Mi chiamo Ilaria. Sono figlia unica. I miei genitori non rappresentano certamente un esempio di fedeltà coniugale. Mio padre non c'era mai a casa, stava sempre in giro a scopare con le ragazzine. Quanto a mia madre Claudia, bhè, diciamo che lo ripagava, più o meno, con la stessa moneta. Ogni settimana usciva con un uomo diverso per farsi una chiavata. D'altronde è una bella donna e può permettersi questo ed altro. Nell'ultimo periodo, però, notai un cambiamento in lei. Sembrava che si scocciasse quasi di uscire con lo spasimante di turno. In quei giorni mi ero appena lasciata con un ragazzo e mi sentivo sola. Di conseguenza, non mi dispiaceva affatto la vicinanza affettiva di mia madre, l'unico genitore con cui di fatto convivevo vista la "latitanza" di mio padre. Ma non potevo certo immaginare che Claudia puntasse a qualcosa di decisamente torbido. Un giorno uscì dalla doccia. Mi asciugai e poi restai tutta nuda sul letto. Lei si era già preparata per uscire ma cambiò idea e decise di rimanere a casa. Cominciò ad intavolare strani discorsi ed io, onestamente, non ci capì una mazza. O, perlomeno, compresi troppo tardi quello che stava tentando di fare. Ad un certo punto, disse di aspettarla sul letto. Mi avrebbe messo in contatto con un ragazzo affascinante tramite videochiamata. Ero già bagnata all'idea ma si trattava di una bugia. Claudia voleva soltanto approcciare con me intimamente, tutto qui. Me la ritrovai tutta nuda addosso, pronta a leccarmi la fica e ad infilarci le sue dita dentro. Nell'eccitazione non riuscì a respingerla. Mi rendevo conto che si trattava di una porcata ma la voglia di godere, da parte di entrambe, era troppa da tenere a freno. Ci scambiammo di posizione e leccai io lei. Non avevo mai slinguazzato una patata ma mi venne abbastanza naturale. A suo dire, lo feci proprio bene! Poi lei si stese ed io mi piazzai con la figa all'altezza della sua bocca. Lasciai che mi leccasse di nuovo mentre io, di tanto in tanto, allungavo la mano per sditalinarla. A un certo punto, spinte dalla libidine acute, finimmo splendidamente a 69. Ma il culmine del godimento lo raggiungemmo quando ci strofinammo le passere. Durante la frugata, lei trovò anche il modo di leccarmi i piedi portandomi, pian piano, al piacere più intenso ovvero all'orgasmo. Lei venne pochi secondi dopo di me, ancora intenta a leccarmi i piedi. In quel frangente scoprì quanto fosse troia mia madre e quanto lo fossi anch'io ad accettare una situazione torbida del genere che perdura tutt'oggi.
giovedì 16 marzo 2023
Bollente lesboincesto tra madre e figlia
Etichette:
69,
ditalini,
fica,
fiche strofinate,
figa,
incesto,
leccate fica,
leccate piedi,
lesbiche,
mature,
more,
racconti,
tacchi,
tettone
0 commenti:
Posta un commento