Mi chiamo Manuel. Vi confesso che con le ragazze sono una frana. Nessuna delle mie compagne di classe ci stava. Ero costretto ad ammazzarmi di seghe da mattina a sera. Finchè, un giorno, cominciai ad avere fantasie perverse. Mia madre Nunzia è una bella donna matura e così concentrai le attenzioni su di lei. Di solito mio padre a casa non c'è quasi mai per cui ebbi gioco facile, diciamo così. La spiavo mentre andava in toilette e mi tiravo dei gran segoni venendo copiosamente. Ma lo facevo troppo spesso per cui, ad un certo punto, lei se ne accorse. Un giorno mi chiamò in camera sua e disse che non potevo continuare in quella maniera. Dopodichè cominciò a segarmi con estrema disinvoltura. Non mi parve vero che mi "donasse" la sua meravigliosa mano. Andai ancora di più in estasi quando lei scoprì la figa. Il cazzo diventò di marmo. Ammetto che avrei voluto scopare ma lei disse categoricamente di no. Alla fine mi fece stendere e continuò a segarmi. Intanto la sua figa stava all'altezza della mia bocca. Prima la annusai perbene, inebriandomi di quell'odore meraviglioso e poi iniziai a leccarla come un assatanato donandole piacere a mia volta. In quella sorta di incrocio a 69, schizzai davvero tanto e lei se ne venne. Quando le proposi che avremmo potuto giocare anche il giorno seguente, mi rispose che bisognava fare attenzione a mio padre. Se ci avesse scoparti, ci avrebbe sbattuti come minimo fuori di casa.
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