Mi chiamo Sara. Sono una ragazza bionda piuttosto avvenente. Mi meravigliavo che i compagni di classe non ci provassero con la sottoscritta. Dovevo indagare e capire come stavano realmente le cose. Riuscì a scoprire che, per soddisfarsi, quasi tutti i miei amici ricorrevano "all'aiuto" di una professionista. Approfondendo la situazione, scoprì che si trattava di una prostituta "agee" di nome Rosa. I ragazzi parlavano molto bene di questa tipa per cui ebbi la curiosità di incontrarla. Mi recai nella sua abitazione. La donna rimase stupita e incredula, non si spiegava cosa cercasse una ragazza da lei. Le parlai dei miei amici e la signora mi confidò che quei maschietti a letto non erano un granchè: molti soffrivano perfino di eiaculazione precoce e, il più delle volte, le bastavano le mani per soddisfarli. Insomma, mi resi conto che i compagni mi evitavano per paura che scoprissi la loro scarsa virilità, diciamo così, e li sputtanassi in giro. Avrei potuto andar via, a quel punto. Ma quella signora anziana, intenta a fumare la sua sigaretta, mi incuriosì non poco. Non ho problemi di soldi, avendo un padre imprenditore, per cui le dissi di essere disposta a pagare. Spiegò di non intrattenersi con donne, solitamente ma, di fronte ai soldi, cedette alla richiesta insolita. Me la stavo un pò menando mezza nuda sul lettino quando lei si avvicinò. Poggiò la mano tra le mie cosce, sopra le mutandine, provai brividi. Inginocchiate su quel letto, ci baciammo. Poi io le leccai i capezzoli. La donna mostrava i segni di una bellezza sfiorita: chissà quanti avevano usato il suo corpo per godere, pensai. Le leccai i piedi, con tutte le autoreggenti nere che indossava. Poi, usai la lingua sulla figona pelosa. Non avevo mai leccato una vagina in vita mia, prima di quel momento, tantomeno di una signora matura. Aveva un sapore particolare ma non mi dispiacque. La leccata intima eccitò la prostituta che, a quel punto, gasata, mi leccò il buco del culo a pecorina, sgrillettando poi la passera. Confesso che andai in estasi! Si sedette a cavalcioni sulla mia faccia ed io gliela leccai con cura dandole molto piacere. Ormai stavamo cominciando a prendere una certa confidenza. La signora aprì le gambe. Mentre limonavamo, ne approfittai per infilare la mano nella sua passerona. Praticamente ci entrarono dentro tutte le dita! La signora non si aspettava che fossi così sfacciata da osare tanto. Naturalmente, la donna godeva come una matta. Tenendo la bocca aperta ed urlando a squarciagola, arrivò ad un orgasmo pauroso. Il suo viso dipinto di piacere fu per me una soddisfazione enorme.
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14 ore fa
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