lunedì 10 ottobre 2022

Maialate col dottore

Mi chiamo Adolfo Zorbi e sono un medico. Adoro due cose nella vita, mangiare e le belle donne. Grazie al lavoro che svolgo, vengo a contatto con diverse persone tra cui ragazze e signore. Sono spesso eccitato, raggiungo erezioni appena sento il profumo delle femmine o se le tocco un minimo per controllare il battito cardiaco. Ma, a dir la verità, non sono un uomo attraente per cui, nella maggior parte dei casi, l'eccitazione è solo frutto della mia fantasia, è unilaterale e non viene corrisposta. Raramente, però, la Dea bendata mi sorride, come nel caso della giovane Erica Berti. Durante una visita, le esternai le mie due passioni, donne e cibo, come innanzi menzionate. Pensavo di non riscuotere il suo interesse invece la tipa sembrava piuttosto calda e cercò la mia lingua con la sua. Il cazzo diventò bello duro al pensiero di scoparla. La bocchinara succhiava alla grande, apprezzai il lavoro di bocca. Poi le leccai la figa prima che cominciassimo a fottere. Partì alla grande ma poi l'emozione mi giocò un brutto tiro e persi l'erezione. Per fortuna ci pensò lei a rimettere su la mazza a colpi di lingua. Continuai a scoparla a candela e poi a pecorina. Intanto mi disse di essere la figlia della signora Rossi e che piacevo molto alla madre. Ricordavo quella bellissima donna e pregustai di trombarla nella visita successiva. Nell'eccitazione profonda, schizzai in bocca alla ragazza liberando la libidine a lungo repressa. Forte della dritta ricevuta da Erica, mi bastò insistere poco affinché la signora Rossi si spogliasse lasciandosi castigare. Non mi posso proprio lamentare dal momento che trombo sia con la madre che con la figlia. Ammetto però che, trombarle insieme, in un bollente triangolo, sarebbe ancora più eccitante. Come vedete, nel mio lavoro, alle volte capitano dei periodi davvero fortunati ed appaganti. Continuerò a divertirmi con queste due pazienti finché non decideranno di darla a qualcun altro...





















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