Dopo il burrascoso litigio, avvenuto, qualche mese prima, fu difficile parlare nuovamente con mia madre Ornella. Gli chiesi di fare pace ma lei, ironicamente, alluse ad un eventuale licenziamento "servito" dalla mia datrice di lavoro. Le spiegai che era stata proprio la manager a suggerire un chiarimento tra madre e figlia e non solo. Silvana, infatti, auspicava anche un coinvolgimento erotico tra me e Ornella. Mentre esponevo queste idee incestuose piuttosto sconce, mi convincevo sempre più che, infondo, potevano rappresentare una strada praticabile. Mia madre non si scandalizzò di certo, per lei il senso del pudore è qualcosa di inesistente. Io ci vedevo una chance, dopo le delusioni pseudoamorose avute, la prima con il fidanzato e la seconda proprio con la suddetta imprenditrice. L'atmosfera sembrò scaldarsi ma la mamma chiese di mantenere la calma, dal momento che, mia sorella Ilaria, in giro per i negozi, sarebbe rientrata di lì a poco. Dovemmo entrambe frenare i bollenti spiriti. Ilaria tornò poco dopo e ci trovò in camera da letto in lingerie. Mia madre accampò subito una scusa: disse che stavamo provando dell'intimò sexy. Poi, aggiunse che mi avrebbe tinto i capelli rossi di nero il giorno seguente. Ilaria confermò di doversi recare al cinema con le amiche, il giorno dopo, per cui, il piano di Ornella per restare da sola con me, sembrò perfetto. Non stavo più nella pelle, l'astinenza sessuale cominciava a farsi sentire. Il giorno seguente, mia madre mi condusse direttamente in camera da letto. Non avrei mai pensato di sottostare ad una porcata simile ma provai sensazioni di inennarrabile piacere quando lei, con audacia ed esperienza, mi leccò il buco del culo a pecora senza pietà. In pochi minuti, esplosi in un orgasmo pauroso. Non me la sentì di ricambiare, però le offrì pose bollenti in modo che potesse masturbarsi ammirando le mie grazie. Pensavo di aver trovato una nuova via percorribile. Ero contenta per aver fatto pace con mia madre, nel contempo non potevo lamentarmi dell'appagamento sessuale. Ma quella situazione, apparentemente idilliaca, durò giusto lo spazio di qualche giorno. Mia madre era intenzionata a farsi pure mia sorella minore (abitano insieme). Ilaria non è mai stata attratta granchè dai maschi ma teneva nascosto il suo orientamento. Fu facile per mia madre portarla a dialogare, ad aprirsi, prospettandole complicità e vicinanza di apertura mentale. Ilaria si sciolse e mia madre se la portò a letto. Insomma, le due si dettero da fare parecchio, utilizzando pure un dildo. In realtà, mia madre sverginò proprio con quello mia sorella che, naturalmente, non aveva mai scopato con un ragazzo. Le beccai sul fatto, vidi le loro gesta, compresa la rovente limonata finale post orgasmica. Quando "irruppi" sulla scena, si creò, evidentemente, un pò di tensione e acredine tra me e Ilaria. Mia sorella non sapeva che, precedentemente, con la scusa della tinta, ero stata pure io a letto con mamma. C'era rivalità, ognuna voleva scalzare l'altra mentre mia madre, col suo solito inconfondibile stile, propose una cosetta a tre. Ma era impossibile, irrealizzabile sul piano pratico, dal momento che io e Ilaria non siamo mai andate troppo d'accordo. La rivalità continuò anche nei giorni successivi. Che situazione sconcia e imbarazzante: litigare tra sorelle per chi doveva ottenere "l'esclusiva" con mia madre: pazzesco! Ornella, da brava ninfomane, ci riservò un'altra sorpresina delle sue. Fregandosene altamente dei dissapori tra noi figlie e pensando solo alla propria serenità, nonchè all'appagamento personale (come darle torto: la vita è breve!), decise di provarci, peraltro con successo, con una sua collega coetanea d'ufficio dall'indole piuttosto maiala, di origini napoletane, una bionda di nome Claudia. Per tale motivo, la invitò a casa a pranzo a mangiare linguine capperi e olive (o dovrei dire alla puttanesca!) mentre io e Ilary non c'eravamo. A Claudia piace il cazzo ma, in tempi di magra, ci si accontenta anche d'altro. E così, per mia madre, non fu difficile convincere l'amica, già disinibita di suo, a divertirsi sessualmente. Quando le beccai, stavano già sull'onda di un 69 ma, probabilmente, i loro arditi giochi erano cominciati un pò prima. Vederle urlare come cagne in preda al piacere, mi gelò il sangue, da un lato, dall'altro mi eccitò notevolmente. Sul principio, manifestai la mia palese incazzatura, dal momento che Ornella aveva sostanzialmente usato noi figlie. Poi, però, provai sensazioni diverse, quando parlai con Claudia in disparte. Infondo, quella donna, che spesso parla in dialetto, risulta simpatica. Disperata per le mie situazioni personali, le chiesi spudoratamente di leccarmi la fica. Ma sappiamo che i napoletani amano usare anche altre parole, oltre che sorca, passera etc, per definire il mitico organo sessuale femminile, quali? Bhè, fessa e pucchiacca, per esempio. Il risultato non cambia, ovviamente ma a me suona divertente chiamarla pucchiacca e a voi? Ad ogni modo, mi misi a pecora, nella speranza che Claudia provvedesse ai miei impellenti bisogni: con quale risultato? Un orgasmo favoloso! Meno male che mia madre ha delle amiche intraprendenti e disponibili!

porcate


giovedì 12 settembre 2024

Complicità tra imprenditrici mature viziose

Capitolo 8. La felicità è una pia illusione, in questa vita. Cadere in basso, al punto da andare a letto con i clienti dell'azienda, mi consentì di percepire entrate maggiori. Mi sentivo sporca ma questa sensazione, non proprio idilliaca, veniva di gran lunga superata e premiata dalla folle passione che nutrivo per Silvana. Credevo di essere nelle sue totali grazie ma, purtroppo, mi sbagliavo di grosso! Come potevo immaginare che ci fosse un'altra persona, una bionda matura, nel suo cuore? Sorpresi Silvana e Adriana insieme nell'intimità. Quest'ultima, anche lei imprenditrice, aveva trascorso un periodo lontano, all'estero, per motivi di lavoro. A quanto pare, le due si conoscevano da tempo. Palesava, in modo più che evidente, la forte attrazione, la chimica, presente tra le due affascinanti signore. Quella alla quale assistetti fu, evidentemente, una rimpatriata Lesbo. Dai discorsi di Silvana sulla sottoscritta, fu lampante che mi avesse usata, sia a letto, sia fuori, per ottenere maggiori profitti nell'attività. E' pur vero che anch'io traevo dei benefici dalla situazione ma, di sicuro, ci restai male lo stesso. Assistetti al siparietto tra le due donne. Sostanzialmente, Silvana si fece l'amica con foga, usando sia le dita che la lingua, per poi essere ricambiata in modo più soft ma alltrettanto efficace. L'eccitazione raggiunta era ormai tale che, ad Adriana, bastò una leccatina per far venire la manager mora. Dopo gli orgasmi, le ladies si palparono le tette a vicenda compiaciute. A quel punto, feci rilevare la mia presenza e Silvana invitò la dama bionda ad allontanarsi in modo da parlarmi in disparte. Bhè, chiaramente, l'imprenditrice bruna si rese perfettamente conto di quanto fossi presa da lei e si divertiva a provocarmi. Intanto, mi mise di fronte alla cruda realtà. Sarei potuta diventare solo uno scarto per lei, una seconda scelta, sempre dopo l'altolocata affarista bionda. Mai e poi mai sarei stata suscettibile di esclusiva. Insomma, potevo restare una ruota di scorta, nulla più. Mi sentì di aver perso tutto, sentimentalmente, in primis il mio ragazzo che era andato a letto con Ornella, la mia genitrice. E Silvana fu pronta ad inserirsi perentoriamente in questa faccenda, a farmi notare che avrei potuto raggiungere la pace, almeno con mia madre. Ma la sua malizia arrivava all'inverosimile. Secondo lei potevo spingermi oltre un semplice chiarimento, non una normale e semplice riappacificazione tra figlia e madre. In pratica, suggerì che avrei potuto andarci a letto compiendo un incesto a tutti gli effetti. le sue parole mi turbarono ma quella donna riusciva sempre a coinvolgermi, anche su fantasie zozze e improponibili come questa. Fatto sta che arrivai pienamente all'orgasmo con un lievissimo ditalino appena accennato che assaporai stesa sul letto completamente nuda. Silvana insisteva con la sua teoria provocatoria: disse che, a supporto, mi sarei dovuta presentare da Ornella con tanto di fiori e cioccolatini omaggio (come se fossi stata io quella ad aver sbagliato tra le due... Va bhè!). Seppur sospinta da indicazioni totalmente fuori luogo, decisi lo stesso di recarmi da mia madre per cercare di ritrovare la pace, nonostante la colpa del diverbio non fosse stata mia.

imprenditrici mature

lunedì 9 settembre 2024

Gallerie porno Settembre parte 2

Gallerie gratuite porno di Settembre, parte due










In vendita come una puttana

Capitolo 7. Ciao da Maddalena. Ero decisa a dare tutto per l'Azienda e per rendere orgogliosa Silvana, la mia datrice di lavoro e mentore. La manager mi lasciò da sola in una camera da letto ad attendere due clienti da "intortare" perbene per chiudere un contratto favoloso il cui 20% sarebbe finito, come importo bonus, direttamente nelle tasche della sottoscritta. Sentì bussare alla porta e così dissi a quei tipi di entrare. Per come vestivo da mignotta, quei due si arraparono subito. Leccai le loro cappelle in un colpo solo, poi mi feci scopare da uno a pecora (quello col tatuaggio di serpente sulla gamba) e intanto leccavo la fava dell'altro (il maschio più peloso). Dopo, il villoso si accomodò direttamente nel mio culo senza troppi convenevoli, mentre leccavo la mazza di "mister serpente". Il meno villoso me lo mise dritto in culo, intanto segavo il tarello dell'altro. La doppia penetrazione giunse impetuosa. In tale occasione, i clienti mi sfondarono contemporaneamente i buchi ma dandosi il cambio, in modo che ognuno penetrasse sia la figa che il culo. Poi, i loro cannoli schizzarono copiosi e allagarono di sborra, in tandem, il mio viso e la bocca. Assaporai il prelibato nettare. Proprio in quel frangente, entrò Silvana che, osservando la scena, apparve soddisfatta e si assicurò che tutto fosse girato per il verso giusto. Quella volta mi sentì davvero una gran puttana e mi imbarazzò ancor di più essere vista all'opera dalla manager d'assalto. Il contratto venne firmato da quei due uomini e io vissi il mio momento di gloria. Non vedevo l'ora di stare un pò da sola con lei, la mia amata imprenditrice di successo, ma una doccia gelata mi avrebbe atteso a breve.      

troia

Ritorno speranzoso dalla manager

Capitolo 6. Buon pomeriggio da Maddy. Abbastanza schifata per l'avventura tra mia madre Ornella e Alex, tornai dalla persona che credevo fosse la panacea di tutti i mali, la manager Silvana. Liquidato il fidanzato, mi sentì ancor più libera di interagire con la mia affascinante datrice di lavoro. Ci stendemmo su un comodo lettone. Per l'occasione, indossai pure le autoreggenti. Ero cotta di quella donna. Manifestai il desiderio di voler guadagnare il più possibile e le confidai di voler intrattenermi coi clienti per percepire "bonus" e aumentare così le mie entrate personali. Avevo finalmente le idee chiare: usare gli uomini solo per interesse e tenere lei come fidanzata. Quando rivelai i miei sentimenti, lei non parve tanto entusiasta. Spiegò di non poter tenere in piedi una relazione saffica con una segretaria assunta da poco. Si preoccupava dell'immagine, del giudizio degli altri, dei suoi amici e conoscenti facoltosi con la puzza sotto il naso. In quell'ambiente non importava chi fossero le parti di una relazione: un uomo e una donna, due uomini, due donne, a patto di appartenere al medesimo "rango" eccelso. In ogni caso, ci baciammo e limonammo con passione. Mi leccò la figa e io ricambiai adeguatamente, prima succhiando e leccando il clitoride, poi fistandola accuratamente. Se ne venne così, con le mie dita (medio e anulare) che le affondavano dentro morbidamente.

troie

sabato 7 settembre 2024

Alex e la madre di Maddy

Un bacio da Maddy. Questo quinto capitolo è, forse, una delle parti più sconvolgenti dell'intera vicenda. Degli uomini non mi sono mai fidata al 100%, e ci sta, ma ricevere una pugnalata alla schiena dalla propria genitrice, è tutta un'altra storia, ovviamente. Presa dagli impegni e dai patemi quotidiani, non incontravo spesso mia madre Ornella. Ad ogni modo, una cosa è certa: scelsi il giorno peggiore per andarla a trovare! Non so come si fosse incanalata la situazione, fatto sta che quel pervertito di Alex aveva cercato conforto tra le braccia di mia madre e lei, troiona, lo aveva pure accolto. Dispongo di una copia delle chiavi di casa di mia madre. Quando entrai, trovai Alex e mia madre nel pieno di una lussureggiante scopata! Quella zoccola di Ornella, si era pure premunita di indossare le autoreggenti beige. La mia presenza li imbarazzò solo in parte, ma non fu sufficiente a interrompere la loro audace trombata che andava sempre più in crescendo. Si concluse con una sborrata copiosa del maschio tra le tette di quella porcella di mia madre. Ornella non si sentì per nulla in colpa, riguardo a ciò che aveva appena combinato: sottolineò la sua superiorità di interagire coi maschi tra le lenzuola, rispetto alla sottoscritta. In pratica, ne approfittò per ribadire quanto fosse brava a soddisfare gli uomini, Alex incluso, ovviamente. La delusione fu a dir poco totale. E' vero che, ultimamente, Silvana mi prendeva parecchio, sia lavorativamente che fisicamente. Ma per un ragazzo, trombare con la madre della fidanzata è un'autentica porcata. Mandai entrambi affanculo e tornai dalla manager in cerca disperata di conforto.     

tradimento

venerdì 6 settembre 2024

Sedotta dalla manager

Salve da Maddalena. Eccoci giunti al quarto capitolo di questa storia che sembra interminabile. Dopo il triangolo bisex in cui Alex, il mio ragazzo si mise in gioco penetrando ampiamente l'amico benestante, tornai trionfante da Silvana per raccontarle la vicenda. Ero così euforica del fatto che, in tal modo anche Alex poteva contribuire a livello economico, che forse risultai troppo spensierata e, almeno inzialmente, sottovalutai gli intenti di miss Silvana. La donna mi coinvolse in un gioco erotico raffinato che pareva soft, almeno all'inizio. Insomma, mai mi sarei aspettata che, una donna così affascinante e carismatica, direttrice d'Azienda, potesse provarci con un'aspirante segretaria. Precedentemente avevo percepito dei sentori ma senza darci troppo peso. Non si ha mai la certezza di qualcosa finchè non si arriva all'evidenza dei fatti. Quella sorta di complicità patinata in lingerie, sembrava un dialogo confidenziale tra amiche ma vi assicuro che innescò le premesse per una complicità decisamente più bollente. Proprio stentavo a credere che Madame Silvana tentasse di sedurre una ragazza. Me la immaginavo come una donna piena di uomini, supposizione che trovò il riscontro delle sue parole. Ma, a quanto pare, per lei il tempo dei maschietti era tramontato o, almeno, non rappresentava più un elemento fondamentale. Ero convinta di doverla dare ad eventuali clienti futuri, non alla datrice di lavoro! E invece, per Silvana, questo "passaggio" veniva considerato un requisito essenziale. La mia assunzione (con stipendio minimo di 2.500 euro al mese, ricordiamolo!) era inevitabilmente legata al cedere ad una sorta di ricatto sessuale, se così vogliamo dire. E' difficile andare con una donna, per una ragazza come me che è sempre stata soltanto con gli uomini, che ha visto esclusivamente cazzi. Ma la seduzione, la libidine, sono scanditi da attimi di perversa irrazionalità guidati dall'impulso animalesco, durante i quali tutto può accadere. Dopotutto, il mio uomo aveva già ceduto al fascino dell'altra sponda, o dell'altra Parrocchia, come dir si voglia. E così presi coraggio e tolsi le mutandine, mentre lei si sedette. Potevo sentire l'odore intenso della sua passera umida che non sembrava affatto sgradevole. Silvana mi suggerì di abbassarle le mutandine ed io lo feci. La donna matura spalancò le cosce ed io cominciai a leccargliela. Feci del mio meglio, considerata la mia scarsa esperienza con le femmine. Ma ci misi tanto impegno e slinguazzai la patata matura anche da dietro. In maniera rozza ma efficace, riuscì a condurla ad un gradevole orgasmo, utilizzando semplicemente l'indice che portavo dentro e fuori la vagina a ritmo sempre più incalzante. La signora apprezzò la buona volontà, poi dimostrò "sul campo" quanto fosse capace a soddisfare le femmine. Spalancai le gambe e lasciai che lei tormentasse la mia topa sia davanti che da dietro. Mi rigirò a piacimento come una frittata e a tratti mi mordeva sapientemente il clitoride. Provai sensazioni inebrianti, fino al raggiungimento del profondissimo amplesso. Le offrì il mio liquido intimo in bocca, in preda ad un appagantissimo orgasmo. Quando mi alzai dalla sedia, trovai difficoltà a stare all'impiedi, dato che mi tremavano le gambe.           

Lesbian duo

Gallerie porno settembre

Gallerie porno grauite dell'inizio di settembre








Brivido bollente al maschile

Ciao da Maddalena. Mi recai dalla manager per comunicare il mio no alla sua succulenta proposta. Motivai il rifiuto speigando di non voler accettare l'incarico a causa del mio fidanzato. Non mi andava per nulla giù che solo io dovessi impegnarmi e prodigarmi al 100% mentre lui se ne stava comodamente stravaccato  sul divano a guardare la TV oppure "occupato" da futili uscite perditempo. Precisai anche che Alex avrebbe potuto portarsi a letto Gianmarco, il suo amico benestante, rendendosi così estremamente utile. Solo che si trattava di intrattenere un rapporto gay, pratica non proprio nelle corde del mio ragazzo, o almeno così credevo. Ma Silvana, una donna imprevedibile, dalle mille risorse, mi offrì subito una lampante e geniale soluzione. La manager suggerì che avrei potuto invitare io il "finocchietto" a casa, ponendo così Alex di fronte al fatto compiuto. Naturalmente, lei parlò in quei termini nella speranza che io cambiassi parere e accettassi finalmente l'incarico di segretaria. Anzi, specificò di concedermi altro tempo, dopodichè ci saremmo riviste più in là. Ad ogni modo, colsi la dritta dell'esperta imprenditrice. Tornai a casa. Poi, decisi di fare una tinta, pensando che ciò sarebbe stato inerente ad una svolta. Diiventai bionda per l'occasione. Contattai Gianmarco e mi mostrai molto disponibile affinchè lui venisse a casa. Gli feci capire che avrebbe trovato il mio appoggio per approcciare con Alex. Al ragazzo non parve vero di avere tra le mani una possibilità così ghiotta per interagire con un maschio da tempo desiderato. Alex, quando rientrò nell'abitazione dopo una passeggiata, si stupì di trovare Gianmarco a casa. Mi pose qualche domanda ma io dissi che era passato di lì per caso. Ormai le premesse, perchè i due interagissero appieno, c'erano tutte: troppo tardi per tirarsi indietro! Io sarei stata la "musa accompagnatrice" di quell'approccio proibito. Gianmarco, carico a mille, pose il suo cazzo già duro dinanzi al viso di Alex. Il mio ragazzo non resistette alla curiosità di provare un gusto nuovo nei meandri del piacere sessuale e così finì per prendere l'uccello dolcemente in bocca per la gioia di Gianmarco e per la mia soddisfazione, naturalmente. Dopo un pò, ci spogliammo tutti e loro due iniziarono a scopare. Alex lo ficcò nel culetto di Gianmarco che andò in estasi. Io, intanto, innalzavo le sensazioni di piacere dell'ospite, praticandogli un focoso bocchino. Baciai e segai l'ospite, mentre Alex se lo ingroppava. Il mio ragazzo gli diede un paio di botte a candela e lì lo sfondò proprio. Poi, eccitata da quell'atmosfera libidinosa, salì sopra Alex per essere impalat nella sorca. Finalmente un pò di godimento pure per la sottoscritta. Me lo meritavo, infondo avevo organizzato io quella specie di triangolo bisex. Durante la trombata, Gianmarco mi baciò sulle natiche, poi trovò il tempo giusto per far scorrere la lingua lungo l'asta di Alex. All'improvviso, l'ospite, affamato di minchia, con un gesto repentino, sfilò il cazzo dalla fregna per prenderlo focosamente in bocca. Restai un pò infastidita ma tanto sorpresa ed intrigata da quella pregevole inziativa. Alex sembrava completamente estasiato, per nulla più frenato da implicazioni relative all'omosessualità. Pronto a venire, si masturbò mentre l'amico gli accarezzava la gamba. Alex arrivò bagnando le mie natiche di seme. Intanto, Gianmarco, alle prese con un'impellente sega, finì per schizzare copiosamente sulle cosce del maschio attivo. L'odore intenso di sborra si sparse per tutta la stanza e la porcata fu compiuta. Non vedevo l'ora di aggiornare Silvana riguardo agli ultimi sviluppi della vicenda.               

gay scopate

mercoledì 4 settembre 2024

Confidenze intime di coppia

Ciao da Maddy. La manager Silvana mi diede alcuni giorni di tempo per valutare la proposta di assunzione come segretaria. Intanto, ne parlai col mio ragazzo durante l'intimità. La lingerie che indossai per l'occasione, lo rese subito a cazzo duro. Dopo averglielo leccato, cominciammo a scopare. Lo aggiornai sul tipo insolito di colloquio avuto e della sensazione di interesse fisico della donna nei miei confronti. Quando Alex venne a conoscenza dell'importo dello stipendio che avrei percepito, mi suggerì di accettare il lavoro senza pensarci sù due volte, anche a costo di finire a letto con la signora. Ma, d'altra parte, in una coppia, come regola, I sacrifici andrebbero fatti in due. Perché io mi sarei dovuta impegnare per portare i soldi 💰 a casa e lui invece no? Perdeva solo tempo con attività ricreative poco produttive. Era giusto che si desse una mossa pure lui! Gli ricordai del suo Gianmarco, un tipo poco incline alle femmine, che aveva un padre ricchissimo con un patrimonio stimato di circa 5 milioni di euro! Ma Alex, da sempre legato alla figa, non voleva saperne di approcciare con un maschio. Soltanto che non mi pareva affatto giusto che, all'interno di una coppia, soltanto uno dei due si facesse carico dei problemi, accettando compromessi per raggiungere determinati obiettivi. Intanto, la scopata proseguì e Alex venne copiosamente schizzandomi sulla passera. Lo segai a puntino per svuotargli completamente i coglioni. Stizzita per le discussioni sulle questioni di natura economica, specificai freddamente che non avrei diviso con lui i miei eventuali introiti da segretaria. Inoltre, gli suggerì di darsi da fare per conto proprio, per non restare al verde. Intanto, il tempo stringeva, era necessario prendere una decisione immediata riguardo alla suddetta chance lavorativa proposta dalla manager. Avrei incontrato Silvana in ogni caso, le dovevo un responso, sia in senso positivo che negativo...      

compromessi

lunedì 2 settembre 2024

Il colloquio hot

Mi chiamo Maddy. Tranne per i lavativi, lavorare e guadagnare è l'aspirazione della maggior parte delle persone ricche di amor proprio e che anelano all'indipendenza economica. Ma, in quel periodo, di due anni fa, trovavo difficoltà a tirare su un pò di denari. Come cameriera, non riuscivo nemmeno a racimolare i soldi per pagare le bollette! Tuttavia, la vita, prima o poi, offre qualche buona occasione di riscatto, diciamo così. Ho sempre guardato con ammirazione le donne di successo in carriera. La mia vicina Silvana appartiene proprio a questa privilegiata categoria. Non la conoscevo a fondo. Inizialmente, ci limitavamo al Buongiorno e Buonasera, più che altro. Ma, un giorno, lei mi vide particolarmente preoccupata e da lì trovai la forza di rivolgerle maggiormente la parola, confidando le mie preoccupazioni inerenti la mancanza di un lavoro adeguato. Silvana, con la sua aria tranquilla e rilassata, mi rispose che non c'erano problemi, che lei sarebbe stata in grado di assumermi come segretaria, previo colloquio. In modo più o meno velato, pretese una sorta di strip della sottoscritta. Motivò la singolare richiesta, affermando che la clientela, prevalentemente maschile, necessitasse di osservare "creature piacevoli" per essere maggiormente invogliata a chiudere le trattative d'affari. Così, mi scoprì un pò. Chiesi se tra le mansioni fosse previsto scopare coi clienti. Sorrise e mi rispose di no, almeno in linea di massima, salvo trovarsi di fronte a transazioni con cifre esorbitanti per le quali è necessario "sacrificarsi". Quando mi disse che la sua segretaria sarebbe stata remunerata con 2500 euro al mese e, più avanti, con 3.000, fui evidentemente colta dalla cosiddetta "estasi dell'oro". Silvana ci teneva ad osservarmi attentamente. Arrivai a mostrarle esplicitamente il culo "decorato" dalla lingerie. Pure lei portava le calze, le autoreggenti. Notai che si carezzava sopra le mutandine, tenendo le cosce larghe, mentre sedeva sulla poltrona del pc. Ad un tratto, disse che il "colloquio" poteva bastare e che mi avrebbe ingaggiata. Mi lasciò qualche giorno per decidere se accettare o meno la sua allettante offerta. Intanto, incontrai Alex, il mio fidanzato.          

Il dialogo casuale    

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Tre cazzi neri per signora infuocata

La signora focosa non trattiene le proprie voglie bollenti e cerca, per strada, adeguata "compagnia".  La troverà con tre stalloni di colore che non vedono l'ora di castigarla. Il fidanzato cornuto della donna dovrà farsene una ragione!

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