Mi chiamo Leonardo. Lavorando nello staff di un Hotel, ho a che fare ogni giorno con diversi tipi di persone. I clienti sono soggetti d'ogni genere e ci si può aspettare di tutto da loro. Ricordo ancora, come fosse ieri, una coppia di novelli sposi. Lui, di nome Gerardo, era un pò mieloso, sembrava un damerino tutto alliccato. Lei, invece, si chiamava Yuma, una bella fanciulla di colore. Come parte del mio lavoro, li accompagnai in camera aiutandoli a portare le valige. Si trovavano nella struttura per trascorrere la Luna di Miele. Il conto era stato pagato in anticipo. Gerardo accarezzava l'anello della ragazza facendo considerazioni sulle unioni che durano per tutta la vita. Lei, d'altro canto, giurò fedeltà. Ma compresi subito che non era questo il caso delle relazioni serie. Afferrai l'ottima mancia, dopodichè salutai la coppia spiegando di chiamare per ogni eventuale esigenza ed andai via. L'istinto mi suggeriva di provarci con quella donna, dal momento che non mi sembrava una tipa affatto fedele. Tornai a bussare alla loro porta poco più di un'ora dopo. Aprì lei. Le mostrai direttamente il mio pregevole cazzo. Sapete com'è, fa sempre un certo effetto sulle donne! Lei si sorprese ma io capì che non desiderava altro. Si inginocchiò e cominciò a leccare il cazzo. Il marito se ne accorse ma si girò dall'altro lato per non osservare le "gesta" della moglie. Si vergognava da morire e, ovviamente, le diede della puttana. Ma Yuma aveva altro a cui pensare! Si stese sul letto pronunciando allusioni ironiche riguardo al servizio in camera. Mi resi conto che non le bastava una pompa e che desiderava scopare. Accarezzai le sue chiappe divine osservando gli spettacolari buchi. Il marito, intanto, si era dileguato per la vergogna di esser stato cornificato il primo giorno di matrimonio. Il lettone era tutto per noi! Mi sdraiai comodamente. Lei, ancora in lingerie da sposa, si mise sopra. Strofinai la cappella sul clitoride e, abilmente, la indirizzai direttamente nel buco del suo culo. Yuma non se l'aspettava che volessi prenderla addirittura dietro ma ciò la eccitò di brutto. Provai a penetrarla un pò ma aveva il buco un pò stretto. Fu un buon motivo e, al tempo stesso, una scusa affinchè mi sbocchinasse un altro pò. Quella lingua favolosa fece drizzare l'uccello al massimo oltre a idratare la cappella con abbondante saliva. A quel punto, il cazzo scivolò meglio dentro e potetti impalarla perbene a candela. Me la ripassai alla grande sul lettone per un bel pò, dopodichè eiaculai copiosamente nel suo ano. La stanza, come innanzi menzionato, era stata già pagata dal povero sposo, per cui la convinsi a soggiornare per i restanti 29 giorni del mese. La prospettiva di prendere un bel cazzo, ancora per diversi giorni, la allettò non poco. Andai io a farle visita tutti i giorni ed esigevo che indossasse sempre il vestito da sposa con relativa lingerie bianca. Mi eccitava da matti fotterla in quel modo pensando a quel cornuto del marito. A furia di montarla dietro, il buco del culo della donna si allargò diventando comodo quanto una figa. Peccato che il mese terminò troppo in fretta, avrei voluto sbattermela ancora per un pezzo...
Supersex #135
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*SUPERSEX #135*: *SUPERSEX E LA MOGLIE DEL BANCHIERE *(30 AGOSTO 1984) ₤
5.000, 132 pagg.
*♚ Gabriel Pontello*
*♥ Sylvia Statler, Beatrice Vidal, Lise Fe...
14 ore fa
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