lunedì 5 febbraio 2024

Sedotta dalla giovane biondina

Mi chiamo Marta. Ogni rapporto presenta le proprie fasi, le sue evoluzioni o, peggio, involuzioni. Il matrimonio attraversò una netta crisi, mio marito preferiva soffermare maggiormente l'interesse su giovani donne ed io mi sentivo enormemente trascurata. Per tale motivo, stufa di subire corna, chiesi il divorzio e lo ottenni. Sembrava strano restare tutta sola in quella casa enorme al secondo piano, di mia proprietà. Per i primi due o tre mesi, andai avanti a ditalini ma non mi sentivo affatto appagata. Combinazione volle che, ad un certo punto, nell'edificio, venne ad abitare in fitto, al primo piano, una giovane biondina. Ogni volta che la incontravo, mi salutava sempre sorridendo. Al principio pensai che fosse semplicemente una persona educata. Col passare del tempo, a volte capita che si finisca per scambiare qualche parola in più. Mi disse di essere un'impiegata postale appena trasferitasi da un'altra città. Lucia, questo il suo nome, adorava intrattenersi a dialogare con la sottoscritta nel palazzo. Un giorno, se ne uscì con un: "Che ne dice se ci prendessimo un caffè al bar qui vicino?". Accettai di buon grado. Infondo che male c'è a degustare la nobile bevanda insieme a qualcuno? E così le raccontai la mia storia. Lucia, passando subito dal "lei" al "tu", mi disse che avevo fatto bene a divorziare. La conoscenza andò avanti. Mi parve insolito diventare amica di una ragazza che, più o meno, poteva avere l'età di mia figlia ma infondo la tipa era simpatica. La confidenza aumentò e così, invece di recarci al bar, il caffè, spesso, lo prendevamo da me. Non immaginavo affatto che l'affascinante Lucia fosse, in realtà, lesbica. I suoi discorsi divennero sempre più mirati. Cominciò ad affermare che si sta benissimo anche senza uomini, tanto per dirne una. L'astinenza sessuale si fece sentire, la mia e, naturalmente, anche la sua. Lucia trovò il modo di sbloccarmi: un bel giorno, si presentò da me con un regalo. Non immaginavo lontanamente di cosa si potesse trattare. Disse che voleva sdebitarsi dei tanti caffè sorbiti. Quando aprì il pacchetto, accuratamente confezionato, uscirono fuori delle calze autoreggenti coi disegnini. Ebbi un momento di imbarazzo ma lei, spezzandolo all'istante, chiese maliziosamente: "Non vuoi vedere come ti stanno?". La accontentai e notai la sua espressione soddisfatta. Poi mi guardò negli occhi e sentenziò: "Magari questa è l'occasione giusta per indossarle!". Caddi dalle nuvole ma lei, con destrezza, mi tolse il reggiseno e si spogliò, a sua volta, in un nanosecondo. A quel punto mi baciò in bocca dolcemente accarezzandomi i capelli. Pareva tutto così assurdo ma non trovai la forza di tirarmi indietro. Le nostre bocche sapevano del caffè bevuto da poco. E' noto che le trasgressioni si temono ma sono sempre quelle che eccitano maggiormente. Non avevo mai baciato una donna, tantomeno una ragazza! Lucia sapeva il fatto suo: mi mise subito a pecorina, poi slinguazzò con decisione il mio sedere! Provai brividi di piacere inenarrabili, lo ammetto! La ragazza andò avanti così per un bel pò. Cominciai a perdere il controllo dei sensi. Le dissi che era brava ma che, in sostanza, mi piace il cazzo. Lei, per pronta risposta, usò la mano per penetrare la vagina e, con un dito, arrivò pure dentro al culo per cui, ad un tratto, mi sentì completamente riempita. Poi ci dette dentro di lingua in figa per un'infinità di tempo, passando successivamente a leccare i capezzoli. Mi sentì davvero una gran troia a ricevere attenzioni così profonde e intime da una giovincella sul letto matrimoniale! La tenevo addosso. Raggiunsi un violentissimo orgasmo mentre la tipetta mi baciava e stringeva il seno. Poi, inginocchiate sul letto, continuammo a limonare di brutto con reciproche palpate di culo. Nonostante non avessi esperienza in tal senso, pensai che fosse giunto il momento adatto per ricambiare la biondina: dopotutto se lo meritava ampiamente! Lucia si mise a pecorina ed io, sorprendendola al massimo, puntai, con la lingua, direttamente il buco del suo sedere. Non si aspettava un'iniziativa del genere e ne fu ben lieta, così entusiasta che arrivò all'orgasmo mentre agitavo furiosamente la lingua tra le sue natiche. Quella fu la mia prima e indimenticabile volta con una donna. Con Lucia ci sono stati diversi seguiti. Poi, per motivi di lavoro, la ragazza fu trasferita ma io, nel frattempo, ho avuto premura di cercare nuove amicizie femminili.

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