lunedì 19 maggio 2025

La difficile gestione del fitto

Mi chiamo Eva. Durante il matrimonio, vivevo storie parallele con altri uomini. Dopo la separazione, il legame tra me e mia figlia Carolina sfociò nell'intesa sessuale. Quell'equilibrio particolare sarebbe rimasto immutato se non fosse subentaro un imprevisto, ovvero la mia difficoltà di corrispondere il fitto per problemi economici sul lavoro. Un giorno, Maria, la proprietaria della casa mi chiamò in ufficio imbufalite per le mie inadempienze reiterate da almeno 6 mesi. Capì che Maria, anch'ella separata, non si curava troppo degli uomini e così le feci intendere di voler pagare in natura e inserì nella trattativa, se così si può dire, pure mia figlia. Dopo una cena a casa, finimmo a letto tutte e tre. Non solo ci furono le leccate incestuose tra me e mia figlia ma anche nei confronti della proprietaria che, alla fine della fiera, e degli orgasmi, parve appagata. Quel triangolo si ripetette altre volte, dopodichè Maria prese la bella abitudine di andare a casa quando io non ero presente ed approcciare da sola con mia figlia. Evidentemente, la donna preferiva la giovincella. All'inizio non sapevo nulla, poi le beccai nel bel mezzo di una strusciata di passere sul lettone. Mi venne un colpo, dato che sono molto gelosa della mia unica figlia. Carolina mi spiegò che non c'era altro da fare per tenere buona la proprietaria, del resto io continuavo la latitanza sui pagamenti. Io e mia figlia ci leccammo in una sorta di pace apparente. Frustrata e avvertendo una sensazione di impotenza in tale situazione, mi confidai con Jerry, una vecchia fiamma, e lui ne approfittò per leccarmi la fica e poi scoparmi a candela e a pecorina. Devo ammettere che mi fece bene un pò di ritorno al classico, e soprattutto ricevere la sborra sulle tettone dopo una pregevole sega spagnola.

























































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