Mi chiamo Virginia. Conobbi un ragazzo biondo carino di nome Alessandro. Sembrava un tipo tranquillo anche se, una volta, mi confidò che i bagni pubblici lo ispiravano particolarmente. Sul momento non diedi peso a questa affermazione e, soprattutto, non mi focalizzai sull'aspetto ovvio che, in realtà, nei bagni pubblici dei maschi ci sono solo maschi (e in quelli delle femmine solo femmine). Ad ogni modo, un giorno, andammo a fare una passeggiata fuori città con la sua automobile. Ci trovavamo in una zona un pò isolata, tra le montagne, in un orario morto come le tre del pomeriggio. Alessandro si fermò davanti ad una specie di autogrill fatiscente. Poi disse: "Scusami, ho bisogno di andare alla toilette, aspettami qui, torno subito!". Trascorsero una decina di minuti. Ipotizzai che Alessandro avesse la diarrea per trattenersi così a lungo. Dubbiosa, decisi di raggiungere il bagno degli uomini. Con grande sorpresa lo beccai insieme ad un altro ragazzo. Entrambi stavano a torso nudo, coi pantaloni un po' abbassati e i cazzi di fuori. Lo sconosciuto leccava i capezzoli di Alessandro. Restai a guardare ben nascosta. A turno si leccarono il cazzo. Poi lo sconosciuto leccò il culo di Alessandro prima di incularlo a pecorina. I due continuarono tranquillamente scopando a candela sicuri di non esser visti da nessuno. Alessandro andò proprio in estasi con il cazzo dell'altro piantato a fondo nel culo. Dopo un po' se ne venne. Poi fu la volta dello sconosciuto che sborrò in faccia e in bocca ad Alessandro copiosamente. A quel punto non mi restò che andare via lasciando i due amanti a coccolarsi. Ed io cercai immediatamente di rimorchiare qualcuno che mi riaccompagnasse a casa. Fui fortunata a beccare subito Tom. Non gli raccontai immediatamente cosa mi era accaduto. Una volta a casa, gli dissi di venirmi a trovare il giorno seguente. Mi preparai di tutto punto con tanto di tacchi e autoreggenti. L'indomani, Tom era gasato e, pochi minuti dopo avermi vista, pensò bene di affondare il cazzo nel mio culo. Ma era tremendamente curioso di sapere perché il giorno prima ero scossa. E così gli raccontai di aver beccato il mio ragazzo in bagno con un altro. Tali confidenze lo eccitarono al punto da chiedere i dettagli di ciò che avevo visto. Glieli raccontai gettando benzina sul fuoco. Sfilò il cazzo dal culo e se lo meno' di brutto prima di eiacularmi abbondantemente in faccia. Assaporando lo sperma gli chiesi di essere chiaro sulle sue preferenze sessuali dal momento che il racconto gay gli era garbato troppo. Mi rispose che avrebbe riflettuto un po' a riguardo. Poco importa, se sparirà cercherò qualcun altro a cui piacciano solo le donne.
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