Mi chiamo Irene. Carlo, il mo fidanzato, è carino ma tra di noi non c'è la chimica adeguata. Lui preferiva ascoltare la musica invece di darmi le giuste attenzioni. Goffredo, il padre di Carlo, aveva un passato da Don Giovanni e mi fu subito simpatico. Non credevo che ci avrebbe provato con la sottoscritta proprio a due passi dal figlio, distratto dalla musica in cuffia. Il pensiero che avesse castigato tante donne, che fosse un uomo vissuto, azzerò i miei freni inibitori e gli permisi di toccarmi in cucina. Mi spogliai e gli leccai la cappella. Lui mi leccò la fica. Glielo succhiai, prima che mi sbattesse come una troietta in calore a pecorina appoggiata al mobile della cucina. Lo sentì tutto fino a dentro, prima che mi schizzasse copiosamente in faccia. A quel punto arrivò Carlo e ci beccò. Sconvolto dalla visione, si meravigliò che il padre mi avesse sedotta con tale determinazione e che io, da troietta, ci fossi stata. Fu imbarazzante, lo riconosco, ma non rinnego il piacere provato con quell'uomo maturo.
LYCRA GAY MEN!
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*per noi che amiamo i grossi cazzi!*
*bel pacco in evidenza!*
*gioco di cazzi!*
*da lui mi farei montare come una TROIA!*
22 ore fa
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