venerdì 28 marzo 2025

Torbida manipolatrice

Mi chiamo Miriam. Frequentavo Aldo, un uomo ricco che si era da poco lasciato con la moglie. Nonostante l'uso diffuso di lingerie sexy e tacchi, mi resi conto di non attrarlo al massimo. Alla fine, mi rivelò di essere attratto dalla bella e giovane figlia bionda, di nome Monica. Sul momento rimasi sconcertata ma, riflettendo, pensai che "aiutarlo" con la figlia mi avrebbe portato benefici. La spiammo mentre stava nella vasca da bagno. Le andai a parlare io, con la scusa di porgerle la tovaglia e intanto la stimolai con una leccatina di capezzoli. Le dissi che il padre voleva parlarle. Quando giungemmo in camera da letto, l'uomo ci aspettava nudo. Fu facile spingere la ragazza a fargli un succulento pompino. Poi, lui si mise a leccare la fica della figlia mentre io gli succhiavo il cazzo. Poco dopo, i due cominciarono a scopare a candela, poi di fianco. L'uomo era riuscito nell'intento con la mia complicità e a me non dispiaceva affatto. Inoltre, la figlia, che inizialmente mi odiava, si mostrò molto più dolce nei miei confronti. Le leccai la topa, prima che il padre se la montasse a cavalcioni. Il momento era estasiante, lui arrivò all'orgasmo mentre sditalinavo lei. Proprio in quel frangente, piombò in casa, a sorpresa, Serena, la moglie di Aldo. A quanto pare, aveva nostalgia del marito, dopo essersi lasciata col suo spasimante. Era difficile giustificare la situazione in cui ci beccò ma io spiegai che lui cercava un ricongiungimento con la figlia, in attesa del ritorno della moglie, mai dimenticata. Lo feci per aiutare lui e per i miei comodi, ovviamente. Litigi, denunce e robe varie, avrebbero solo dilpidato i capitali di famiglia e lui mi avrebbe ringraziato adeguatamente. Serena capì che mi sarei fatta da parte, mi vide quasi come un'amica, al punto che fui complice della ritrovata passione tra moglie e marito. Lei lo spompinò, lui le leccò la figa, mentre io la tenevo allargata e poi i due scoparono come ai vecchi tempi. La sega finale di Serena lo fece sborrare e gli schizzi giunsero fin sulle mie autoreggenti. Aldo e Serena, in qualche modo, si ritrovarono ma lui, di nascosto, gradiva sempre castigare la figlia. A quel punto, mi occupai io del fidanzato della ragazza, Davide, che era rimasto a corto di passera. Andai direttamente a casa sua, gli spiegai che Monica saltava sul cazzo paterno e così me lo scopai io. Gli feci un bel pompino, poi mi leccò la fica e dopo cominciammo a trombare. Avevo qualche dubbio a instaurare una relazione con una donna più grande ma di sicuro gli piaceva la mia patata. Eh si, la gradiva tanto che mi schizzò abbondantemente sulle tettone. Con le generose elargizioni di Aldo, e il cazzo di Davide non posso proprio lamentarmi. E pensare che credono che io sia altruista.
































































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