Mi chiamo Lory. Era una bella giornata primaverile, non mi aspettavo certamente di rischiare seriamente la vita attraversando, con il verde, sulle strisce pedonali! Evidentemente fu tutta colpa della minigonna che indossavo, chi lo sa! Fatto sta che, il conducente del veicolo, frenò in ritardo ed io mi ritrovai a terra con le ossa mezze rotte. Fui trasportata rapidamente all'Ospedale più vicino della zona, il St. Louis Medical Center, medicata e imbottita di antidolorifici. Ciò nonostante, mi sentivo davvero a pezzi, facevo fatica perfino a tenere gli occhi aperti. Per fortuna, la d.ssa, dopo una prima valutazione, affermò che la situazione appariva meno grave del previsto. Me la sarei cavata con un pò di convalescenza, senza riportare danni permanenti. Venni affidata alle cure di una giovane infermiera di nome Rosy. Frastornata, sentivo le mani della donna sul mio corpo. Chiesi di ricevere ulteriori dosi di farmaci antidolorifici ma lei rispose che bastavano e che avrebbe utilizzato, piuttosto, una terapia naturale per infondermi sollievo. Non compresi di cosa si trattasse fin quando la donna arrivò al dunque. Mi sentì scoperta nella parte inferiore del corpo, senza nemmeno le mutandine che lei, in qualche modo, aveva tolto. Usò le dita sul clitoride e dentro la figa ma, molto di più, la lingua! Quella porcella approfittò del momento di difficoltà della paziente, in tal caso la sottoscritta, per slinguazzarle accuratamente la passera! Per me si trattò di un contesto del tutto nuovo, dal momento che, fino a quel momento, avevo assaporato soltanto cazzi. Venire leccata, in quella condizione, da una donna, fu incredibilmente strano e sconvolgente. Tuttavia, devo riconoscere, che mi sentì tutta bagnata e, alla maialina, bastarono pochi colpi di lingua, ben assestati, per condurmi magicamente all'orgasmo. Nonostante i dolori che mi accompagnavano, provai un grandissimo senso di benessere, raggiungendo l'orgasmo. Eh si, quella zozza aveva proprio ragione: la "terapia naturale" è, senza dubbio, benefica. I giorni passavano e mi sentivo sempre meglio ma Rosy condizionava la d.ssa a prolungare il mio "soggiorno" nella struttura. L'infermiera si prese la confidenza di esplorare, con la lingua, perfino il mio buco del culo. Giuro che andai proprio in estasi quando si prese questa licenza. Ormai stavo bene e la dottoressa mi concesse di tornare a casa. Che avventura che vissi: la ricorderò per tutta la vita! Alle amiche non ho mai raccontato nulla riguardo alle intimità con l'infermiera ma, ogni volta che penso a lei, e a quei giorni di ricovero, mi viene un'incontenibile voglia di ditalino. Giuro che, se non fosse così pericoloso, mi farei investire di nuovo, pur di ricevere nuovamente le attenzioni erotiche di quella donna.
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14 ore fa
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