lunedì 4 dicembre 2023

Le proposte allettanti alla cameriera

Mi chiamo Ornella. Faccio la cameriera presso abitazioni private. Premetto che non sono una santa, mi piace tanto il cazzo, solo che ho attraversato una certa evoluzione sessuale grazie alla mia datrice di lavoro, la signora Marica. Ma facciamo un piccolo passo indietro. In passato, non mi sono mai soffermata troppo sulle donne, tuttavia, avendo due amiche lesbiche, subivo inevitabilmente i loro corteggiamenti soft che puntualmente respingevo. O, almeno, il 90% delle volte poichè una sera, con una delle due, dopo aver visto insieme un film al cinema, bevemmo qualche bicchiere di birra di troppo, io mi sbronzai, e lei ne approfittò per piazzarmi la lingua in bocca. Ovviamente, nello stordimento dell'alcol, corrisposi il bacio. L'altra ragazza, invece, mi palpò il sedere mentre eravamo insieme alla toilette ma io mi voltai di scatto e le mollai un sonoro ceffone. Si trattò dunque di due situazioni isolate non tanto rilevanti. Ma poi conobbi quella baldraccona di Marica e lì cambiò la scena. Il marito non c'era quasi mai e lei pretendeva che, per occuparmi delle faccende domestiche, come stirare, indossassi completini sexy con immancabili tacchi e autoreggenti. Non mi costava molto accontentarla per cui lo facevo. Lei, vestita in modo altrettanto sexy, sembrava che volesse mangiarmi con gli occhi. Ma, per mesi, tutto rimase fermo ad un gioco di sguardi e nulla più. Poi, un pomeriggio, all'improvviso, si accostò dietro di me mentre stavo stirando e finì per palparmi le tette. Poi fece apprezzamenti sul mio sedere. In pratica, il suo era un matrimonio di facciata, di quelli per tenere buone le famiglie, dal momento che a Marika piace la fica. La donna tirò fuori una proposta davvero allettante: il raddoppio dello stipendio in cambio di sesso. Quest'offerta succulenta, inizialmente, mi mandò fuori di testa, devo ammetterlo e così l'assecondai leccandole i capezzoli. Mi chiese se avessi già avuto esperienze con donne. Istintivamente le risposi di si anche se, alla fine, non avevo fatto granchè. Con il dildo cominciò a stimolare il clitoride in modo divino per cui raggiunsi l'orgasmo in men che non si dica. Volevo mostrare di essere all'altezza e presi anch'io in mano un dildo e le stuzzicai il clitoride leccandole una natica. Presa da un impulso rabbioso, più che sessuale, mi venne il desiderio di sfondare la fregna di quella maialona e così ci misi una certa forza nell'affondare l'oggetto nella passera al punto che lei mi fece notare "l'entrata" troppo aggressiva. Addolcì la spanata con una leccata di culo. Passato il "raptus" libidinoso, assunsi un comportamento più etero, diciamo così e le spiegai che, al limite, potevamo masturbarci in compagnia in cambio di un piccolo aumento di stipendio, non di un raddoppio. Per un pò lei sembrò docile, umile e sottomessa. Ci infilavamo gli oggetti dentro ognuna per conto proprio. Provai quasi pena per una donna che addirittura si profilò come innamorata di me. Ma si trattava solo di una vile tattica per farmi abbassare la guardia. E difatti, all'improvviso, con gesto repentino, mi strappò di mano il dildo bianco e ci pensò lei a piazzarlo nella mia figa con una certa decisione sostenendo che non mi sarei dovuta accontentare del minimo (chiaramente intendeva sia sesso che soldi). Stavo godendo già da prima per cui la sua "manovra" inattesa mi portò prepotentemente all'orgasmo (il secondo di quel dannato pomeriggio). Marica, tornata forte, sorridente, compiaciuta e sicura di sè, affermò che, pian piano avrei ceduto su tutta la linea a partire dal sesso orale. In effetti, i giorni seguenti, lei cominciò a leccarmela e questa pratica durò a lungo, poi, dopo altro tempo, io iniziai a contraccambiarla. Bhè, magari sono diventata mezza lesbica ma ho anche raddoppiato lo stipendio!

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